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Mihajlovic tiene tutti sulla corda: «Farò dei cambi, ma mi fido dei miei giocatori»

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Mihajlovic tiene tutti sulla corda: «Farò dei cambi, ma mi fido dei miei giocatori»

Chi voleva una chance l’avrà. Sinisa Mihajlovic, così come era successo all’andata, sembra deciso a fare scendere in campo contro il ChievoVerona una squadra replica del 4-3-1-2 ormai abituale, ma senza diversi volti noti: «Voglio avere tutti disponibili, voglio vedere chi ha giocato meno, provarlo. Sono sereno e fiducioso, conosco bene questo gruppo e so che i ragazzi non mi deluderanno, come hanno fatto sin qui. Coloro che hanno giocato mi hanno sempre soddisfatto».

Battaglia. «A Verona cercheremo di imporre il nostro gioco – continua l’allenatore serbo -, come facciamo sempre. Il Chievo è una squadra tosta e posso immaginare che il campo non sia in condizioni perfette, mi aspetto una battaglia. Ci vorranno corsa e sacrificio per vincere. Ci meritiamo di stare dove stiamo, ma dobbiamo continuare così».

Calo. Anzi, un po’ meglio, visto che nelle ultime tre gare la vittoria non è arrivata. «Problemi fisici o calo fisiologico? Fisicamente non siamo in calo – conferma Sinisa, dati alla mano -, secondo i test siamo in buona forma. Inoltre, nelle ultime due partite casalinghe abbiamo avuto più intensità che in tutte le partite precedenti a Marassi. Siamo stati distratti dalle voci, dal rumore del mercato, ma ora è finito. È però venuto il momento di sfruttare le occasioni che creiamo, non come è successo nelle ultime gare».

Inserimento. In campo ci andrà anche qualcuno che le ultime gare proprio non le ha giocate, come Acquah e Correa. «Sono convinto che Acquah ci darà una grande mano – commenta Miha, generalmente poco incline a parlare dei singoli -, ha grande fisicità, grande forza e ho deciso di farlo giocare dall’inizio per accelerare i tempi di inserimento. Correa? Il ragazzo è cresciuto molto e ha grandi margini di miglioramento: puntiamo su di lui. È giovane e aveva solo bisogno di ambientarsi, è successo anche a me, quando sono arrivato in Italia, malgrado non arrivassi dall’Argentina ma da un paese più vicino. Il fatto di aver avuto gli orecchioni lo ha un po’ rallentato inizialmente».

Medico. A chi pensa che i diversi cambi annunciati siano legati al derby ormai imminente, il mister risponde così: «Da quando sono a Genova, al derby ho pensato due volte sole e sappiamo tutti come sono andate». In ottica della prossima sfida sabatale, però, è interessante capire lo stato di condizione di Muriel. «A Verona non giocherà dall’inizio – svela in anteprima l’uomo di Vukovar -, ma lo farà a gara in corso. In base a quello che faranno domani i suoi compagni capiremo quanti minuti potrà scendere in campo. Dal punto di vista medico, comunque, è guarito».

 

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