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Romagnoli e De Silvestri in gol, il Parma pareggia con onore

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Romagnoli e De Silvestri in gol, il Parma pareggia con onore

La Sampdoria è settima nella Serie A 2014/15, da qui non si scappa; con tanto Licenza UEFA, altro punto saldo che fa sempre bene ribadire. Per il momento l’Inno alla gioia e le dodici stelle gialle su sfondo blu restano in sospeso, ma un passo importante è stato compiuto. Pur faticando con il già retrocesso Parma, sospinti da un tifo incessante e caloroso, i blucerchiati di Sinisa Mihajlovic conquistano infatti quel punto che vale un’ipotetica qualificazione alla prossima Europa League. Mercoledì – giorno in cui è stata fissata la nuova udienza sul ricorso dell’altra società cittadina – sapremo in merito qualcosa di certo. Quel che è certo è che, alla prima annata da presidente, Massimo Ferrero ha raggiunto pienamente l’obiettivo prefissato.

Grattacapi. Difesa titolare, centrocampo in stile afro, Soriano a sostenere il duo d’attacco Muriel-Eto’o. Le scelte iniziali non regalano al Doria lo sprint necessario per sovrastare i crociati, la cui intraprendenza crea anzi qualche grattacapo di troppo. Passata la mezzora, gli ospiti – per l’appunto – si accendono: Viviano fa un miracolo su colpo di testa ravvicinato di Nocerino, poi sta a guardare una traversa al fulmicotone di Mauri la cui respinta è un altro invito per Nocerino, neutralizzato facilmente dall’estremo doriano. Dalle parti di Mirante l’occasione più ghiotta della prima frazione se la divora Duncan, innescato al millimetro da Eto’o.

Sollievo e ritorno. L’avvio di ripresa – con Correa al posto di Acquah – fa ben sperare. E al primo affondo la Samp alza le braccia al cielo. Sugli sviluppi di un calcio piazzato, Duncan raccoglie sulla destra e crossa a rientrare per la testa di Romagnoli, che la piazza sul secondo palo e beffa Mirante. All’8′ la Sud esulta per il secondo centro stagionale del centrale e sospira con sollievo. Donadoni toglie Lila e lo stesso Mirante per Ghezzal e Iacobucci e trova un pareggio quasi inaspettato: lo segna Palladino, al minuto 28, al termine di una superba azione personale. Tutto da rifare per gli uomini di Mihajlovic, che richiama Muriel e inserisce Bergessio.

Settimi. Bisogna attaccare. E segnare. Cosa che riesce al 34′. Corner di Duncan, testa di Correa che lambisce la traversa, palla che giunge a Romagnoli e infine a De Silvestri, freddo nel depositare in rete tra una selva di gambe. 2-1 e festa grande per Lollo, fresco di chiamata azzurra e di quarto timbro in questo campionato. Fa 400 in campionato, tra A e B, capitan Palombo, che subentra a Duncan e deve assistere al nuovo pari crociato, quello segnato da Varela con una gran botta dal limite. Il Doria non vince ma mette in ghiaccio il settimo posto.

Sampdoria 2
Parma           2
Reti: s.t. 8′ Romagnoli, 29′ Palladino, 34′ De Silvestri, 43′ Varela.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Regini; Acquah (1′ s.t. Correa), Obiang, Duncan (42′ s.t. Palombo); Soriano; Muriel (30′ s.t. Bergessio), Eto’o.
A disposizione: Romero, Okaka, Muñoz, Rizzo, Coda, Djordjevic, Marchionni, Wszolek, Cacciatore.
Allenatore: Sinisa Mihajlovic.
Parma (4-5-1): Mirante (26′ s.t. Iacobucci); Cassani, Lucarelli, Feddal, Gobbi; Lila (12′ s.t. Ghezzal), J. Mauri (37′ s.t. Mariga), Jorquera, Nocerino, Varela; Palladino.
A disposizione: Bertozzi, Mendes, Prestia, Galloppa, Costa, Haraslin, Broh, Esposito, Coda.
Allenatore: Roberto Donadoni.
Arbitro: Massa di Imperia.
Assistenti: Petrella di Termini e Passeri di Gubbio.
Quarto ufficiale: De Luca di Pescara.
Arbitri addizionali: Tommasi di Bassano del Grappa e Abisso di Palermo.
Note: ammoniti al 33′ s.t. Jorquera per gioco scorretto; recupero 2′ p.t. e 3′ s.t.; abbonati 18.077 (rateo gara 155.730 euro), paganti 2.836 (incasso netto 35.577 euro); terreno di gioco in non perfette condizioni.

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