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Academy, parla il talent scout Pecini: «Vi racconto come si scopre un calciatore»

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Academy, parla il talent scout Pecini: «Vi racconto come si scopre un calciatore»

Un anno e mezzo fa, dopo le esperienze al Milan e al Monaco, Riccardo Pecini è tornato alla Sampdoria – dove aveva già lavorato ai tempi dell’accoppiata Marotta-Paratici e nel periodo successivo – per ricoprire la carica di direttore sportivo del Settore Giovanile. «Tornare è stata una scelta facile – racconta il talent scout blucerchiato -. Sono tifoso, conoscevo l’ambiente e sapevo che qui avrei potuto mettere in pratica quanto avevo imparato nelle esperienze fatte in Italia e all’estero dopo la mia partenza ed è quello che stiamo facendo».

Metodo. «Lo scouting è un lavoro d’equipe – continua Pecini – e si divide in due fasi: quella organizzativa, che impegna la prima parte della stagione fino alla sosta natalizia, e quella di ricerca e scelta dei calciatori che avviene nei mesi successivi, andando a visionare le partite dal vivo dopo un’attenta analisi dei dati statistici e dei video».

Colpi. «Ivan è il prototipo ideale dell’operazione di scouting azzeccata – racconta il d.s. del vivaio -. Queste operazioni danno grande soddisfazione perché coinvolgono più aree della società: osservatori, tecnici, tutor e compagni di squadra. L’acquisto di Icardi è stato differente: Mauro era un calciatore già pronto, aveva soltanto bisogno di una vetrina per poter fare il definitivo salto di qualità».

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