Pari stretto a Pescara: l’ex Campagnaro fa e disfa, Viviano ci salva da dischetto
Se solo Brugman non si fosse trovato sulla linea di sparo di Praet a recupero inoltrato chissà come sarebbe finita. E se Viviano non avesse ipnotizzato con la solita stregoneria il rigore di Caprari? Non lo sapremo mai. Fatto sta che all'”Adriatico” la Sampdoria – senza vittoria da quasi due mesi – mostra molte facce di una stessa moneta: convincente all’inizio, poi distratta, leggera, sommaria e prima della fine ancora grintosa, volenterosa e aggressiva. Nella bisaccia resta un punto, utile a muoversi in avanti anche se solo a passo di pedone. Ci attende un ciclo duro ed è venuta presto l’ora di stringere i denti.
Ex. Budimir e non Muriel in coppia con Quagliarella, Barreto ristabilito e titolare in mezzo al campo. Queste le scelte iniziali del mister che già al 12′ può esultare. Da un calcio piazzato dalla sinistra dell’ex Torreira, l’altro ex Campagnaro devia nella propria porta nel tentativo di anticipare Barreto. Alla prima occasione il Doria è passa in vantaggio. Il Pescara non ci sta e Caprari – così come Bahebeck poco prima del gol blucerchiato – impegna Viviano centralmente. Al 20′ Budimir non sfrutta una buona opportunità calciando debole tra le braccia di Bizzarri e Campagnaro ha presto l’occasione per riscattarsi. Al 23′ Viviano abbozza soltanto l’uscita alta e l’argentino stacca di testa stavolta – ahinoi – nella rete giusta su corner di Aquilani.
Fiammate. Passa un niente e Viviano deve ricorrere agli straordinari prima su Caprari, poi su Benali. La gara procede a fiammate, frenetica e imprevedibile. A ridosso della mezzora Torreira sfiora l’incrocio su punizione, Budimir solletica Bizzarri e Caprari spreca il sorpasso in contropiede. Al 43′ ancora Budimir si fa largo in area abruzzese e spara sul primo palo, l’estremo di casa para a mano aperta. Allo scadere Bizzarri la combina grossa in disimpegno, l’ennesimo ex Coda – per rimediare – stende Budimir in malomodo e viene espulso per doppia ammonizione. Dal tiro da fermo che segue Quagliarella schiaccia a colpo sicuro e trova nuovamente l’istinto di Bizzarri. Peccato: all’intervallo si va sull’1-1, ma con l’uomo in più.
Mostro. A proposito di ex, Oddo toglie una mezzapunta (Benali) e inserisce Fornasier, altro pescarese passato da Genova. Al 4′ un contatto tra Sala e Bahebeck viene giudicato falloso da Celi, che assegna un rigore generoso. Sul dischetto va Caprari ma Viviano si conferma mostruoso – quinto penalty parato dall’agosto 2015, se non è record poco ci manca – e neutralizza il tentativo dagli undici metri. Prima del 10′ i due tecnici operano due cambi: fuori Alvarez e Vitturini, dentro Fernandes e Zuparic. Il Doria prende coraggio e un tiro-cross di Sala al 18′ manda in crisi Bizzarri, Campagnaro sbroglia sulla linea.
Punto. Tra gli applausi dei suoi tifosi, l’acciaccato Bahebeck fa posto a Pepe mentre Muriel rileva Quagliarella. Siamo a metà della ripresa e un inedito Silvestre al 26′ ci prova dalla distanza: Bizzarri respinge in qualche modo. La Samp attacca ma non sfonda, il Pescara ci crede comunque e Caprari esalta al 35′ i riflessi del sempre attento Viviano. Giampaolo tenta infine la carta-Praet (in panchina va Barreto), ma è l’ex Torreira a centrare la parte alta della traversa allo scoccare dell’ultimo minuto prima del recupero. Gli ultimi assalti sono nostri: Brugman si immola su Praet, Budimir gira di testa senza fortuna. Niente di fatto: un punto che sta stretto. Per ora niente svolta positiva. Speriamo arrivi tra sette giorni.
Pescara 1
Sampdoria 1
Reti: p.t. 12′ Campagnaro aut., 23′ Campagnaro.
Pescara (4-3-2-1): Bizzarri; Vitturini (9′ s.t. Zuparic), Campagnaro, Coda, Biraghi; Cristante, Brugman, Aquilani; Benali (1′ s.t. Fornasier), Caprari; Bahebeck (22′ s.t. Pepe).
A disposizione: Fiorillo, Bruno, Memushaj, Pettinari, Mitrita.
Allenatore: Massimo Oddo.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Sala, Silvestre, Skriniar, Regini; Barreto (39′ s.t. Praet), Torreira, Linetty; Alvarez (9′ s.t. Fernandes); Budimir, Quagliarella (24′ s.t. Muriel).
A disposizione: Puggioni, Tozzo, Dodô, Eramo, Pereira, Schick, Krajnc, Cigarini, Djuricic.
Allenatore: Marco Giampaolo.
Arbitro: Celi di Bari.
Assistenti: Passeri di Gubbio e Mondin di Treviso.
Quarto ufficiale: De Meo di Foggia.
Arbitri addizionali: Banti di Livorno e Martinelli di Roma 2.
Note: espulso al 45′ p.t. Coda per doppia ammonizione; ammoniti al 30′ p.t. Coda, al 39′ p.t. Aquilani per gioco scorretto, al 32′ s.t. Viviano per comportamento non regolamentare; recupero 2′ p.t. e 4′ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.