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Giampaolo verso l’Udinese: «Riscattiamoci con lucidità e pazienza»

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Giampaolo verso l’Udinese: «Riscattiamoci con lucidità e pazienza»

Dopo Verona Marco Giampaolo non si era detto dispiaciuto per la prova offerta dai suoi, e il concetto viene ribadito anche alla vigilia dell’ultima partita dell’anno, contro l’Udinese. «Confermo ciò che ho detto – comincia il mister in conferenza -. Abbiamo anche analizzato i dati dal punto di vista fisico e come performance, dal punto di vista della la capacità di mantenere l’alta intensità, abbiamo fatto una delle migliori se non la migliore partita della stagione. A parte i due infortuni tecnici e la mancanza di un pizzico di cinismo, abbiamo fatto molto di buono».

Sintonia. Giovedì si potrà fare anche meglio, portando a casa i tre punti. «Abbiamo l’opportunità di azzerare le cose e rimetterle a posto – sintetizza l’allenatore doriano -. Una eventuale vittoria ci farebbe quasi chiudere un girone d’andata ottimo. Con alti e bassi, ma anche caratterizzato da una grande sintonia verso il nostro pubblico. Le nostre energie vanno quindi convogliate verso domani, per una partita che ci può permettere di riscattare le ultime due giornate».

Pazienza. Parlando dell’avversario, la conferenza continua così: «Del Neri ha sempre avuto squadre molto riconoscibili, ci ha insegnato tanto. Anche io ho imparato molto da lui. L’Udinese ancora non esprime la sua identità tipica, loro però sono pratici e capaci di esprimersi ottimamente nelle ripartenze. Se non siamo bravi a dare tranquillità e fare circolare bene il pallone diventa una partita complicata, perché loro sono capaci a fare densità. Serviranno pazienza, lucidità e intuizione».

Serenità. «La Sampdoria può essere competitiva se si gioca le partite preparata a puntino – dice Giampaolo con fare da acuto meccanico -,  le gomme, il motore e tutto il resto devono essere a posto. Abbiamo lasciato per strada pezzettini di attenzione nella settimana pre-Chievo, mentre in questi quattro giorni abbiamo lavorato bene. Sono molto sereno».

Ripartenza. Infine si chiude con un’altra metafora, ancora una volta marinaresca. «Prima di Verona mancava il sale, mancava l’adrenalina giusta – chiosa -. Non voglio il mare calmo. Domani possiamo quasi chiudere il girone d’andata nel migliore dei modi. Questa è un’occasione, un’opportunità per ripartire. Petto in fuori. Quel che mi importa per quanto riguarda la squadra sono l’atteggiamento e l’attenzione. Se mancano quei presupposti non hai speranza di vittoria».

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