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Giampaolo dà la carica: «Tutto da vincere, nulla da difendere»

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Giampaolo dà la carica: «Tutto da vincere, nulla da difendere»

Il derby della Lanterna si presenta da solo. Inutile girarci intorno. «Arriviamo bene a questa partita, al di là degli ottimi risultati delle ultime giornate – comincia Marco Giampaolo in sala stampa a Bogliasco -. Nelle ultime settimane abbiamo lavorato con serenità e attenzione. Abbiamo la determinazione e l’animo giusto per giocare questa sfida, che rappresenta qualcosa di importante per tutto l’ambiente sampdoriano».

Storia. In molti hanno tirato giù dalla mensola i libri di storia in questi tempi, perché potrebbe accadere qualcosa di particolare. «Dal ’59/60 il Doria non vince due derby in A nella stessa stagione – prende fiato il mister -. Non ero neanche nato, quindi se si fa risultato pieno si fa qualcosa di storico, che non accade tutti i giorni. Bisogna perseguire con grande voglia questa vittoria. Si può scrivere un pezzettino della gloriosa storia blucerchiata. Abbiamo tutto da vincere e nulla da difendere. Si può dare soddisfazione ai tifosi e migliorare la classifica, e al contempo non abbiamo nulla da difendere perché dobbiamo giocare senza fare calcoli».

Indecifrabile. Che Samp si vedrà in campo? «Giocheremo con la nostra solita identità – prosegue il tecnico -, dobbiamo giocare a calcio che è quel che sappiamo fare meglio. Loro hanno cambiato molto rispetto all’andata: non solo in panchina, ma anche nei nomi di chi scende in campo. Quindi sarà una partita meno decifrabile rispetto a quella di qualche mese fa. Abbiamo preparato un certo tipo di gara, ma serve sempre qualcosa di più in sfide come queste. Il Genoa? Userà attenzione e agonismo. Non vince chi dà più calci, ma chi gioca meglio a calcio. Non si va a fare la guerra».

Formazione. Da qualche tempo il gruppo si allena al completo, l’infermeria è vuota. Quello che tutti gli allenatori vorrebbero, e Giampaolo non è da meno: «Barreto? Recuperato, ho tutti a disposizione e avrò l’imbarazzo della scelta. La formazione? Devo ancora deciderla, un mezzo dubbio ce l’ho. Non ho un altro allenamento stavolta, ma una notte. Ho un dubbio su come può evolvere la partita. Risorse in panchina? Quando per il subentrante il cambio è un’opportunità di giocare hai dei vantaggi. Se invece chi entra a gara in corso voleva giocare prima, non ha lo stesso effetto. Quando tutti e tre i cambi entrano bene la cosa fa la differenza».

Casa. Stando al calendario, si gioca fuori casa. Eppure ci si attende una Sud infuocata. «Mi stavo informando stamattina sulle proporzioni del rapporto tra tifosi di una e dell’altra squadra – racconta -. Ci saranno 10.000 blucerchiati a spingerci. Non so se giocheremo in trasferta. Lo scorso derby? Ero sereno, anche se avevamo fatto solo 2 punti in 6 gare. Stavamo lavorando bene e ora è lo stesso. La differenza è che abbiamo una grandissima opportunità: sono tante le cose da poter vincere. Ai tempi dissi che la posta in palio fosse alta ed è alta anche adesso, non determina in un senso o nell’altro il mio contratto, ma non importa: la Samp è al di sopra di ognuno di noi e qui si può scrivere la storia. Si scriverebbe un’altra bella pagina in questa stagione.

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