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La Samp rinasce a Bergamo: Caprari e Zapata stendono l’Atalanta

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La Samp rinasce a Bergamo: Caprari e Zapata stendono l’Atalanta

Nella partita più difficile, la Sampdoria rinasce. Allo stadio “Azzurri d’Italia” Bergamo i blucerchiati arrivano con i cerotti di tre sconfitte consecutive e invece tirano fuori 90 minuti gagliardi: di lotta e di governo, di cappa e di spada. Contro l’Atalanta sono botte – tante – e colpi di classe. Due in particolare, quelli di Caprari (controllo e sinistro in un fazzoletto) e di Zapata (cucchiaino appena accennato). Torniamo a vincere dopo un mese e lo facciamo contro una grande squadra. Eravamo feriti, non morti. Il mister aveva ragione.

Equilibrio. Causa infortuni, acciacchi e squalifiche, Giampaolo presenta una Samp inedita. Ferrari si riprende una maglia al posto di Regini. Andersen in difesa e Capezzi in regia debuttano dal primo minuto. Alvarez staziona sulla trequarti mentre Caprari affianca Zapata davanti. Silvestre va in panchina, Quagliarella direttamente in tribuna. Per un quarto d’ora regna l’equilibrio, poi un lampo di Castagne rischia di infrangerlo: il belga scatta sul filo del fuorigioco ma spreca malamente a tu per tu con Viviano. Buon per noi, che però non riusciamo a creare grattacapi dalle parti di Berisha. L’Atalanta – di contro – cresce con il passare dei minuti e si avvicina al bersaglio grosso con l’ex Petagna che al 38′ centra la traversa su corner di Gómez.

Verso. Prima della fine della frazione i blucerchiati sono costretti alla prima sostituzione: fuori il dolorante Alvarez, dentro Ramírez. E la gara fa in tempo a girare nel verso giusto. Al 43′ Praet filtra per Bereszynski, Castagne sporca la traiettoria, Toloi buca l’intervento nel cuore dell’area e Caprari ne approfitta segnando con il mancino il quinto centro in questo campionato. 0-1 Doria e si chiude in avanti, rischiando addirittura il raddoppio con Ramírez, il cui sinistro su punizione viene tolto dall’incrocio da Berisha.

Pari. I nerazzurri rientrano dagli spogliatoi con il dente avvelenato: al 4′ Hateboer galoppa sulla destra e centra per Petagna, la retroguardia doriana ci mette una pezza. Sotto la pioggia battente la Samp risponde al 9′ con Caprari lanciato a rete da Bereszynski ma la mira del numero 9 stavolta fa difetto. Gasperini richiama De Roon e Hateboer per Hass e Barrow mentre Giampaolo sceglie Regini per rimpiazzare Murru. Proprio Barrow, sugli sviluppi di un piazzato al 22′, fa da torre per Toloi, abile e lesto a segnare in mischia il gol dell’1-1. La reazione al pari è immediata, peccato che un’incornata di Zapata – su cross dalla destra di Praet – venga fermato due volte, da Berisha e dal guardalinee.

Quota. I ragazzi non si scompongono e continuano a macinare gioco. Al 28′ Haas anticipa di un soffio Caprari proprio sulla riga di porta, l’urlo ci rimane strozzato in gola. Così come al 36′, quando Capezzi pennella per Caprari che svetta ma centra in pieno la traversa. Poco male perché dopo un brivido creato da un retropassaggio di Regini per Viviano, Haas combina la frittata e apre un’autostrada tra Zapata e il raddoppio. Come Telepass Duván usa lo scavetto e ci riporta in quota. Passano i secondi, non la paura. Ma tra i palloni catapultati in area rusciamo a tamponare. Al triplice fischio, tutti in piedi. Serviva una prova così per dirci che non è ancora il momento di mollare la presa dalle posizioni europee. Con carica e orgoglio possiamo tirare di nuovo su la testa. Il modo migliore per prepararci a quello che capiterà sabato prossimo.

Atalanta       1
Sampdoria  2
Reti: p.t. 43′ Caprari; s.t. 22′ Toloi, 38′ Zapata.
Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Mancini, Masiello; Hateboer (19′ s.t. Barrow), De Roon (11′ s.t. Haas), Freuler, Castagne; Cristante; Petagna (34′ s.t. Cornelius), A. Gómez.
A disposizione: Gollini, Rossi, Palomino, Gosens, Caldara, Melegoni, Bastoni.
Allenatore: Gasperini.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Andersen, Ferrari, Murru (21′ s.t. Regini); Praet, Capezzi, Linetty; Alvarez (40′ p.t. Ramírez); Zapata, Caprari (40′ s.t. Verre).
A disposizione: Belec, Tozzo, Sala, Stijepovic, Regini, Silvestre, Tessiore.
Allenatore: Giampaolo.
Arbitro: Pasqua di Tivoli.
Assistenti: Di Iorio di Verbano-Cusio-Ossola e Tolfo di Pordenone.
Quarto ufficiale: Di Paolo di Avezzano.
VAR: Fabbri di Ravenna.
Assistente VAR: Piccinini di Forlì.
Note: ammoniti al 34′ s.t. Petagna, al 37′ s.t. A. Gómez, al 38′ s.t. Praet, al 47′ s.t. Ramírez per gioco scorretto, al 45′ s.t. Zapata per comportamento non regolamentare; recupero 2′ p.t. e 3′ s.t.; abbonati 14.164 (rateo 174.495 euri), paganti 3.448 (incasso 57.564 euro); terreno di gioco in discrete condizioni.

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