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Piatek risponde a Quagliarella: il derby della Lanterna finisce in parità

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Piatek risponde a Quagliarella: il derby della Lanterna finisce in parità

Niente sestina. Si ferma a cinque vittorie consecutive il predominio della Sampdoria nei derby della Lanterna giocati fuori casa, un binomio positivo che durava dal 2013/14. Si ferma sotto la pioggia di una stracittadina frizzante, in cui la foga e le mosse estemporanee hanno avuto la meglio sull’organizzazione e il bel calcio. Alla fine – nel solito spettacolo di luci e colori del “Ferraris” – ne è uscito un 1-1 che non cambia la classifica delle contendenti ma che può cambiare il morale di due formazioni reduci da tre sconfitte consecutive.

Pari. Oltre a Jankto per lo squalificato Linetty, Giampaolo dà fiducia a Tonelli e Ramírez. E proprio da un sinistro a rientrare dell’uruguayano nasce il vantaggio blucerchiato. All’8′, sugli sviluppi di un corner, Ramírez scambia più volte con Bereszynski, poi la mette in area dove Quagliarella, di testa, non può sbagliare. 0-1 a freddo, la Nord è gelata, la Sud in tripudio. Ma la gioia dura poco, nove minuti o giù di lì. Perché Andersen sottovaluta il pericolo Piatek e si fa aggirare alle spalle dal polacco, steso da Audero (ammonito nell’occasione) e glaciale nel trasformare il rigore concesso da Doveri. Siamo di nuovo pari.

Affanno. La Samp non ci sta e reagisce subito. Quagliarella prova l’eurogol dalla distanza ma la mira è difettosa. La sfida resta intensa e combattuta, giocata a viso aperto da entrambe le formazioni. Le occasioni, però, non abbondano. Nel finale di tempo crescono i rossoblù: Veloso al 35′ si avvicina al bersaglio grosso su punizione, Kouamé al 38′ trova Audero reattivo. Romulo lo impegna anche 120 secondi più tardi con un destro insidioso: il numero 1 alza sopra la traversa. L’autentico miracolo Audero lo compie al 42′, quando vola a negare un gol fatto di Piatek. Chiudiamo un po’ in affanno.

Inchiodati. Jankto apre il secondo tempo con un sinistro velleitario, Andersen ci riprova con uno stacco su corner di Ramírez: di poco a lato. Poi Defrel deve lasciare il campo per un acciacco, Giampaolo lo sostituisce con Caprari. Ma è ancora un super Audero a tenerci in piedi su un tentativo aereo di Kouamé al minuto 17. Il minuto 28 è quello del cambio Ramírez-Saponara, che precede di un nulla l’allontanamento di Juric per eccessive proteste. Si lotta ma si resta inchiodati. Praticamente allo scadere Audero si conferma il migliore andando a togliere dall’angolino basso un piazzato di Veloso. È l’ultimo sussulto. La posta in palio resta a metà.

Genoa          1
Sampdoria 1
Reti: p.t. 8′ Quagliarella, 17′ Piatek rig.
Genoa (3-5-2): Radu; Biraschi, Romero, Criscito; Romulo, Hiljemark, Veloso, Bessa (38′ s.t. Sandro), Lazovic (25′ s.t. Pereira); Kouamé, Piatek.
A disposizione: Marchetti, Spolli, Gunter, L. Lopez, Lapadula, Mazzitelli, Rolon, Pandev, Omeonga, Medeiros.
Allenatore: Juric.
Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, Tonelli, Andersen, Murru; Praet, Ekdal, Jankto; Ramírez (28′ s.t. Saponara); Quagliarella, Defrel (7′ s.t. Caprari).
A disposizione: Rafael, Belec, Vieira, Sala, Colley, Leverbe, Tavares, Ferrari, Rolando, Kownacki.
Allenatore: Giampaolo.
Arbitro: Doveri di Roma 1.
Assistenti: Passeri di Gubbio e Posado di Bari.
Quarto ufficiale: Rocchi di Firenze.
VAR: Mazzoleni di Bergamo.
Assistente VAR: Paganessi di Bergamo.
Note: espulso al 30′ s.t. Juric per proteste; ammoniti al 17′ p.t. Audero, al 28′ s.t. Criscito, al 40′ s.t. Sandro per gioco scorretto; recupero 0′ p.t. e 3′ s.t.; terreno di gioco in discrete condizioni.

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