Rigori e brividi: la Sampdoria espugna Lecce con il cecchino Ramírez
La Sampdoria espugna Lecce. E già questo basterebbe. Ma lo fa in una sera in cui si ritrova compatta e fredda come non mai. Una sera in cui fa valere il suo superiore tasso tecnico e un Ramírez impeccabile, autentico cecchino in una partita in cui l’arbitro Rocchi assegna ben tre calci dal dischetto. Non è stato tutto perfetto, anzi: abbiamo sudato sette camicie ma per il momento va bene così. Ora i salentini sono distanti 4 punti e abbiamo dalla nostra anche lo scontro diretto. Avanti, ripartiamo da qui.
Avvio. Ranieri ritocca pesantemente la squadra rispetto al Bologna e mette dentro sei nuovi innesti, confermando però le due linee a quattro. Davanti spazio a Ramírez, che si piazza alle spalle di Bonazzoli. L’approccio dei blucerchiati, in grigio al “Via del Mare” non sembra malaccio, ma la prima occasione è per il Lecce: al 7′ Falco uncina il sinistro sulla testa di Meccariello e Audero para in tuffo. Poi un attimo dopo, su un pasticcio di Thorsby, Donati ci grazia. Tre minuti e arriva la risposta dei nostri: Jankto in verticale per Bonazzoli, che in acrobazia spaventa Gabriel.
Vantaggio. Al quarto d’ora però proprio il numero 9 doriano è protagonista di un episodio dubbio, dal quale Donati esce malconcio e con un cerottone sul naso. Rocchi – buon per noi – soprassiede. La punta è comunque tra i più attivi e al 35′ tenta una bicicletta volante senza fortuna. E da una punizione nasce il primo rigore: Jankto brucia Tachtsidis e manda Ramírez dagli undici metri. Gas ci fa spaventare, ma la deviazione di Gabriel – con tanto di tocco della traversa – finisce in porta. Andiamo al riposo in vantaggio.
Riavvio. Al momento del nuovo calcio d’inizio, gli allenatori hanno già pescato dalla panchina: Ranieri scambia Bonazzoli con Gabbiadini; Liverani mette dentro Petriccione e Babacar. Ma il riavvio comincia come peggio non potrebbe: Thorsby è troppo irruento in area su Saponara e regala a Mancosu il pallone del pareggio. Al 5′ della ripresa è 1-1. Una coltellata, alla quale il Doria prova a reagire con un tiro fuori misura di Ekdal. Di là è Falco a stuzzicare Audero. Di ben altra pasta è invece il mancino a giro di Gabbiadini, con Jankto che manca il tap-in sulla respinta di Gabriel. Ma l’occasione è soltanto rimandata. Al 28′ Gas non si fa scrupoli e segna una doppietta sul rigore assegnato per fallo su Depaoli. Settimo centro stagionale e quel che più conta 2-1.
Balzo. Ranieri cerca subito forze fresche per conservare il vantaggio: al 31′ Murru e Vieira danno il cinque a Augello e Ekdal. Nel frattempo va a referto il giallo a Thorsby (32′), che salterà la SPAL. Nel finale largo a Léris (fuori Jankto). E Audero si mostra attento sui tentativi di Barak prima e di Petriccione poi. Nel maxi-recupero di 7 minuti Bereszynski spende bene un’ammonizione. Ranieri prima del triplice fischio si sgola, ma il muro blucerchiato regge e il Lecce non passa più. Stanotte facciamo un notevole passo in avanti in classifica, anzi un balzo: ma non è finita. Ci aspetta una sfida con la SPAL che può valere davvero una stagione.
Lecce 1
Sampdoria 2
Reti: p.t. 40′ Ramírez rig.; s.t. 5′ Mancosu rig, 32′ s.t. Ramírez rig.
Lecce (5-3-2): Gabriel; Rispoli, Donati, Meccariello (1′ s.t. Babacar), Paz, Calderoni (43′ Vera); Mancosu, Tachtsidis (1′ s.t. Petriccione), Barak; Falco (13′ s.t. Farias), Saponara (36′ s.t. Shakhov).
A disposizione: Vigorito, Sava, Radicchio, Monterisi, Colella, Maselli, Rimoli.
Allenatore: Liverani.
Sampdoria (4-4-1-1): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello (31′ s.t. Murru); Depaoli, Thorsby, Ekdal (31′ s.t. Vieira), Jankto (39′ s.t. Léris); Ramírez; Bonazzoli (1′ s.t. Gabbiadini).
A disposizione: Seculin, Falcone, Chabot, Askildsen, La Gumina, Maroni, D’Amico, Bertolacci.
Allenatore: Ranieri.
Arbitro: Rocchi di Firenze.
Assistenti: Passeri di Gubbio e Lo Cicero di Brescia.
Quarto ufficiale: Illuzzi di Molfetta.
VAR: Pasqua di Tivoli.
AVAR: Di Vuolo di Castellammare di Stabia.
Note: ammoniti al 36′ p.t. Paz, al 13′ st. Augello, al 22′ s.t. Mancosu, al 32′ Thorsby per gioco scorretto; recupero 3′ p.t. e 7′ s.t.; terreno di gioco in discrete condizioni.