Samp, la risposta giusta: è semifinale di Coppa Italia
Al Friuli finisce 1-1: al primo gol in blucerchiato di Pazzini risponde su rigore Di Natale, che prima del 90' spreca di nuovo dagli 11 metri. Si va ai rigori, Mirante è decisivo e la qualificazione è servita.
La Coppa Italia dice bene alla Samp: 1-1 a Udine, supplementari e poi rigori per far festa e prenotare un posto in semifinale insieme ad una tra Inter e Roma. Quel che ci voleva, insomma, per ridare fiato e fiducia ad una squadra che non poteva, non può essersi persa come il secondo tempo dell'Olimpico e la sconfitta col Palermo facevano temere.
Serata buona. Non è così, perché la Samp è sì convalescente – e con l'Udinese che sta pure peggio ne esce fuori una partita senza troppe idee -, ma è anche squadra che dei valori li ha, eccome. E se ci metti poi la fortuna di un rigore sbagliato (da Di Natale) quando non ci sarebbe stato il tempo di recuperare, beh, allora capisci che la serata è di quelle buone. Buona per Pazzini, che si gira in area a ripresa iniziata da poco per il suo primo gol in blucerchiato; buona per Mirante, che deve arrendersi al primo rigore di Di Natale (quello che vale l'1-1) ma dice la sua quando più conta, oltre i supplementari, con le parate su D'Agostino e Pepe; e buona anche per Mazzarri, chiaro, che può digerire l'espulsione di Pierpaoli gustandosi una qualificazione di prestigio e di sostanza.
Le squadre. Si comincia con le due squadre nella stessa situazione, di classifica e di morale. L'Udinese, come la Samp, vive un momento di crisi sia sotto l'aspetto dei risultati che sotto quello del gioco. La Coppa Italia allora diventa obiettivo non solo possibile, ma soprattutto auspicabile, per dare ossigeno ad una situazione di stallo molto pericolosa per testa e cuore. Marino manda in campo la formazione migliore, proponendo dall'inizio Di Natale e Pepe, Mazzarri risponde con l'undici annunciato: Mirante tra i pali, Raggi (all'esordio), Lucchini ed Accardi in difesa, mentre a centrocampo cominciano Padalino, Stankevicius, Sammarco, Franceschini e Ziegler; davanti la coppia inedita Delvecchio-Pazzini, Bellucci non è nemmeno in panchina.
Fuori Accardi. Pronti via e il Doria perde subito un pezzo: Accardi si fa male in uno scontro di gioco – problemi ad un polpaccio – e al suo posto entra Gastaldello. L'incontro vive di piccole fiammate, piccolissime. Né spettacolo né cronaca, nulla di diverso insomma dal match di campionato dell'altra settimana. La Samp sembra in palla sotto il profilo della mentalità, ma le trame ancora non ci sono. Dall'altra parte, Udinese confusa e quasi mai lucida. Insomma, due squadre a specchio, uguali e diversissime rispetto allo scorso anno. Sul taccuino finiscono solo il gol annullato al 9' a Padalino, per evidente fallo in attacco, e i tiri di Pepe al 14' – alto non di molto – e Stankevicius al 44'. Davvero poco altro, fino al riposo.
Botta e risposta. Quel che non t'aspetti è come si apre la ripresa, con una discesa di Ziegler da sinistra verso il centro che apre la strada a Padalino e da lì a Pazzini: il destro è di quelli da attaccante vero, che sente la porta prima ancora di vederla. Lento, bello, preciso. E' l'1-0, lo scossone inatteso che apre lo scenario ad un'altra partita: senonché dopo un niente Pierpaoli dice rigore (Ziegler su Sanchez) e Di Natale non perdona, rimettendo tutto in equilibrio.
Gioia blucerchiata. Durerà a lungo, quell'equilibrio: oltre un nuovo rigore, con Lucchini che abbatte Sanchez e Di Natale che questa volta spreca sul palo, e oltre i supplementari. Lì succede poco e niente, giusto qualche traversone, l'espulsione di Mazzarri o qualche idea di Sanchez con la Samp stanca ma ordinata, e allora si va avanti: ai rigori, con Mirante che si esalta e Gastaldello che ci mette la firma. L'ultima, la più importante. Quella che vale la semifinale.
Udinese 2
Sampdoria 5
(1-1 al 90' e d.t.s.)
Rigori: Pazzini gol, D'Agostino parato, Palombo gol, Di Natale gol, Sammarco gol, Pepe parato, Gastaldello gol.
Reti: 11' s.t. Pazzini, 18' s.t. Di Natale (rigore).
Udinese (4-3-1-2): Handanovic; Isla, Domizzi, Felipe (5' p.t.s. Zapata), Pasquale; Tissone (14' s.t. Sanchez), Inler, Asamoah; Obodo (14' s.t. D'Agostino); Pepe, Di Natale. A disposizione: Koprivec, Sala, Zimling, Ighalo. Allenatore: Pasquale Marino.
Sampdoria (3-5-2): Mirante; Raggi (3' p.t.s. Palombo), Lucchini, Accardi (3' p.t. Gastaldello); Padalino, Stankevicus, Sammarco, Franceschini, Ziegler (23' s.t. Pieri); Delvecchio; Pazzini. A disposizione: Castellazzi, Donati, Mustacchio, Marilungo. Allenatore: Walter Mazzarri.
Arbitro: Pierpaoli di Firenze.
Assistenti: Angelo Carretta di Padova e Roberto Carrer di Conegliano Veneto.
Quarto uomo: Pinzani di Empoli.
Note: allontanato all'8' s.t.s. Mazzarri per proteste; ammoniti al 35' p.t. Gastaldello, al 16' s.t. Mirante, al 25' s.t. Pieri e al 13' s.t.s. Sanchez; spettatori 3.500 circa; recupero p.t. 3', s.t. 3', p.t.s. 2', s.t.s. 0'.
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Nella foto Pegaso, festa blucerchiata dopo i rigori: la Samp è in semifinale di Coppa Italia.