Pazzini: «Peccato, speravo fossero gol decisivi»

Il Pazzo e un'altra doppietta: «Il rammarico è quello di non aver portato a casa una vittoria che, per come abbiamo giocato, avremmo meritato. E la perdiamo solo per un episodio».

Non sa più come fermarsi, Giampaolo Pazzini. E poi voglia di fermarsi, ora che s'è messo a correre come e più di quanto fosse lecito sperare, non ne ha neppure. Altri due gol, e fanno sette su nove partite, più i tre sparsi tra Udinese e Inter in Coppa Italia. Un mostro.

Doni dice no. Il cruccio è sempre quello, però. Il Pazzo segna, ma è sempre meglio quando quelle dita portate agli occhi regalano vittorie e non pareggi. Subito non girava, col Chievo, col Siena, con la Juventus. Poi era andata bene in Coppa, era andata bene con l'Atalanta, col Milan. Stavolta no, il colpo di testa e il tocco da opportunista offerti alla Roma valgono – alla fine – un punto soltanto: «Peccato – sospira alla fine Giampaolo, intervistato da Sky -, io sono felice perché continuo a segnare, ma speravo che questi fossero gol decisivi… Ci ho riprovato, Doni ha fatto grandissime cose. Ripeto: peccato».

Vittoria sfumata. Il rammarico, poi, sta anche nella prestazione della Samp. Che, per quanto fatto, il successo se lo meritava tutto: «Un ottimo primo tempo, soprattutto – è la risposta di Pazzini -. E un'ottima partita: dispiace che a condannarci sia stato solo un episodio dubbio, perché la vittoria ci stava».

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Nella foto Pegaso, la gioia di Pazzini e la delusione di Doni dopo il raddoppio blucerchiato.