Mazzarri: «Non segnare è un demerito, accetto la sconfitta»
Il tecnico blucerchiato manda giù il 3-1 del Genoa: «Loro sono stati più bravi a capitalizzare le occasioni create, ma il confronto sull'intera stagione non si può fare. E abbiamo ancora la Coppa Italia».
Non cerca scuse Walter Mazzarri, accettando una sconfitta terribile per i tifosi, durissima da accettare per la squadra. Genoa-Sampdoria finisce 3-1, come non accadeva da anni. Come da 44 anni – data dell'ultimo doppio successo rossoblu in campionato – non accadeva due volte nella stessa stagione.
Errori decisivi. Fa male, di certo. «Non serve dilungarsi molto sull'analisi della gara – attacca il mister blucerchiato -, gli avversari sono stati più bravi di noi a capitalizzare le occasioni create e abbiamo perso. Punto. Certo, anche la Samp si è vista sotto porta, specialmente nel primo tempo con Pazzini e Cassano e ad inizio ripresa con Sammarco, ma è un demerito non segnare, quindi accettiamo la sconfitta». Che completa una stagione piuttosto ricca – purtroppo – di gare deludenti, anche condizionate (innegabile) da infortuni ed episodi non certo favorevoli. «Questo è un anno così – commenta Mazzarri -, mi dispiace tanto per i nostri tifosi. Sappiamo quanto sia importante per loro il derby, quanto sia sentita la rivalità in città. Siamo davvero delusi ed amareggiati».
Tre fronti. Sul confronto col Genoa, che ora sale a +19, il tecnico doriano è chiaro. «Se parliamo dei derby – dice Mazzarri -, ripeto: accettiamo il verdetto del campo. Sull'intera stagione però non sono d'accordo. Accetto i confronti con chi ha giocato praticamente fino alla fine su tre fronti come noi, perché fare le coppe europee inevitabimente toglie qualcosa al campionato, in più non dimentichiamo che questa squadra ha raggiunto la finale di Coppa Italia, quindi è stata impegnata fino alla fine pure in quella competizione. Credo che se si vanno a sommare tutti i particolari, la nostra stagione resta positiva».
Falli e infortuni. Una battuta sui cambi, forzati, che Mazzarri ha dovuto operare senza poter scegliere. «Gastaldello si stava preparando per sostituire Campagnaro, affaticato dopo il primo tempo e non più lucido. Per questo Palladino nella ripresa è stato più pericoloso. Invece abbiamo perso Lucchini e Sammarco e alcuni equilibri sono cambiati, per il resto la partita l'hanno vista tutti: è stato un derby fisico, combattuto, deciso come sempre accade dagli episodi. Cassano? Lui sta bravo, però andrebbe tutelato maggiormente e non lo dico da oggi».
Le motivazioni di Coppa. Chiusura sull'aspetto mentale. Che la sconfitta nel derby possa influire negativamente sulla finale di Coppa Italia, a questo punto vero e proprio obiettivo stagionale? Ecco Mazzarri. «Siamo delusi, certo, ma abbiamo anche una partita prima della finale e ci sarà modo per scaricare la testa. Non penso avremo problemi di motivazioni, andremo a giocarci la partita all'Olimpico, sperando di riuscire stavolta a farli girare dalla nostra parte, gli episodi. Andiamoceli a cercare».
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Nella foto Pegaso, Walter Mazzarri circondato dai fotografi prima del derby.