Stadio, Samp e Genoa incontrano la Regione e il Comune
Il presidente della Samp con il governatore Burlando, il sindaco Vincenzi e l'assessore Pastorino per parlare dei lavori al Ferraris. E per la Coppa Italia Garrone è «emozionato».
Genova in Europa fa bene alla città, fa bene ai tifosi, fa bene alle società che questo traguardo hanno permesso e stanno permettendo di raggiungere. E la Regione Liguria si muove, per dare una mano a Genoa e Sampdoria, contribuendo fattivamente per l'ennesimo intervento di messa a norma dell'impianto di Marassi, in relazione alle direttive Uefa.
Messa a norma. Da anni, infatti, l'organo continentale richiede diverse caratteristiche per giudicare idonee le strutture che ospitano manifestazioni Uefa. E non è la prima volta che ci si trova a metter mano al Luigi Ferraris, in questo senso. Stavolta è l'installazione di seggiolini a norma per tutto l'impianto che induce ad intervenire. Nel caso di Marassi, i seggiolini dichiarati ok dalla Uefa sono disponibili soltanto nei settori di Tribuna Inferiore. Quindi, il lavoro da compiere per non dover cambiar casa negli incontri europei – eventualità naturalmente assai sgradita a tutti – è parecchio. In tale ottica la Regione ed il Comune di Genova decidono di aiutare Sampdoria e Genoa.
Regione e Comune. Sottolineano proprio quest'aspetto il presidente della Regione Burlando, il sindaco di Genova Vincenzi e l'assessore allo sport del Comune di Genova Pastorino, nell'incontro svoltosi stamattina nella sala conferenze della Regione Liguria, in Piazza De Ferrari. Presenti anche il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone e l'amministratore delegato del Genoa Alessandro Zarbano. Così Burlando, sulla vicenda stadio. «La Regione Liguria si avvicina ancora una volta alle società genovesi, intervenendo sullo stadio, in relazione alle norme internazionali, per evitare quel che accadrebbe ad esempio al Cagliari se andasse in Europa. Sentivo ieri che i sardi hanno segnalato alla Uefa il campo di Udine per le gare casalinghe in un'eventuale partecipazione europea. Direi che questo a Genova va scongiurato. I lavori saranno terminati entro la fine di agosto, quindi entro i tempi opportuni. Speriamo solo che la Uefa non abbia altre richieste nel futuro…». Dello stesso parere Marta Vincenzi, che segue il pensiero di Burlando, completando il suo discorso. «Ringrazio il presidente Burlando per il lavoro svolto sullo stadio, l'obiettivo è potenziare i punti di forza della città e senza alcun dubbio Genoa e Samp sono tra questi. Ciò fa parte di un disegno più ampio che riguarda anche altre situazioni». Chiude Bruno Pastorino, assessore allo sport del Comune di Genova, che parla di cifre. «Realizzare 10.000 seggiolini ha un costo di 370.000 euro, circa. Considerando che solo una piccola parte dello stadio non deve essere toccata, l'intervento diventa importante. Tuttavia, abbiamo la possibilità di portare lo stadio di Marassi tra i top d'Italia, affiancandolo a San Siro e all'Olimpico di Roma e Torino, impianti questi già adatti ad ospitare manifestazioni internazionali. La spesa totale sarà accollata al 50% dalla Regione, al 25% dal Comune con la rimanenza destinata alle due società». Soddisfatti i rappresentanti delle due società. «Iniziativa che ci dà una bella mano – sono in sintesi le parole dei due dirigenti -, ringraziamo la Regione e beneficiamo indirettamente della cosa. Bello avere un impianto ammodernato, ricettivo e capace di ospitare tutte le manifestazioni».
La finale di Coppa. A margine dell'incontro-stadio, Riccardo Garrone ha anche incontrato i cronisti, parlando dell'argomento più attuale del momento in casa blucerchiata: la finale di Coppa Italia, in programma tra due giorni all'Olimpico. Il presidente doriano si è detto: «Emozionato. Mi sento emozionato e cerco di non pensare alla gara che dovremo affrontare tra due giorni. Per me è un traguardo importantissimo, così come per i ragazzi, per la società, per lo staff tecnico e naturalmente per i nostri tifosi. Potrebbe trattarsi del primo trofeo della mia gestione, sono davvero emozionato e conscio della difficoltà della partita. Sebbene resti fiducioso». A Roma la Samp troverà un ambiente sicuramente non favorevole, nonostante l'esodo biblico dei sostenitori blucerchiati. L'Olimpico è pur sempre casa della Lazio, squadra che tra l'altro – da anni – non ama certo il calciatore più rappresentativo della Samp: Antonio Cassano. «Sicuramente lo fischieranno dall'inizio alla fine – dice Garrone -, ma sono sicuro che Antonio disputerà una grande partita. Per quanto riguarda i nostri tifosi, possiamo solo ringraziarli, è in programma l'ennesima dimostrazione di amore e di civiltà, ne sono certo, verso i nostri colori e verso i valori di questo sport».
Nella foto Pegaso, il presidente della Samp Riccardo Garrone con Claudio Burlando e Marta Vincenzi.