Si chiude qui la corsa della Primavera: passa il Palermo
Si chiude negli ottavi di finale la corsa della Samp alla riconquista dello scudetto Primavera: il successo sul Palermo (3-2 in 10 dopo la sconfitta per 1-0 dell'andata) non basta per la final-eight.
Samp da battaglia, Samp tutta cuore, Samp che esce tra gli applausi della Sciorba. Ma Samp che esce – soprattutto – dal campionato Primavera, agli ottavi di finale. E' il Palermo a giustiziare i campioni d'Italia in carica, al termine di una partita emozionante ed incerta fino al 50' della ripresa.
Riflessioni. Chiaro, se si guarda il risultato finale, in casa doriana non si può essere contenti: la final-eight scappa via, d'un tratto, dopo una lunghissima stagione vissuta interamente ai vertici della classifica. E qui si apre una parentesi, abbastanza importante. La formula della competizione, infatti, sembra lasciare qualche buco: difficile accettare di andare a casa dopo tutto un anno trascorso a vincere, per mano di un avversario certamente di livello, ma assai meno meritevole durante quella che gli anglofoni definiscono regular-season. Ecco, riflettere su questo punto potrebbe essere utile. Allo stesso modo in cui diventa inutile aggrapparsi ai regolamenti, oggi che il risultato del campo va assimilato e gioco forza incamerato. Così almeno recitano le leggi non scritte dello sport.
Tutto contro. D'altra parte, la Sampdoria di Pea ha fatto il massimo stamattina alla Sciorba, subendo il vantaggio rosanero dopo 13' – autorete sfortunata di Regini – e trovandosi così obbligata a segnare tre gol, per andare avanti. Una settimana fa, infatti, il Palermo aveva vinto in casa la gara d'andata per 1-0. Dopo la botta a freddo, Doria orgoglioso, ma troppo disordinato e assai poco efficace davanti, con Marilungo braccato di continuo e Mustacchio fuori dal gioco. Si genera nervosismo tra le fila di Pea, perché il Palermo è organizzato, sa stare in campo e sa interpretare bene la situazione. Disponendo anche di ottimi elementi. Così Regini tenta di riscattare l'autorete con una discesa, verso il 37'. Il difensore probabilmente subisce fallo, che il direttore di gara Pizzi non rileva. Vasco esagera un po' e spara fuori dai denti verso l'arbitro: rosso diretto per lui e Doria in dieci. Tutto contro. Ma la Samp reagisce alla grande e al 40' becca palo con Lamorte, su colpo di testa. Si va al riposo.
Orgoglio e speranze. La ripresa inizia con due cambi: Pitarresi rileva il georgiano Mchedlidze (9 presenze e 1 gol in A, quest'anno), mentre Donati prende il posto di Muratore. Dopo 9', si ristabilisce la parità numerica. Adamo, già ammonito, si vede estrarre in faccia il secondo giallo e va sotto la doccia. La Samp ha l'obbligo di dare tutto e al 16' Ferrari le restituisce la speranza, con un tap-in ravvicinato. Qui comincia lo show. Perchè al 26' Pondaco entra in area rosanero, crossando forte verso il portiere Ingrassia. L'estremo palermitano non è perfetto e la sfera entra. 2-1. Manca un solo punto per centrare una qualificazione da sogno. Ma al 32', Mazzotta spara un siluro imprendibile per Teseo e fa 2-2 e tutto pare finito. Niente da fare. Oliviero, entrato al 14' del secondo tempo al posto di Buono, mette dentro (43') la palla del 3-2, regalando un finale spettacolare.
Niente da fare. La Samp è un po' sulle gambe, ma è carica a mille. Il Palermo invece ha paura. Il quarto uomo segnala cinque minuti di recupero, c'è tempo. 46': Ferrari manda alto di un soffio dal limite. 47': Pondaco calcia leggermente sopra l'incrocio una punizione, sempre dal limite. 49': punizione a due in area rosanero per il rallentamento delle operazioni di rimessa in gioco, da parte del portiere Ingrassia. Pondaco calcia sulla barriera, angolo. Ma non c'è più nulla da fare. Mai come oggi, onore ai vinti. Però fa male.
Sampdoria 3
Palermo 2
Reti: 13' p.t. Regini (autogol); 16' s.t. Ferrari, 26' s.t. Ingrassia (autogol), 32' s.t. Mazzotta, 43' s.t. Oliviero.
Sampdoria: Teseo, Lamorte, Regini, Buono (14' s.t. Oliviero), Perazzo (21' s.t. Campanella), Pondaco, Mustacchio, Muratore (1' s.t. Donati), Ferrari, Soriano, Marilungo. A disposizione: Smeraldi, Patacchiola, Leto, Zamblera. Allenatore: Fulvio Pea.
Palermo: Ingrassia, Romeo, Mazzotta, Davi, Cossentino, Adamo, Corsino, Temperino, Mchdedlidze (1' s.t. Pitarresi), Misuraca, Conti (17' s.t. Costantino). A disposizione: Marziani, Sabatucci, Cappelletti, Sposito, Giovio. Allenatore: Rosario Pergolizzi.
Arbitro: Pizzi di Saronno.
Assistenti: Piovera di Seregno e Marchesi di Lodi.
Note: espulsi al 38' p.t. Regini per proteste e al 9' s.t. Adamo per doppia ammonizione; ammoniti al 18' p.t. Mchdedlidze, al 28' p.t. Adamo, al 46' p.t. Mazzotta, al 7' s.t. Pitarresi, al 10' s.t. Conti e al 44' s.t. Davi; recupero p.t. 3', s.t. 5'.
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Nella foto Pegaso, capitan Pondaco alle prese con Corsino.