Pozzi: «Samp, l
Il nuovo centravanti blucerchiato si presenta: «Cercherò di imparare dai miei compagni di reparto e di farmi trovare pronto quando ci sarà bisogno. Obbiettivi? Punto alla riconferma. Il 9? Qui pesa un tonnellata…».
«A dire il vero non ci speravo più. Siamo arrivati proprio all’ultimo giorno di mercato, è stato tutto piuttosto veloce e devo ancora rendermene conto». Più che da Empoli via Milano (dove ha firmato il suo nuovo contratto blucerchiato), Nicola Pozzi sembra sbarcato dalla Luna. Ieri, qualche ore prima della chiusura ufficiale delle trattative, il countdown e immediatamente il lancio. Diretto, rapidissimo e imprevisto. Poi, alle 17 in punto, l’atterraggio e il benvenuto sul pianeta Sampdoria. Non sembra vero, ma la prima bandierina è piantata. «Non me l’aspettavo – comincia il 23enne centravanti ex Empoli nella conferenza stampa di presentazione a Bogliasco – sono davvero strafelice e orgoglioso di avere questa opportunità. Sono un po’ frastornato, devo entrare nell’ordine di idee blucerchiate e ambientarmi. È stata una bella botta, anche se so che, per me, è l’occasione della vita».
Arrivi in prestito, con diritto di riscatto dell'intero cartellino. Perché hai scelto la Samp?
«Beh, è un squadra straordinaria, una società conosciuta ovunque, in tutto il mondo. Conoscevo Stefano Lucchini, l’anno scorso ho avuto compagno Francesco Flachi, sia loro sia tutti quelli che me ne hanno parlato come una delle piazze e delle città più belle d’Italia. La storia della Sampdoria poi non ha nulla da invidiare a nessun club italiano e approdare qui è qualcosa di speciale».
Avrai tre compagni di reparto mica da ridere…
«Giocherò con tre campioni, anzi, due campioni e un mostro. Il mostro ovviamente è Cassano. Pensare che fino a ieri potevo giocare con lui solo alla Playstation… Bellucci l’ho conosciuto l’anno scorso all’Isokinetic e sappiamo tutti che è un grande giocatore; lo stesso vale per Pazzini, che sta dimostrando quello sa fare. Sono davvero felice e non lo dico per finta. Cercherò di imparare tanto, di rubare loro tanti piccoli segreti e se ci sarà bisogno della mia mano dovrò farmi trovare pronto. Sono molto stimolato».
Che traguardo di poni per quest’anno?
«La riconferma è il mio obbiettivo. So che devo aspettare il mio turno con intelligenza e pazienza e buttarla dentro non appena sarò chiamato in causa. A fine stagione voglio avere la coscienza a posto, non voglio avere rimpianti: darò il massimo per meritarmi la Sampdoria anche nel 2010/11, sarebbe un grande orgoglio».
Tanto per iniziare hai scelto una maglia pesante…
«Il 9 l’ho sempre avuto, anche in Serie A ad Empoli e sono molto legato a questo numero. So benissimo che qui pesa una tonnellata: l’hanno indossato Vialli, Montella, grandissimi campioni. È stimolante anche per questo e non vedo l’ora di cominciare».
I tuoi compagni hanno già cominciato e anche bene.
«In queste settimane non ero convocato dall’Empoli perché sul mercato e sono riuscito a seguire la Serie A. Ho visto le due partite con Catania e Udinese e direi che la squadra ha giocato alla grande. Spero di inserirmi bene negli schemi del mister».
Per l’appunto: che attaccante è Nicola Pozzi?
«Punto molto all’apporto della squadra, non scarterò mai tre uomini da solo per poi metterla all’incrocio. Io lavoro per i compagni e in un certo senso mi aspetto che loro lavorino per me, stando dentro l’area e aspettando l’occasione giusto. Ho giocato 8 mesi al Milan con Inzaghi, con lui ho un bel rapporto, mi piace e diciamo che mi ispiro un po’ a lui. Ma adesso, ripeto, cercherò da imparare dai miei compagni qui alla Samp».
Dal punto di vista fisico come ti senti? Il brutto infortunio del dicembre 2007 è alle spalle?
«Sì e di questo non posso che esserne contento. Ringrazio il professor Martens, anch’egli un mostro nel suo lavoro, è lui che mi ha operato. Ho fatto un intervento in cui c’è stato da soffrire, so che al momento non sono ancora al massimo. L’anno scorso a Empoli ho disputato un girone di ritorno importante che mi è servito per tornare il giocatore che ero prima, ma devo ancora migliorare. In questo senso in tanti mi hanno detto di venire a Genova tranquillo, sicuri del fatto che qui potrò fare un grosso passo avanti anche dal punto di vista fisico».
Nella foto Pegaso, mister Del Neri dà il benvenuto a Nicola Pozzi.