Del Neri affronta il suo passato: «Cerchiamo la continuità»
Il tecnico friulano non svela i dubbi di formazione e si prepara a ricevere la sua ex Atalanta: «Verranno qui per giocare la gara della vita, ma noi abbiamo le carte in regola per dare seguito al successo di Udine».
Domenica pomeriggio al "Ferraris" arriva a Genova un'Atalanta bisognosa di punti per morale e, soprattutto, per muovere una classifica che con soli 17 punti lascia gli orobici al penultimo posto, in piena zona retrocessione. Un'Atalanta che Gigi Del Neri ha allenato nelle ultime due stagioni prima di arrivare la scorsa estate sulla panchina della Sampdoria. A Bergamo, l'uomo di Aquileia ha lasciato amici e affetti, come testimonia la targa-ricordo ricevuta prima della gara d'andata. Sentimenti forti dunque per il mister, sentimenti da mettere da parte al fischio d'inizio, perché i blucerchiati hanno una voglia matta di dare continuità al sorriso di domenica scorsa con una vittoria interna che latita dal 22 novembre scorso. «Al successo del "Friuli" va dato il giusto peso: tre punti meritati, arrivati al termine di una prestazione in cui ho visto quell'intensità, quella collaborazione tra i giocatori e quella forza fisica che era sempre mancata in trasferta. Ora dobbiamo continuare su questa strada anche in casa», comincia il tecnico doriano in conferenza stampa a Bogliasco.
Orobici. In casa doriana arriva l'Atalanta, il suo passato recente; ma Del Neri non si lascia condizionare dai bei ricordi che lo riportano con la mente alle due stagioni trascorse sulla panchina della Dea. «A Bergamo ho trascorso due stagioni ricche di soddisfazioni e dove ho lasciato molti amici – rivela l'allenatore blucerchiato -. In futuro, non escludo la possibilità di tornare in nerazzurro, ma ora alleno la Sampdoria e penso a come battere l'Atalanta, una squadra in crisi, ma in netta ripresa. Conoscendoli, verranno a Genova per giocare la gara della vita, ma noi abbiamo le carte in regola per dare seguito al successo ottenuto con l'Udinese».
Cassano. Inevitabile non parlare di Antonio Cassano. A chi gli chiede se verrà convocato per la gara di domenica, il tecnico risponde: «Non lo convocherò, a prescindere dalle condizioni fisiche del giocatore, che attualmente lo costringono ad allenarsi a parte. Spero di non dover tornare più su un discorso trito e ritrito. Si tratta esclusivamente di una scelta tecnico-tattica e in questo momento la coppia composta da Pozzi e Pazzini mi dà ampie garanzie in avanti. Sono due prime punte atipiche, entrambi si muovono molto e a Udine lo hanno fatto bene. Quindi, al momento, non intendo cambiare: Cassano verrà convocato quando lo riterrò opportuno».
Dubbi. Sulla formazione che affronterà l'undici allenato da Bortolo Mutti, il tecnico friulano non si sbottona più di tanto. «In difesa, Zauri ha giocato un'ottima ripresa a Udine e potrebbe essere confermato – conclude mister Del Neri -. Per il resto, mi tengo i miei dubbi sino all'ultimo: Poli e Tissone al momento mi forniscono entrambi ampie garanzie, ma tengo conto del fatto che Poli ha tirato sempre la carretta sino ad oggi». Un po' di pretattica, del resto, non guasta mai.
Nella foto Pegaso, mister Del Neri in panchina a Bogliasco col preparatore atletico De Bellis.