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La parola al capitano: «Ora cerchiamo la continuità»

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La parola al capitano: «Ora cerchiamo la continuità»

Felice per il gol (dedicato a Giovanna Romanato), ancora di più per il risultato positivo ottenuto dalla squadra, Angelo Palombo si presenta col sorriso: «Volevamo dimostrare di essere tornati quelli d'inizio stagione».

31_palombo-guarenteQuando ha lasciato partire quella bomba che s’è infilata nell’angolino alla destra di Consigli, la gioia di capitan Palombo deve essere stata immensa: un’esultanza liberatoria la sua quella sotto la tribuna del "Ferraris", un’esultanza quasi rabbiosa. «Ci tenevamo a vincere, perché dopo il successo di Udine, volevamo dimostrare di essere tornati quelli d’inizio stagione – afferma Angelo, senza fare troppi giri di parole -. Poi a me non capita spesso di fare gol, allora mi sono lasciato andare. Dedico questo gol a Giovanna Romanato: una ragazza straordinaria, costretta a vivere in un polmone d'acciaio a causa di una malattia. Sono andato da lei qualche settimana fa e le avevo promesso una rete: sono felice di essere riuscito a mantenere la promessa».

Gruppo. Dopo il raddoppio firmato da Pazzini, tutti di corsa ad abbracciare Semioli, autore dell’assist vincente. «Se non sbaglio, capita spesso di festeggiare i gol dei compagni abbracciandoci tutti insieme – prosegue il capitano, che fuga ogni tipo d’interpretazione tendenziosa -. L’abbraccio non ha alcun significato particolare, se non quello di festeggiare un gol importante e una bella giocata, quella di Franco, fatta da un compagno che nella prima parte di stagione non ha potuto dare il proprio contributo a causa dell’infortunio che lo ha tenuto a lungo fermo. Il nostro spogliatoio è sempre stato unito e anche contro l’Atalanta ne abbiamo dato ulteriore dimostrazione, se ancora ce ne fosse stato bisogno».

Fantantonio. Inevitabile non parlare di Cassano, che in mattina ha scelto di restare a Genova, alla Sampdoria, scartando l’ipotesi, prospettata dal suo procuratore, di chiudere la stagione in prestito alla Fiorentina. «Ero certo che Antonio sarebbe rimasto con noi – puntualizza Palombo -. Sono contento che per prendere una decisione tanto importante si sia confrontanto con noi compagni. Dispiace soltanto che alcuni giornalisti abbiano riportato in passato notizie prive di ogni fondamento, come quelle che raccontavano di presunti scontri fra il sottoscritto e Antonio».

Siena. Domenica si va a Siena. Gara alla portata dei blucerchiati, che hanno l’opportunità di allungare la striscia di risultati utili consecutivi. «Andremo a Siena per cercare di ottenere un risultato positivo, per dare continuità ai due successi consecutivi ottenuti, ma consapevoli che non sarà facile – conclude il capitano della Sampdoria -. Il Siena è un avversario temibile, che nell’ultimo periodo ha creato grattacapi a squadra come Inter, Milan e proprio nell’ultimo turno anche alla Roma».

Nella foto Pegaso, capitan Palombo impegnato in un duello con l'atalantino Guarente.

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