Lucchini: «Io attaccante? L’ho fatto ma lasciatemi dietro»
In vista di Parma, il centrale di Codogno si fa da parte per una maglia da centravanti: «Non credo che il mister abbia questa soluzione in mente. Ci aspetta una partita difficile, ma non abbiamo paura di nessuno».
«Portiere a parte, a Empoli ho un po’ fatto tutti i ruoli quindi anche il centravanti. In attacco ci ho giocato ma sempre nei minuti finali delle partite quando magari c’era da recuperare. Non credo che il mister abbia questa soluzione in mente per domenica: lasciatemi in difesa…». Sorride Stefano Lucchini. Il clima sereno di Bogliasco, d’altronde, lo permette. Anche se a Parma si andrà senza Pozzi e senza Pazzini. «Ci aspetta una partita difficile – continua il centrale di Codogno -, non solo perché non avremo le punte ma perché troveremo di fronte una squadra che non sta attraversando un momento facile. Sicuramente, davanti al proprio pubblico, avranno più stimoli e vorranno riconquistare i tre punti per raggiungere al più presto la salvezza».
Divertirsi. Nervi distesi e voglia di regalare e regalarsi qualcosa d’importante: la forza della Sampdoria al "Tardini" e nel prosieguo di stagione deve essere questa. «Noi stiamo bene – ammette Lucchini -; di positivo c’è che in un momento difficile siamo rimasti compatti, uniti e tutti insieme ne siamo venuti fuori. E i risultati adesso ci stanno dando ragione. In questi giorni ho sentito l’allenatore del Palermo che ha detto: "Adesso siamo salvi, ci possiamo divertire". Ecco, possiamo farlo anche noi, visto che abbiamo i loro punti».
Senza paura. Dal canto loro, i crociati di Guidolin sembrano una squadra lontana anni luce da quella ammirata a Marassi lo scorso ottobre: non vincono dal 13 dicembre e, ormai, non possono più permettersi passi falsi. «Il Parma all’andata ci diede parecchio filo da torcere, ha un potenziale offensivo notevole e se guardiamo tutti gli altri reparti non sono certo da meno. Dietro, ad esempio, c’è Zaccardo che è un Campione del Mondo, a centrocampo hanno giocatori nel giro della Nazionale come Galloppa. È una squadra da rispettare – conclude Stefano -; noi però non dobbiamo aver paura di nessuno: dobbiamo affrontarla come abbiamo affrontato l’Inter prima della classe, rispondendo colpo su colpo e facendo la nostra partita».
Nella foto Pegaso, Lucchini rincorso da Pandev sabato scorso a San Siro.