Guberti e l’effetto-sorpresa: «Il gol? Un’emozione unica»
L’esterno sardo festeggia il successo sulla Lazio e svela un retroscena sul suo primo centro in blucerchiato da dedicare al massaggiatore: «Una mossa a sorpresa: il passaggio di Angelo non me l’aspettavo neppure io».
«Il gol? Un’emozione unica». Andateglielo a dire, ai signori Guberti, che gioie del genere la pallamano non le può regalare… Con tutto il rispetto per lo sport che mamma e papà volevano che Stefano praticasse, segnare il primo gol blucerchiato, in un match tanto delicato, di fronte a venticinquemila persone, ha un sapore davvero ineguagliabile. Minuto 28 del primo tempo, Sampdoria sotto di un gol, punizione dalla sinistra. In area biancoceleste si sgomita che è un piacere, ma, dal destro di capitan Palombo, il pallone giunge al limite della stessa, dove Stefano Guberti è appostato solo soletto. Lui ha tutto il tempo per controllare, prendere la mira e trafiggere con una sassata l’incolpevole Muslera.
Sorpresa. «Segnare è stata un’emozione speciale – comincia l’esterno sinistro sardo nella zona-mista del "Ferraris" -. Soprattutto perché si è trattata di una vera e propria mossa a sorpresa. Non è stata una cosa pensata o uno schema provato in allenamento: il passaggio di Angelo non me l’aspettavo neppure io. I difensori laziali sono venuti in ritardo a chiudere su di me, io ho tirato ed è andata bene».
Soddisfazione. Contando qualche noia fisica patita in settimana, bene è andata per davvero. Scontato allora, in occasioni simili, scovare un destinatario a cui dedicare l’odierna perla del momentaneo 1-1 e una prestazione da incorniciare, tutta dribbling e imprevedibilità. «La dedica va a tante persone – continua il numero 18 -; vorrei però più di tutti ringraziare il mio massaggiatore, perché in settimana ho avuto un problema all’adduttore e mi sono allenato solo venerdì. Sono davvero soddisfatto: prima di venire a Genova, giocavo poco e non stavo benissimo fisicamente, ora, giocando partita dopo partita, sto recuperando la condizione ottimale».
Bravi. Battuta d’arresto di Parma a parte, di pari passo con Guberti, anche la Sampdoria sta andando a mille. «Oggi sono contento più per il risultato che per la mia prova personale. Se la Lazio non avesse segnato nei primi minuti, credo avremmo fatto ancora meglio. Secondo me, in realtà, eravamo partiti bene, poi dopo lo svantaggio abbiamo avuto qualche minuto di difficoltà, forse dovuto alla paura di prendere il secondo. Dopo ci siamo ripresi alla grande, abbiamo cominciato ad attaccare e siamo stati bravi a ribaltare il risultato. Cassano? Il recupero di Antonio è fondamentale – conclude Stefano parlando del ritorno in campo del compagno -, in queste ultime partite che mancano di qui alla fine del campionato ci può far fare la differenza».
Nella foto Pegaso, goleador di giornata a contatto: Stefano Guberti si difende da Sergio Floccari.