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Del Neri: «Niente assilli: diamo tutto e giochiamocela»

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Del Neri: «Niente assilli: diamo tutto e giochiamocela»

In vista di domenica, il mister fa il punto: «Guardiamo partita dopo partita. Il Bologna è squadra dura, ma non cambieremo atteggiamento. Il rinnovo? Siamo sulla via giusta per poter continuare a lavorare insieme».

12_delneriSabato 24 ottobre 2009. Quattro gol in venticinque minuti. Estetica e concretezza. Calcio-champagne, tifosi in visibilio, titoloni sui giornali: quel primo tempo di Sampdoria-Bologna, nell’immaginario collettivo, va in archivio come la miglior prestazione blucerchiata degli ultimi anni. «Altroché – scherza mister Gigi Del Neri a distanza di un girone e all’antivigilia della sfida del “Dall’Ara” – è stata la partita peggiore. Avevamo fatto una buona gara come concetto, poi, da quel secondo tempo in poi, siamo andati nel pallone e siamo ricaduti con una schienata importante, finita, bontà sua, due mesi fa a Udine. Contro il Bologna era stata la partita della svolta di quella parte di campionato».

Un girone fa, sembra una vita fa. Cosa è cambiato nella Samp?
«Rispetto all’andata è cambiato il modo in cui abbiamo fatto i punti: ora abbiamo battuto la Fiorentina e Lazio, pareggiato con l’Inter. E poi c’è maggiore consapevolezza: la classifica ottimale ci dà una tranquillità diversa, una serenità sul campo differente rispetto a quella che poteva esserci nella prima parte di stagione. Speriamo che il motivo del calo sia stato quello di pensare troppo in grande. Adesso dobbiamo pensare di giocarcela domenica dopo domenica, senza ripetere l’errore dell’andata».

Anche il Bologna sembra decisamente più tranquillo. Che ne pensa?
«A dire il vero, loro devono lottare ancora per far punti. Se loro son tranquilli figurati noi. La Sampdoria oggi è senza patemi, possiamo dire che la salvezza la abbiamo acquisita e il nostro intento è uno solo: buttare sul campo tutto, tutte le energie che abbiamo, con velocità e concentrazione. Di sicuro è meglio giocare così che con l’assillo del risultato».

Di risultati positivi i rossoblù ne hanno raccolti tanti, soprattutto negli ultimi tempi. Che sensazione fa ritrovarli secondi a pari punti con voi nella speciale classifica del ritorno?
«Si tratta di tranci di campionato, sei, sette partite che significano poco. Significa magari che si è trovata un’emotività giusta per produrre calcio e fare punti. Il Bologna, in questo momento, sta facendo bene. È cambiato parecchio poi: sono arrivati due ottimi esterni come Buscé e Modesto, hanno recuperato Zalayeta, un attaccante molto motivato che ci mette sempre un impegno ottimale. Sono una squadra dura, di corsa e intensità, con gente forte fisicamente come Guana e Mudingayi, una formazione che ha le doti per affrontare al meglio la partita di domenica».

E poi c’è Adailton in grande spolvero. Qualche precauzione particolare?
«La tattica particolare della Sampdoria è quella di giocare al massimo. Abbiamo visto in settimana dove fare maggiore attenzione. Rispettiamo tutti, ma noi non cambieremo atteggiamento. Ci vorrà grande attenzione su Adailton, l’ago della bilancia di questo Bologna, un po’ come abbiamo fatto con Zarate domenica scorsa. Ma con questo non significa che cambieremo qualcosa: io voglio solo una squadra concentrata e che faccia il suo dovere».

Squadra confermata in blocco rispetto alla Lazio?
«Vediamo come stanno tutti, ma direi che abbiamo trovato quadratura importante. Cassano? Antonio viene in panchina, non so se giocherà zero, 10 o 20 minuti. Posso dire che sta lavorando meglio, però è fisiologico che dopo 50-60 giorni di stop si paghi dazio. I tempi sono giusti per darci una mano vera nel prosieguo di stagione, il suo rientro in gruppo è un fattore importante: Cassano può essere giocatore determinante in qualsiasi momento della partita».

Determinante anche per portarvi in Europa?
«La classifica la guardiamo poco. Se vinci è sempre buona, noi guardiamo il nostro rendimento, guardiamo dove possiamo migliorare, magari cercando di raggiungere un obbiettivo impensabile all’inizio dell’anno. Ora però pensiamo al Bologna, poi non so nemmeno che squadra affronteremo domenica l’altra».

A cosa farà l’anno prossimo Gigi Del Neri ci pensa?
«Abbiamo iniziato a parlare con la società e credo ci sia la volontà di poter continuare da entrambe le parti, perché è da due parti che si decide se proseguire o meno un rapporto. Sino ad oggi abbiamo fatto molto bene e penso che non ci siano soluzioni non risolvibili. Siamo sulla via giusta per poter continuare a lavorare insieme».

Nella foto Pegaso, mister Del Neri in compagnia del presidente Riccardo Garrone.

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