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Gastaldello: «Dispiace, un successo ci avrebbe dato slancio»

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Gastaldello: «Dispiace, un successo ci avrebbe dato slancio»

Pomeriggio agrodolce per il numero 28 che non riesce a festeggiare il terzo gol stagionale: «La nostra difesa si muove bene per mettere gli attaccanti in fuorigioco, ma se poi la domenica non te li fischiano…».

14_gastaldello-adailtonTanti gol quanti Fantantonio. Se glielo avessero detto che a dieci partite dal termine sarebbe stato a pari con Antonio Cassano in classifica marcatori, Daniele Gastaldello mai e poi mai ci avrebbe creduto. E invece, eccolo lì a quota 3. Catania, Siena, Bologna le sue vittime. Record di gol personali in carriera in una sola stagione eguagliato nel giorno della duecentesima da professionista, una settimana dopo il prolungamento del contratto con la società e la centesima in blucerchiato.

Agrodolce. Eppure, il numero 28 della Sampdoria non sembra avere troppa voglia di festeggiare. «Per come si era messa dispiace – comincia in tono agrodolce nel post-partita del "Dall’Ara" -. Segnare il gol della vittoria a cinque minuti dalla fine, su un campo difficile, contro una squadra tosta e in forma come il Bologna sarebbe stato fantastico. Sarebbe stato un successo molto importante che ci avrebbe dato slancio in ogni senso, nel morale e nella classifica. Purtroppo è arrivato quel pareggio, bisogna prendere atto del risultato e continuare come abbiamo sempre fatto».

Dispiace. Quel pareggio, ecco. Parliamone. «Sul gol loro ho provato a parlare con l’arbitro, perché il guardalinee non diceva niente. Peruzzo ha detto che secondo loro Succi era in posizione passiva: a me non sembra proprio, Succi è scivolato verso la palla; se fosse stato passivo si sarebbe fermato. Noi abbiamo protestato solamente per quello, perché sapevamo che Raggi era in gioco. Dispiace – prosegue Gasta – perché questa è la terza domenica che prendiamo gol su fuorigioco; dispiace soprattutto a noi difensori perché ci impegniamo molto durante la settimana su queste cose e non vediamo ripagato il nostro lavoro. La nostra difesa si muove bene per mettere gli attaccanti in fuorigioco, ma se poi la domenica non te li fischiano…».

Rabbia. «Non voglio pensare male – conclude il centrale di Campodarsego nel suo ragionamento a caldo -, non penso affatto alla malafede. Gli arbitri e i guardalinee sono persone normali che possono sbagliare come sbagliamo noi giocatori, però devo dire che se ci sono delle regole bisogna metterle in pratica. Quella di oggi era un’azione limpidissima, il giocatore era chiaramente attivo e lo si vedeva benissimo. Per questo motivo la nostra  rabbia è tanta: so che non è facile per un guardalinee decidere, ma se ci sono delle regole, queste vanno rispettate».

Nella foto Pegaso, Gastaldello interviene in spaccata su Adailton.

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