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Mannini gioisce: «Sono felice di aver dato una mano»

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Mannini gioisce: «Sono felice di aver dato una mano»

Dopo un periodo d’appannamento, l’esterno viareggino non nasconde la propria soddisfazione per essere entrato bene in partita: «Sono tornato a stare bene. È sempre bello vincere contro la Juventus».

21_mannini-legrottaglieCi sono momenti, nella vita di tutti e anche in quella di un calciatore, che ti sembra di toccare il cielo con un dito. Ti riesce tutto: gol da cineteca, assist al bacio e galoppate di cinquanta metri palla al piede che neanche Jim Carrey in versione Dio. Poi, puff, ad un tratto tutto svanisce. Qualcosa si inceppa, appannamento: le gambe sembrano farsi pesanti, via la lucidità, via la verve dei giorni migliori. Persino gli arbitri ci si mettono di mezzo nell’affossarti, ammonendoti per simulazione dopo che ti sei conquistato un rigore sacrosanto. Poi, come d’incanto, nel calcio come nella vita, la luce si riaccende in una zuppa nottata d’inizio primavera. Chiedetelo a Daniele Mannini, uno che il film di cui sopra lo ha girato da protagonista. «Una bella serata, davvero», dice soddisfatto.

Nella ripresa, sei entrato bene in partita e hai dato il tuo contributo, sfiorando persino il gol del raddoppio. Contento?
«Sono contento per la prestazione mia e della squadra e per il risultato. Vero, su di me Chimenti ha fatto una gran bella parata, ma pazienza. L’importante è che, dopo un periodo un po’ così, sono tornato a star bene e finalmente sono riuscito a dare una mano a questa squadra».

Una lodevole dimostrazione di umiltà, la tua. Sei più sollevato ora?
«Sì, certo. Come potrei non esserlo? Sono felice al pari dei miei compagni. C’è grande emozione per aver battuto la Juventus: è sempre bello vincere partite del genere. Il fatto che il successo sia arrivato di misura e soffrendo il giusto ci tempra nello spirito e nel carattere per questo finale di stagione in cui abbiamo ancora tanta strada e tanti punti da fare».

Sorpasso ai bianconeri e quarto posto. Il 5-1 dell’andata resta un ricordo?
«All’andata non fu una partita bellissima e ce lo ricordiamo tutti. Ora siamo contenti di averla in qualche modo vendicata e ci godiamo questa vittoria fino a domani. Mercoledì ci aspetta un’altra gara molto difficile».

Quarto posto, sorpasso alla Juve. Sul prosieguo di campionato non ti sbottoni come al solito?
«No, in effetti non sono un tipo che si sbilancia e si lascia andare a dichiarazione roboanti. L’ho fatto una volta, in sala stampa a Siena, e ho sbagliato. Anzi, colgo l’occasione per scusarmi di quelle parole nei confronti dei giornalisti. Sbagliamo tutti, ho sbagliato anche io: chiamiamolo errore di gioventù».

Riproviamo: Bari crocevia dei sogni Champions?
«Aspettiamo la fine per parlare. Quella di questa sera era una partita fondamentale, erano tre punti fondamentali. Ora sono 47. Ripeto: di punti ce ne sono ancora parecchi da fare per raggiungere un obbiettivo importante. La consapevolezza e la speranza per riuscirci le abbiamo sempre avute».

Nella foto Pegaso, Daniele Mannini ostacola lo stacco di Nicola Legrottaglie.

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