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Del Neri attende il Cagliari: «Mi aspetto una reazione»

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Del Neri attende il Cagliari: «Mi aspetto una reazione»

Il tecnico doriano analizza la sconfitta patita a Bari e rivolge l'attenzione alla sfida con i sardi, prossimi avversari domenica a Marassi: «Una gara tra due squadre che hanno voglia di riscatto».

26_delneriGigi Del Neri non è tipo da adagiarsi sugli allori quando la squadra vince, giocando bene come contro la Juventus, né tanto meno si lascia prendere dallo sconforto dopo una serata storta come quella di Bari che poteva essere una ghiotta occasione per mantere la quarta posizione in classifica. «A Bari la squadra ha fatto anche bene per quello che poteva fare, purtroppo alla fine è arrivata una sconfitta che però cambia poco le cose in classifica, piuttosto un risultato utile ci avrebbe fatto allungare la striscia positiva, ma speriamo di riprendere già col Cagliari il cammino interrotto in Puglia», spiega l'allenatore doriano, tornando con la mente alla sconfitta patita al "San Nicola" contro l'undici allenato dall'ex doriano Ventura.

Mister, a Marassi la marcia della Sampdoria è trionfale. Fuori casa, invece, il cammino continua ad essere altalenante. Secondo lei come mai la squadra risente così tanto del fattore campo?
«Non sono d'accordo con questo tipo di analisi: quattro vittorie esterne non sono poche e credo che nelle ultime giornate la squadra abbia offerto prestazioni positive: la sconfitta di Bari per quello che s'è visto in campo ci può anche stare, piuttosto sono i risultati di Parma e Bologna che sono maturati in maniera strana e questo dispiace».

Anche le altre squadre in trasferta però non stanno correndo molto più di voi…
«Questo campionato è davvero anomalo: tutte le squadre, chi prima chi dopo, hanno subito un momento d'appannamento. La differenza sostanziale però sta nel fatto che le squadre che sono vicino a noi in classifica sono tutte compagini costruite per ambire a questo tipo di obiettivi: la Sampdoria invece è una squadra che attualmente si trova con merito in questa posizione, ma che ad inizio stagione non pensava minimamente di poter competere per traguardi così prestigiosi».

Domenica a Marassi arriva il Cagliari: che squadra si aspetta?
«La formazione sarda sta attraversando un periodo negativo, come quello che abbiamo attraversato noi alla fine del girone d'andata. In questo torneo però non c'è squadra che non abbia accusato un calo di rendimento e quindi non c'è di che meravigliarsi. Il Cagliari resta una squadra da affrontare con massimo rispetto ed attenzione, perché ha dimostrato nel corso del campionato di possedere valori importanti. Loro si presenteranno a Genova per tentare d'invertire il trend negativo delle ultime settimane, ma noi anche abbiamo voglia di riscatto e dalla mia squadra mi aspetto una grande reazione».

Scederete in campo per la terza volta nel giro di una settimana: quanto potrà incidere la stanchezza fisica?
«Questa gara arriva presto, però questo vale anche per i nostri avversari. Per fortuna, dopo questa partita si giocherà domenica dopo domenica. Rientrerà Lucchini, che ha scontato il turno di squalifica e anche Cacciatore dovrebbe rientrare in gruppo. Semioli a Bari ha avuto modo di rifiatare, così come Poli che è entrato nella ripresa e Guberti che ha giocato poco più di un tempo. La squadra bene: speriamo di riuscire a fare una prestazione intensa e che possa arrivare un risultato positivo, che ci darebbe lo slancio giusto per affrontare il finale di stagione».

Cassano è rientrato in anticipo per sostituire l'infortunato Pozzi ed è sceso in campo in due gare ravvicinate con Juve e Bari. Come sta?
«Antonio sta reagendo bene dal punto di vista fisico: si allena bene e le sue prestazioni sul campo sono confortanti. A mio avviso, ha giocato meglio con la Juve che a Bari, dove forse l'emozione per il ritorno nella sua città e contro la squadra che lo ha lanciato ha finito per condizionarlo. Col Bari ha giocato più decentrato a sinistra: in un posizione più da rifinitore che da finalizzatore, ruolo dove invece a mio avviso può essere più incisivo e potrà ottimizzare al massimo le sue energie».  

Il calendario vi ha riservato nelle ultime due giornate gli scontri diretti con Palermo e Napoli. Può essere un vantaggio?
«L'importante sarà arrivare a quei due confronti restando nel gruppo delle squadre che possono ambire ad un traguardo importante. Di sicuro, il fatto di poter giocare due sfide così importanti su campi che potrebbero essere asciutti e in condizioni migliori di quelle attuali, può esaltare il nostro potenziale. L'importante però è giocare domenica dopo domenica, cercando di ottenere il massimo, senza assilli ma consapevoli delle nostre capacità. Alla fine vedremo dove saremo stati capaci di arrivare».

Nella foto Pegaso, mister Del Neri mentre dirige una sessione d'allenamento al "Mugnaini" di Bogliasco.

Cassano sta reagendo bene in partita: si allena e per fortuna sta giocando bene. Ha giocato meglio con la Juventus che a Bari, dove forse l'emozione per il ritorno nella sua città e contro la squadra che lo ha lanciato lo ha un po' condizionato. Però d'ora in poi giocherà più al centro, vicino a Pazzini e potrebbe anche spendere meno energie.

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