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Del Neri è sicuro: «Col Chievo ci vorrà la miglior Samp»

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Del Neri è sicuro: «Col Chievo ci vorrà la miglior Samp»

Il tecnico friulano s'appresta ad affrontare il suo passato e, fra infortuni, diffide e derby alle porte, assicura: «Il mio futuro qui alla Sampdoria non dipenderà da una a partita».

23_delneriSabato pomeriggio la Sampdoria scenderà in campo al "Bentegodi" per affrontare il Chievo Verona, formazione che Gigi Del Neri ha allenato per ben cinque stagioni, contribuendo a creare il cosiddetto "Miracolo". «Sono stato fortunato a vivere quell'esperienza, perché sono coincisi i tempi di conoscenza fra me e Chievo calcistica – rivela l'attuale tecnico doriano -. Sono situazioni che difficilmente s'innescano nel calcio: fortunato chi riesce a trovarsi nel posto giusto al momento giusto e per me è stato così. Quella tra me e il Chievo è stata una storia vissuta intensamente e non nascondo che è sempre un piacere ritrovare il presidente Campedelli, il d.s. Sartori e tanti altri vecchi amici, anche se di quel Chievo è rimasto ormai ben poco».

La Sampdoria si presenterà a Verona con diversi giocatori non al meglio, parecchi diffidati e il derby alle porte. Fattori che vi condizioneranno?
«Vediamo chi riusciremo a recuperare, spero tutti. Il derby è fondamentale affrontarlo al massimo delle nostre potenzialità, ma prima c'è il Chievo. Abbiamo diversi diffidati, ma Gastaldello è quello più a rischio d'incappare in un'ammonizione, quindi potrei pensare a qualche alternativa. Ad ogni modo, chi scenderà in campo sabato dovrà pensare solo ad ottenere il massimo da quella sfida e non pensare al derby, a quello incominceremo a ragionarci sopra da martedì».

Quanto potrà essere importante il rush finale per raggiungere un obiettivo prestigioso?
«A parte la gara interna col Livorno, abbiamo tutti scontri diretti e due sfide con Milan e Roma, squadre ancora in lotta per il titolo. Saranno sfide secche: non si può fare tabelle, programmi, bisogna vedere cosa saremo capaci di fare partita dopo partita. La squadra per rimenere questi livelli ha speso molto, quindi dovremo vedere quante energie avremo alla fine. Possiamo dire la nostra, perché abbiamo dimostrato di poter combattere con tutti, ad eccezione di alcuni episodi. Vediamo se riusciremo a fare un'impresa: punti in classifica ne mancano parecchi, ma tutto quello che avremo lo daremo sul campo».

Alla luce delle prossime sfide, teme cali di tensione?
«Il Chievo ha 38 punti e ha fatto un campionato d'eccellenza, per quello che erano i programmi dei veronesi. Sarà una gara difficie: non credo che ci saranno cali di tensioni. Bisogna combattere, per novanta minuti, all'arma bianca, senza mai mollare e questo la squadra lo sa bene. Gli ultimi risultati non sono stati positivi, ma la squadra fino ad oggi ha speso molte energie, quindi giocare tre gare nel giro di una settimana può aver inciso un po' sul rendimento fisico».

Nelle ultime due gare, la Samp è passata in vantaggio per prima, ma non è riuscita a chiudere la gara. Crede che sia un vostro difetto?
«È un momento così, però arriviamo sempre davanti alla porta, riusciamo a produrre diverse palle-gol e abbiamo giocatori di qualità, che possono andare in rete in qualsiasi momento della partita. Il gol è la fase finale di ciò che una squadra crea nel corso di una gara e da questo punto di vista, la squadra mi ha fornito risposte incoraggianti».

A questo punto della stagione, quanto è importante avere ricambi di qualità?
«Tutti sono importanti, a mio avviso. Noi abbiamo giocatori come Tissone, Accardi, Padalino e Franceschini che hanno dimostrato nel corso della stagione di poter dare un contributo importante alla squadra, senza dimenticare i giovani attaccanti che possono portare freschezza ed entusiasmo, come a Parma o in casa con la Juve».

Quanto assomiglia questa Sampdoria al suo Chievo?
«Il mio Chievo è irripetibile, non c'è nessuna squadra che possa assomigliare a quel Chievo, che ha prodotto il miglior calcio degli ultimi vent'anni. A me non interessa che la Sampdoria assomigli a quel Chievo, ma che come quella squadra sia propositiva e cerchi sempre il risultato attraverso il gioco».

Sabato pomeriggio, invece, che avversario si aspetta? Ha studiato i gialloblù di Di Carlo?
«Mi aspetto una squadra grintosa, che in casa fa molto bene. Pellissier è un grande attaccante, hanno trovato questo De Paula, che avevo già fatto esordire in un Piacenza-Chievo di Coppa Italia e che dopo un lungo infortunio ora sta facendo molto bene. Il Chievo è una squadra che lavora e sta ottenendo buoni risultati: ci vorrà una Sampdoria concentrata e attenta per reggere il confronto».

Pensa di cambiare qualcosa a livello tattico?
«Ci può stare di cambiare qualcosa tatticamente: Guberti ha già giocato a Siena da solo dietro la punta centrale. Questa è un'opzione che si può riproporre per dare più profondità centrale alla squadra. Sono tranquillo perché c'è disponibilità da parte di tutti a fare qualche modifica e questo è già importante. L'unica certezza che posso dare è la difesa, che rimarrà sempre a quattro».

Guardando invece al futuro, sono stati fatti passi in avanti per la sua permanenza in blucerchiato?
«Per adesso siamo nella stessa situazione che voi conoscete: con la Società stiamo parlando. Credo che una partita. seppur importante, non determina se Del Neri è bravo o scarso. In questo momento abbiamo partite importanti, ma che non determineranno il mio futuro con la Sampdoria».

Nella foto Pegaso, Gigi Del Neri mentre dirige l'allenamento al "Gloriano Mugnaini" di Bogliasco.

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