Pazzini ha le idee chiare: «A Verona con la voglia di vincere»

Il Pazzo si augura di recuperare in tempo per il Chievo: «Sto meglio, valuteremo in questi due giorni. Il "Bentegodi" mi ricorda il primo gol blucerchiato in A: speriamo di celebrarlo con un altro».

«I bambini si fermano alla foto e all’autografo, alla Champions non ci pensano». Tra una firma e l’altra e la consegna di uova blucerchiata, Giampaolo Pazzini trova il tempo per fare due battute ma di Europa non ne vuole sentire parlare. «I più piccini pensano ad altro ed è normale – sorride il centravanti blucerchiato -. Quello del "Gaslini" è un appuntamento a cui non possiamo mancare, veniamo tutti gli anni e lo facciamo sempre con estremo piacere. Cercare di portare attimi di serenità a questi bambini e queste famiglie è un qualcosa di speciale per tutti noi».

Vincere. Speciale è anche il momento della Sampdoria, in piena corsa per un posto a dodici stellette e in procinto di giocarsi a Verona una delle ultime sette finali di questo campionato. «A questo punto della stagione, tutte le partite diventano importanti sia che l’avversario si chiami Chievo sia che si chiami con un altro nome. Di sicuro – continua il Pazzo – la partita col Cagliari ci ha lasciato un po’ d’amaro in bocca e adesso abbiamo voglia di vincere».

Bentegodi. Vincere magari con tanto di ritorno al gol. Innanzitutto però bisogna riprendersi dagli acciacchi e recuperare in tempo. «Sto meglio, valuteremo in questi due giorni, ma sto meglio», ammette Giampaolo lasciando trasparire un lieve ottimismo. Il "Bentegodi", del resto, è lo stadio che al numero 10 del Doria rievoca un ricordo particolare. «In quello stadio ho segnato per la prima volta in Serie A con questa maglia. Fu un bel gol che ha dato inizio a una splendida avventura. Speriamo – conclude – di tornare a Verona e celebrare quel gol magari segnandone un altro…».

Nella foto Pegaso, Giampaolo Pazzini ieri all'Istituto Giannina Gaslini.