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Del Neri e la stracittadina: «Sarà una doppia finale»

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Del Neri e la stracittadina: «Sarà una doppia finale»

Il tecnico blucerchiato ci crede: «Il derby è una partita importante per tanti fattori e potrebbe darci una spinta importante in proiezione quarto posto: a questo punto dobbiamo tentarci».

09_delneriSette partite, sette finali. Il refrain è sempre lo stesso, con la sottile differenza dell’assottigliarsi delle sfide che ci separano dall’epilogo di questo campionato. La Sampdoria si prepara ad affrontare il derby di domenica sera senza rinunciare alle prerogative che hanno segnato il suo cammino sino ad oggi. E il suo condottiero, Gigi Del Neri, ha le idee chiare in vista di una partita che – per tanti motivi – può davvero valere una stagione. «Ogni partita ha storia a sé, lo sappiamo – comincia il tecnico blucerchiato di fronte a telecamere e taccuini nella sala stampa bogliaschina del "Gloriano Mugnaini" -. Ma quella di domenica sera sarà una finale particolare, dalla doppia faccia. Primo perché ci permetterebbe di far contenti il nostro ambiente e i nostri tifosi e, nel contempo, perché potremmo mettere una bella pietra per raggiungere un risultato fantastico. Ecco perché sarà una doppia finale».

Finale da affrontare in modo particolare?
«Abbiamo lavorato bene, abbiamo preparato la partita con cura e attenzione, come facciamo sempre del resto. Noi pensiamo al derby come siamo abituati a pensare le altre partite. Questa settimana l’abbiamo vissuta con serenità e attenzione e con quell’impegno giusto che ci dimostra grande sicurezza in noi stessi. Di sicuro c’è stata più emozionalità dall’esterno perché la gente ci continua a ricordare che la partita è importante, ma noi la affronteremo con il solito atteggiamento».

La vostra mentalità è stata foriera di frutti importanti…
«Lo ripeto: quello che abbiamo fatto è dato dall’atteggiamento che abbiamo messo in campo, dallo sforzo prodotto dai nostri giocatori; giocatori di una squadra creata per un altro obbiettivo rispetto alle nostre dirette avversarie di oggi. Rispetto a loro abbiamo avuto una spesa energetica alta e se, in questo sforzo, non abbiamo avuto infortunati non devo ringraziare la fortuna: devo dire grazie soltanto al preparatore atletico e allo staff intero. I nostri ritmi e la nostra mentalità sono un dato di merito del nostro lavoro».

Dove può portarvi l’evidente bontà del vostro operato?
«Sono fiducioso per il futuro. Abbiamo l’opportunità di combattere alla pari con squadre abituate a giocarsi traguardi importanti che lottano per i primi quattro posti “europei” e di poter raggiungere il poker. Parlo di poker e dobbiamo andare a prenderlo. Senza pressioni o patemi, a questo punto dobbiamo tentarci: la Samp è in forma psicofisica per affrontare al meglio questo rush finale».

Tornando al derby, cancellare e vendicare l’andata. Questo l’obbiettivo?
«Dell’andata c’è poco da salvare. Guardo poche volte dietro, non mi serve. C’è voglia di vendicare l’andata, è una cosa logica questa; vendicarla giocando la partita. Giocarla con intensità, attenzione, velocità e grande temperamento: sono queste le chiavi per darci la forza per combattere 100 minuti».

Rispetto a quella partita, sarà una Sampdoria diversa.
«Significa che la società ha operato bene a gennaio. Nessuno all’epoca ha parlato di nostri giocatori importanti fuori. Parlo ad esempio di uno come Semioli. Rispetto all’andata abbiamo in più Guberti e Storari. Diciamo che sono cambiati alcuni interpreti ma non la mentalità di gioco».

Chi sarà per lei l’uomo derby?
«Non mi interessa l’uomo-derby. Io punto sulla squadra, non voglio giocare uno contro undici. Loro sono solidi, compatti, hanno giocatori importanti, basti pensare che all’andata lasciarono fuori gente come Crespo e Floccari. Il Genoa ha sempre esaltato la squadra. E io voglio esaltare la Sampdoria con i giocatori che mettono le proprie qualità al servizio del gruppo. Poi, di sicuro, Cassano e Pazzini hanno più possibilità di fare gol di Storari…».

Che avversario si aspetta di trovare?
«Penso di trovare un Genoa in piena forma, al massimo delle sue potenzialità. Hanno giocatori di lignaggio, un allenatore di spessore, sanno tenere ritmi alti e non è vero che non hanno punte, Sculli a Modena giocava centravanti. Sono una formazione molto aggressiva, squadra che farà di tutto per vincere la partita, proprio come noi».

Così, a bruciapelo, derby o quarto posto?
«Tutte e due, il derby è una partita importante per tanti fattori e potrebbe darci una spinta importante in proiezione quarto posto».

Nella foto Pegaso, Gigi Del Neri dirige l'allenamento al "Mugnaini".

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