L’onestà di Mihajlovic: «Punto ottenuto con il cuore, il Parma meritava di più»
«Sicuramente il Parma
meritava di più: meritava di vincere. Ho fatto i complimenti a
Donadoni proprio perché abbiamo incontrato un'ottima squadra, che
gioca bene». Sono parole
insolite quelle che Sinisa Mihajlovic consegna ai taccuini dei
cronisti al termine dell'ultima partita del 2013. Parole che sottolineano il grande
lavoro fatto dal collega di panchina crociato ed evidenziano con
franchezza massima che il pari odierno è frutto del cuore più che
di una prestazione di livello: «Noi
ci abbiamo provato, ma oggi non meritavamo di pareggiare, per gioco e
occasioni create. Questo è un punto guadagnato, d'altronde, quando
non si può vincere, l'importante è non perdere. Dobbiamo
migliorare e solo attraverso il gioco possiamo farlo».
Cuore.
«Oggi siamo stati fortunati – ammette il tecnico serbo -,
la striscia positiva continua e muoviamo la classifica; ma dobbiamo
fare molti progressi. È
un punto ottenuto con il cuore. Non dimentichiamoci che la Samp un anno fa è stata fermi sui 17 punti per cinque, sei, sette
settimane, per cui per noi è importante sorpassare questa cifra».
Acquisti. «Non
mi piace parlare di mercato – taglia corto -, ma la società sa di cosa abbiamo
bisogno. Noi non prenderemo tanto per cambiare, ma solo per
migliorare. Se riusciamo ad acquistare chi ci può dare una mano, va
bene, sennò rimaniamo quelli che siamo. Cassano? A me non preoccupa
allenarlo, forse lui è preoccupato che sia io ad allenarlo».
Cambi. «Sansone
non ha i 90 minuti nella gambe – spiega a chi gli domanda del
cambi -. E poi loro ci creavano difficoltà centralmente con
Marchionni, Acquah e Parolo; allora abbiamo deciso di chiudere gli
spazi al centro con Krsticic: è stato un cambio tattico. Comunque
Sansone ha fatto una buona partita».
Sostituti. E a proposito di Sansone, Krsticic e le loro
posizioni in campo, Sinisa aggiunge: «Noi
non abbiamo un sostituto quando non c'è Gabbiadini: a me
piace giocare a piedi invertiti. Krsticic ha giocato sulla
fascia destra solo un anno fa, in settimana gli ho chiesto se se la
sentiva di giocare lì e la risposta è stata affermativa. Lui ha più
gamba di Sansone e può tamponare sui terzini, cosa che Pozzi non sa
fare. Quando non c'è Manolo dobbiamo arrangiarci: questa è la
situazione. Abbiamo provato in settimana Wszolek e Bjarnason ma
nessuno dei due mi ha convinto».
Attaccanti.
«Eder prima punta? Ha fatto 3 gol in tre partite – dice
Sinisa con soddisfazione – e Pozzi non si sta allenando al massimo
per alcuni problemi fisici. Abbiamo provato in settimana e ci è rimasto
il dubbio se impiegarlo o meno, ma alla fine non essendo al meglio
abbiamo preferito Eder».
Valori.
«Ho punzecchiato Obiang dal punto di vista caratteriale – chiarisce Mihajlovic tornando sulle proprie dichiarazioni di Verona -,
ma è un buon giocatore per quanto riguarda le qualità tecniche.
Oggi ha fatto il suo dovere e, anche se ho grandi pretese, lui è
comunque un ragazzo di 21 anni. Mi aspetto molto, anche per qualità
delle singole giocate. Il Parma è una squadra di esperienza, dal
centrocampo in su è una formazione ricca di valori, per cui è
normale incontrare delle difficoltà contro di loro».
Difensori. «Mustafi
si è fatto fare blocco con Lucarelli – spiega l'ex c.t. serbo
commentando l'episodio del pari -. Sapevamo che loro utilizzavano
questo schema, per questo mi rode. Ma lui e Regini hanno fatto una
grande partita. Biabiany è un ottimo giocatore, ma Regini lo ha
costretto al cambio».
Calendario. Sulla pausa natalizia il mister ha la propria idea: «Sosta
al momento giusto? Vediamo, il 6 gennaio sapremo se è il momento
giusto. Giocheremo contro una grande squadra, il Napoli, per cui
godiamoci il momento. Le partite dopo le feste comunque sono sempre
strane. Alleniamoci, sappiamo che è dura, ma crediamo in quello che
stiamo facendo».
Voto. «Noi, da
quando sono arrivato io, abbiamo fatto il massimo – tira le somme Mihajlovic -. Tre vittorie e tre pareggi, nove punti
in cinque partite, stesso punteggio della precedente gestione con
sette partite in meno. I ragazzi mi hanno dato subito disponibilità
e sono andati in campo con lo spirito giusto, per cui il mio voto è
positivo, ma non abbiamo ancora fatto niente. Se noi continuiamo a
lavorare così, il nostro obiettivo sarà sempre più vicino».