Mihajlovic pronto per Napoli: «Sfrutteremo le nostre occasioni»
Pensi
a Napoli e a Sinisa Mihajlovic e non può che tornarti alla mente una
punizione. 23 febbraio 1997. Una partita stregata, la Samp di
Eriksson gioca alla grande, crea e prende tre pali. Gli azzurri
passano con il futuro doriano Boghossian ma il serbo gela
Taglialatela e l'intero "San Paolo" con un formidabile sinistro
dai 30 metri, a 120 secondi dal fischio finale. A 6.161 giorni di
distanza, lunedì alle 12.30 sarà tutta un'altra storia. «Giocheremo
per fare la nostra gara, come
sempre abbiamo fatto
– spiega Mihajlovic nella prima conferenza stampa del 2014 -.
Il Napoli ha una grande potenza offensiva, ma magari dietro ha
qualche lacuna che può essere colpita: sfrutteremo le nostre
occasioni. Vincerà chi entrerà in campo più concentrato».
Sosta.
«La squadra lavora sempre bene – dice il tecnico blucerchiato -. I
ragazzi sono concentrati sull'allenamento e sulla partita e si
applicano molto. Con il Parma ho riscontrato un problema più mentale
che fisico o di condizione.
Da quando sono arrivato abbiamo speso molto ed
è normale che capiti perché siamo una squadra giovane. Per fortuna
questa sosta è arrivato al momento giusto: abbiamo ricaricato le
batterie e ora possiamo riprendere a fare bene».
Sacrificio.
«Dopo la
sosta ci sono sempre partite strane – risponde Mihajlovic a chi gli
ricorda del successo di un anno fa allo “Juventus Stadium” -,
bisogna trovare la concentrazione giusta per poter giocare.
Veniamo da sette giorni di pausa e dobbiamo riprendere subito il
ritmo. Farò un po' di turnover:
i ragazzi mi hanno dimostrato di potermi fidare dell'intera rosa. Il
modulo? Non è con sistema di gioco che vinci o perdi la partita:
quello lo fai in base a chi hai e a chi puoi schierare. Finché
questo modulo va bene potremo usarlo, ma devono essere gli attaccanti
a fare più sacrificio per coprire durante la fase di non possesso
palla. Dobbiamo cercare di difendere e fare un gol in più».
Voci.
Inevitabile, poi, un accenno al calciomercato e alle voci che
circolano. «A gennaio ci sono sempre state – taglia corto il mister
-, capisco che voi dovete riempire le pagine dei giornali, ma a me
non danno fastidio e nemmeno ai miei ragazzi. Non dobbiamo distrarci
ed essere concentrati sulla partita. Cassano?
Posso parlare solo dei giocatori della Sampdoria
e non di quelli di altre squadre».
Eder
e Regini. «Eder sta
bene – rivela a proposito l'allenatore serbo -. Ieri
non abbiamo voluto rischiarlo per precauzione e lo abbiamo tenuto a
riposo. Oggi si allenerà regolarmente. Comunque Eder non è l'unico
nostro giocatore. Il ruolo di Regini? Per me è più terzino che
centrale, ma se necessario può giocare anche in mezzo alla difesa».
Spirito.
«Non ci sono segreti nella mia cura – conclude Sinisa -. Cerco
soltanto di trasmettere la mia mentalità, il mio coraggio e il mio
modo di giocare. Devo essere convincente per trasmettere alla squadra
questo spirito. Fino ad ora i ragazzi sono stati molto bravi, ma
ci saranno dei momenti duri
Quando questi arriveranno bisognerà superarli in fretta, rimanendo
sempre sereni ed essendo consapevoli della nostra forza. Le
difficoltà sono belle perché ti aiutano a migliorare».