Samp al palo: una doppietta di Mertens fredda i blucerchiati
Perdere
a Napoli ci sta. Perdere così – con due gol di scarto, tre legni
colpiti e un rigore negato sull'1-0 – fa male. E pure tanto. Già
perché una buonissima Sampdoria, in questa sfida epifanica dell'ora di pranzo,
avrebbe certamente meritato miglior sorte. E invece, sull'avverso prato del "San Paolo", il 2014 dei
ragazzi di Sinisa Mihajlovic si apre con una sconfitta, la prima in
sette partite ufficiali dall'avvento dell'uomo di Vukovar. Niente drammi sia chiaro: risultato a parte, la prestazione e l'atteggiamento confortano e lasciano ben sperare per il prosieguo di stagione.
Guardia.
Regini preferito a Costa, Eder centravanti e Pozzi in panchina.
Queste le scelte di un Doria che parte con qualche timore e un poco
impreciso in fase di impostazione. L'impasse iniziale, però, dura
poco: i blucerchiati, al debutto stagionale in tenuta nera, ne escono
presto con tecnica e personalità. All'8' Soriano libera il destro
dal limite ma senza trovare la porta; Mertens arriva al tiro ma Da
Costa fa buona guardia sul proprio angolo. Il quoziente di difficoltà
della parata si eleva improvvisamente qualche minuto dopo, quando il
brasiliano neutralizza da campione un tap-in a botta sicura di
Higuaín.
La Samp reagisce subito con Krsticic, che deposita in rete
indisturbato dopo uno scambio stretto con Eder. Peccato che il numero
23 fosse partito in fuorigioco. Gol annullato, giusto così.
Occasioni.
La gara scivola via piacevole, ben giocata da entrambe le formazioni,
schierate in maniera speculare. Gabbiadini fa il solletico a Rafael
al 19'; due minuti Callejón tenta di sfondare per vie centrali e
sfiora l'incrocio con un destro a giro. Dopo il rischio, i
blucerchiati rispondono. Palombo innesca Krsticic in contropiede, il
serbo scarta Rafael ma la palla gli sfugge e la ghiotta occasione
sfuma oltre la linea di fondo. Poi Mertens impegna Da Costa e
Higuaín, per un nonnulla, non tramuta in oro un disimpegno errato di
Obiang. Al 33' De Silvestri crossa a centro area per la girata di
Eder bella ma imprecisa proprio come un bolide di Inler
sull'immediato capovolgimento di fronte.
Taccuino.
Il primo ammonito del primo pomeriggio e del nuovo anno se la prende
Obiang, diffidato e dunque squalificato per l'Udinese. Le azioni si
susseguono come nel basket: Eder si fa spazio tra le maglie azzurre e
trova i guanti del connazionale Rafael; Higuaín cerca sul secondo
palo l'inserimento di Callejón che manca l'impatto in scivolata.
Anche Regini, Higuaín e Mertens finiscono sul taccuino di Banti
entro la fine del primo tempo, chiuso senza recupero a reti
inviolate. Dal tunnel di Fuorigrotta escono gli stessi effettivi e
con la Samp in avanti. Eder manda in crisi la retroguardia azzurra ma
calcia debole e centrale. Benitez cambia presto: Armero rileva
Réveillère sulla sinistra.
Giornata-no.
All'8', sugli sviluppi di un corner, Callejón cerca senza fortuna il
sette opposto. La fortuna assiste il Napoli nel frangente successivo.
Higuaín riceve da fallo laterale e, dalla destra, pesca Mertens nel
cuore dell'area: con il piatto destro il belga batte Da Costa di
prima intenzione e porta avanti i padroni di casa. Il Doria non ci
sta. Gabbiadini sfonda la traversa con un sinistro meraviglioso,
Regini reclama un penaly sacrosanto dopo un contatto con Armero. Niente di fatto e gli azzurri ne approfittano. Mertens su punizione trafigge Da Costa
per la seconda volta. Sul 2-0, Mihajlovic si gioca la carta Sansone
(per Soriano). Obiang fa capire a Rafael che non è ancora finita. Il
doppio palo colto al 33' dallo stesso Sansone – altro splendido mancino a
giro su assist di Pozzi – dimostra infine che non è proprio giornata. Speriamo lo siano
le prossime.
Napoli
2
Sampdoria
0
Reti:
s.t. 9' e 17' Mertens.
Napoli
(4-2-3-1): Rafael; Maggio, Fernández,
Albiol, Réveillère
(4' s.t. Armero);
Inler, Dzemaili; Insigne, Mertens, Callejón
(39' s.t. Radosevic); Higuaín (32' s.t. D. Zapata).
A
disposizione: Contini, Colombo, Uvini, Bariti, Pandev.
Allenatore:
Rafael Benítez.
Sampdoria
(4-2-3-1): Da Costa; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello, Regini (27'
s.t. Costa); Obiang, Palombo; Gabbiadini, Krsticic (33' s.t. Pozzi),
Soriano (21' s.t. Sansone); Eder.
A
disposizione: Fiorillo, Renan, Rodriguez, Wszolek, Bjarnason,
Maresca, Eramo, Poulsen, Fornasier.
Allenatore:
Sinisa Mihajlovic.
Arbitro:
Banti di Livorno.
Assistenti:
Nicoletti di Macerata e Grilli di Gubbio.
Quarto
ufficiale: De Pinto di Bari.
Arbitri
addizionali: Calvarese di Teramo e Pinzani di Empoli.
Note:
ammoniti al 35' p.t. Obiang, al 41' p.t. Regini, al 45' p.t. Mertens,
al 16' s.t. Mustafi, al 35' s.t. D. Zapata per gioco scorretto, al
44' p.t. Higuaín
per proteste;
recupero 0' p.t. e 4' s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.