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Stefano Okaka e la Samp: «So happy» di ricominciare

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Stefano Okaka e la Samp: «So happy» di ricominciare

«Posto stupendo, stadio stupendo, tifo fantastico. So happy». Ormai funziona così. Tempi duri per i giornalisti. Senza che nessuno gli avesse chiesto nulla, la dichiarazione l’ha rilasciata lui. Spontaneamente. Lo ha fatto con un tweet piuttosto eloquente, che lascia trasparire la grande soddisfazione di vestirsi di blucerchiato. Soddisfazione sincera: Stefano Chuka Okaka è un ragazzo genuino e alla mano. E non vede letteralmente l’ora di tuffarsi in questa nuova avventura chiamata Sampdoria; l’ennesima squadra – l’ottava – della sua breve ma particolarmente movimentata carriera professionistica partita da lontano.

Origini. Tutto, infatti, comincia dalla Nigeria, siamo agli albori degli anni 80. Papà Austin e mamma Doris decidono di trasferirsi in Italia per cercare una vita migliore. Nella provincia perugina, a Castiglione del Lago,
i coniugi diventano una famiglia: Carlo nasce nel 1981, i gemelli Stefania e Stefano otto anni più tardi. Non passa molto prima che i tre Okaka prendano confidenza con il pallone: i primi con le mani – diventeranno entrambi pallavolisti -, il terzo predilige prenderlo a calci. Così, sulle rive del Trasimeno, Stefano, 5 anni e un sorriso contagioso, comincia il proprio cammino.

Tappe bruciate. Da centrocampista, fisico imponente e corsa sciolta, muove i primi passi nel Castiglionese e nel Sanfatucchio; poi, nel 2001, approda al Centro Italia Parma, società satellite umbra controllata dal club crociato. Il Parma, però, se lo lascia scappare. Passato al Cittadella nel 2002, Okaka brucia le tappe: tra il 2003 e il 2004, il perugino d’ebano si trasforma in un attaccante di stazza e di razza, capace di segnare 20 gol dividendosi tra Giovanissimi e Allievi Nazionali. Il Milan gli mette dunque gli occhi addosso ma a spuntarla, grazie all’intervento diretto di Bruno Conti – imbeccato a sua volta da Zibì Boniek -, è la Roma.

Primati. L’impatto con la realtà giallorossa si rivela fulminante: 11 reti in altrettante partite inducono Alberto De Rossi a convocarlo presto in Primavera, dove contribuisce – con altri 20 timbri – alla conquista dello Scudetto di categoria 2004/05. I primati per il baby prodigio si susseguono: al Torneo di Viareggio si fregia del titolo di più giovane marcatore di sempre; a 16 anni e 51 giorni debutta in prima squadra contro l’Aris Salonicco (Coppa UEFA); pochi mesi dopo segna il suo primo gol da professionista in Coppa Italia e il 18 dicembre; a 16 anni e 125 giorni, fa il suo esordio in Serie A, guarda caso a Marassi, proprio contro la Samp.

Prestiti. Nel 2007, dopo due stagioni di apprendistato alla corte di Totti, Montella e Cassano – 2 centri in 28 presenze, tre delle quali in Champions League -, il campioncino Stefano prende la strada di Modena, la prima di una lunga serie di esperienze in prestito. Compiuti 18 anni il 9 agosto, da cittadino italiano a tutti gli effetti e finalmente azzurrino, vive la prima stagione da protagonista: in Serie B il ragazzo si fa valere e griffa con 7 reti 33 apparizioni. La Roma decide allora di riportarlo alla base e di ricederlo nella finestra di mercato di gennaio. Ad accoglierlo ancora la serie cadetta: con la maglia del Brescia sono 2 i gol in 16 gettoni. Appurata la nutrita concorrenza offensiva, il gioco del rientro alla casa madre e del prestito invernale si ripete in altre tre occasioni: Fulham (2010, 13 presenze e 3 gol tra Premier e FA Cup), Bari (2011, 14 presenze e 2 gol), Parma (2012, 14 presenze e 3 gol).

Svolta. Dopo 60 partite e 6 reti complessive in giallorosso, il rapporto a singhiozzo con la capitale s’interrompe nell’estate di due anni fa, quando il Parma acquista Okaka a titolo definitivo e lo manda ancora a farsi le ossa. Allo Spezia, in B, il centravanti (di movimento) trova una continuità mai provata prima – 38 gare su 42 -, ripaga la fiducia con 7 centri e fa ritorno in Emilia. Il tempo di un bis di subentri con Roma e Fiorentina e un infortunio muscolare lo tiene ai margini per due mesi buoni. Ora, a 24 anni e mezzo, un’altra svolta, al Doria. «So happy» di ricominciare.

Stefano Chuka Okaka: la scheda


Luogo e data di nascita
: Castiglione del Lago (Perugia), 9 agosto 1989
Altezza: 186 cm
Peso: 82 kg
Ruolo: attaccante
Palmarès: una Coppa Italia (Roma, 2006/07)

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