Colpo gobbo in casa Toro: Okaka e Gabbiadini matano i granata
Tecnica,
tenacia e temperamento. Contro la “t” di Torino servivano
altrettante “t” per avere la meglio sui granata di Giampiero
Ventura. La Sampdoria di Sinisa Mihajlovic le ha messe in mostra
tutte sul prato dell'“Olimpico” e il risultato – 2-0 firmato
Okaka-Gabbiadini – le ha dato ragione: all'ombra della Mole, i
blucerchiati mettono a segno un autentico colpo gobbo, mettendo la museruola alle bocche da fuoco toriniste e compiendo un
passo fondamentale nel cammino che porta al mantenimento della
categoria.
Avanti.
Senza Costa, Palombo e Maxi López, il mister ritrova capitan
Gastaldello al centro della difesa e De Silvestri sulla corsia di
destra. In mezzo Krsticic gode di un turno di riposo: accanto al centenario Obiang gioca Renan. Là davanti torna Okaka, alle sue spalle agisce
il trio composto da Gabbiadini, Eder e Soriano. Alla prima occasione,
il Doria passa. Da una punizione di Renan respinta dalla difesa,
Obiang la ributta dentro di testa, un rimpallo favorisce Okaka che,
in posizione sospetta, non fatica a bucare Padelli con il piattone
destro. Al 7' siamo già avanti.
Supremazia.
Una bella trama tessuta ancora da calcio da fermo libera al tiro
Renan al 17': il suo mancino da fuori sfiora l'incrocio a Padelli
impietrito. Passa un niente e i blucerchiati legittimano il vantaggio
e la propria supremazia. Eder mette Okaka nelle condizioni di battere
a rete per la seconda volta, Padelli in uscita disturba l'attaccante
che, con un tocco in pallonetto, prende in pieno la traversa; la
sfera ritorna in gioco ma Gabbiadini viene colto in controtempo e
l'azione sfuma.
Miracolo.
Tra le mille proteste granata per ogni minino contatto, noi proviamo
a giocare: a metà tempo Gabbiadini saggia i guanti di Padelli con un
sinistro dal limite troppo debole per impensierire l'ex doriano. Poi
è Da Costa a fare buona guardia su uno stacco di Maksimovic su
corner a rientrare di Cerci e su un violento destro di Immobile.
L'autentico miracolo l'estremo brasiliano lo compie al 39', quando
Cerci gli si presenta a tu per tu sbarrandogli lo specchio per
pareggiare i conti. Prima della chiusura della frazione c'è ancora
il tempo per due tiri per parte: ancora Cerci ed Eder non trovano i
rispettivi bersagli grossi.
Barba.
Lo stesso fa Kurtic al via della ripresa: gran fendente a incrociare
e palla sul fondo. Al 12', Ventura rinfresca il fronte offensivo con
Barretto (fuori un difensore, Bovo, per giunta già ammonito) ma il
Doria ad avvicinarsi al raddoppio con Soriano, stoppato dal corpo di
Glik al momento della conclusione. Lo stesso Glik fa la barba al palo
da un tiro dalla bandierina del solito Cerci dopo che Gastaldello
aveva sbrogliato una situazione complicata nella nostra area. È
quello l'ultimo intervento del capitano – encomiabile seppur non al
meglio – che cede la fascia a Da Costa e lascia il posto a Fornasier,
subito bravo a fermare Barreto partito in contropiede. Il Toro tenta
il tutto per tutto con Meggiorini per Farnerud: i granata, adesso,
attaccano in quattro.
Telecomando.
La seconda mossa di Mihajlovic sta nel richiamare Renan e
nell'inserire Krsticic. Ventura risponde con Basha per Vives. Ma ha
ragione Sinisa. Gabbiadini, con una punizione telecomandata, disegna
il 2-0 al minuto 34. Il Doria esulta ma è nuovamente Da Costa a
tenerlo a distanza di sicurezza parando da campione un tentativo
disperato di Meggiorini e mantenendo così la porta inviolata. Bjarnason dà
il cinque a Eder per i minuti finali in cui il nostro Angelo blocca
il neoentrato Basha sui titoli di coda. A lieto fine, con pieno
merito.
Torino
0
Sampdoria
2
Reti:
p.t. 7' Okaka; s.t. 34' Gabbiadini.
Torino
(3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Bovo (12' s.t. Barreto); Darmian,
Kurtic, Vives (31' s.t. Basha), Farnerud (24' s.t. Meggiorini),
Pasquale; Cerci, Immobile.
A
disposizione: Gomis, Berni, G. Rodríguez, Gazzi, Vesovic,
Tachtsidis.
Allenatore:
Giampiero Ventura.
Sampdoria
(4-2-3-1): Da Costa; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello (16' s.t.
Fornasier), Regini; Obiang, Renan (29' s.t. Krsticic); Gabbiadini,
Eder (36' s.t. Bjarnason), Soriano; Okaka.
A
disposizione: Fiorillo, Falcone, Salamon, Sansone, Berardi, Wszolek.
Allenatore:
Sinisa Mihajlovic.
Arbitro:
Damato di Barletta.
Assistenti:
Costanzo di Orvieto e Passeri di Gubbio.
Quarto
ufficiale: Longo di Paola.
Arbitri
addizionali: Peruzzo di Schio e Pasqua di Tivoli.
Note:
ammoniti al 22' p.t. Renan, al 28' p.t. Okaka, al 4' s.t. Bovo, al 7'
s.t. Glik, al 27' s.t. Obiang per gioco scorretto, al 42' s.t.
Maksimovic per proteste; recupero 1' p.t. e 4' s.t.; terreno di gioco
in discrete condizioni.