Eder dispiaciuto: «La mia espulsione ha cambiato la partita»
Un pomeriggio da dimenticare, in cui è andato storto praticamente tutto. Dall'inizio in salita per un gol subìto in avvio, fino al rigore non sfruttato da Maxi López, passando per l'espulsione che ha costretto la Sampdoria a giocare in inferiorità numerica per larghi tratti della gara. Eder Citadin Martins, in mixed-zone dopo la gara, non può che mostrare il suo disappunto per una partita da archiviare in fretta. «Oggi c'era tanta tensione, perché tenevamo a fare una bella partita contro una squadra forte come l'Inter, per cercare di battere una grande. Il primo gol preso quasi subito ha magari contribuito a creare ulteriore tensione, poi la mia espulsione ha cambiato tutta la partita».
Rosso. «Eravamo in velocità, Rolando mi ha sfiorato poi è arrivato Samuel e, a
causa del testa a testa, è scattata la seconda ammonizione – prosegue il
brasiliano commentando appunto il doppio cartellino -. Dispiace perché in undici poteva
esserci un altro risultato e il rosso ha contribuito alla sconfitta. La
questione tra Maxi e Icardi? Sono cose loro, extracalcistiche. Parlare
di questo non è parlare di calcio: la cosa che sta succedendo è su un
piano diverso. Io ho conosciuto entrambi, prima di essere calciatori
sono uomini. Icardi forse deve crescere ancora un po' prima di
diventarlo, ma questo non ha influito sulla partita. Noi volevamo
vincere».
Rigore. Il numero 23 doriano svela poi il retroscena che ha portato
Maxi López ha calciare il penalty poi parato da Handanovic: «Il
rigorista sono io, ma Maxi mi ha chiesto di tirarlo lui e così glielo ho
lasciato. Avrei dovuto tirare io: mi dispiace moltissimo che lo ha
abbia sbagliato. Handanovic ha fatto delle parate da portiere
fortissimo, come del resto è lui. È stato un peccato, perché se avessimo
pareggiato magari sarebbe diventata una partita diversa».
Mister. «Nel
girone di ritorno, qualche settimana, fa avevamo fatto 7 punti in tre
partite. Il mister sa che la squadra può dare di più – conclude
l'attaccante parlando del giudizio del tecnico doriano -. Dopo la gara,
non era contento ed era anche dispiaciuto: mi ha ripreso per il rigore,
perché essendo il rigorista, avrei dovuto tirarlo io; poi anche per
l'espulsione. Mi dispiace, perché potevamo mettere l’Inter ancora più in
difficoltà».