Lombardo, il debuttante: «È stata un’emozione fantastica, una giornata da ricordare»
Correva l'anno 2002, ed era precisamente la serata dell'8 aprile. In quel derby di Serie B, Attilio Lombardo faceva la sua ultima presenza ufficiale al "Ferraris" con indosso la maglia blucerchiata. Oggi, quel cognome è tornato a calcare il prato marassino attraverso Mattia, figlio di Popeye e centrocampista di grande prospettiva per il futuro della Sampdoria. L'esordio del classe 1995 è probabilmente l'unica nota positiva di questa partita e lui, a Samp TV, lo commenta così: «È stata un'emozione fantastica, dato che mio padre ha vinto tutto qui. Questa per me è una giornata da ricordare, che va al di là del risultato. Il punteggio è stato infatti condizionato dall'espulsione e dal rigore sbagliato: quando ti ritrovi di fronte a squadre come l'Inter, con giocatori che fino a poco tempo fa vedevo solo sulle figurine, è difficile ribaltare anche un semplice 1-0. Complimenti comunque ai ragazzi che hanno dato tutto».
Emozione. «Sinceramente non me l’aspettavo – prosegue il capitano della Primavera
parlando del momento del suo ingresso in campo -. Ero lì e mancavano 15 minuti
alla fine, poi il mister mi ha detto di entrare. Aspettavo questo
momento da tanto e quando sono entrato mi sembrava di essere in un altro
mondo. Speriamo sia la prima di tante presenze».
Primavera. «Dispiace per il derby
di ieri perso – prosegue parlando dell'ultima gara deila formazione di Enrico Chiesa – ma
anche lì la partita è stata condizionata da un episodio. Dobbiamo
rialzarci e pensare di vincere contro Juventus e Bologna per raggiungere
le finali».
Personalità. Lombardo negli ultimi minuti ha mostrato coraggio,
prendendosi anche carico dell'ultima punizione della gara. «L'ho battuta
perché sono abituato a calciare le palle da fermo anche in Primavera –
racconta con semplicità il numero 31 -. Non mi sono fatto problemi a tirare, come se fosse stata una semplice gara in Primavera.
L'emozione della partita in sé è stata comunque unica».