Uova blucerchiate al “Gaslini”: la Sampdoria in visita ai piccoli pazienti
Un unico grande
uovo e tanti, tantissimi, sorrisi. Nell'aula magna dell'Istituto "Giannina Gaslini" anche quest'anno si sono raccolti tanti piccoli bambini meno
fortunati per ricevere il saluto e l'augurio di una buona Pasqua dalla Sampdoria al gran completo, con Sinisa Mihajlovic ed Edoardo Garrone in testa. «Questo è un appuntamento importantissimo
per la società e
non potevamo mancare – ha spiegato microfono alla mano il presidente -. Per noi è una tradizione venire al "Gaslini"
nella settimana che anticipa le festività pasquali, una tradizione che non vogliamo
smarrire nel tempo».
Massimo. «Siamo felici di essere qui e di
poter dare una mano a chi non ha avuto la stessa buona sorte che è toccata a
noi – ha raccontato il capitano Daniele Gastaldello, ringraziando il
Samp Club Gaslini e la Federclubs per aver organizzato l'evento -.
Appuntamenti come questo ci aiutano a capire cosa significhi la parola "sofferenza". E ci spingono a fare il massimo per aiutare questi
bambini».
Giacomo. Tra le tante voci ad intervallarsi di fronte alla platea, c'è
stata anche quella di mister Mihajlovic, che ha raccontato la storia di
Giacomo, uno dei piccoli pazienti dell'ospedale pediatrico a cui nel dicembre
scorso aveva fatto visita e che ora pare aver sconfitto il suo nemico
numero uno. «Gli faccio un grande in bocca al lupo, come a tutti voi», ha detto l'allenatore serbo a corollario del suo racconto.
Sorriso.
Gli interventi di Paolo Petralia, direttore generale del "Gaslini", e
di Pierluigi Bruschettini, medico del reparto di Neurochirurgia, hanno poi ulteriormente sottolineato gli sforzi della
Sampdoria per aiutare la struttura, con l'obiettivo – quasi raggiunto –
dell'acquisto di un macchinario TwinStream. Un sogno da realizzare
insieme, come sostenuto da Stefano Okaka ai microfoni di Samp TV:
«Essere qui è importantissimo. Vogliamo dare una mano a chi è stato meno
fortunato, e sappiamo che per donare un sorriso serve davvero poco.
Siamo contenti di poter regalare una giornata diversa a questi
bambini».