Fiorillo e Okaka non bastano, il Catania resta in vita con Leto e Bergessio
Non sarà una Pasqua particolarmente felice per la Sampdoria e per i suoi tifosi. Premesso che l'obiettivo è stato ampiamente raggiunto e che la supremazia cittadina mantiene sfumature blucerchiate, non lo sarà perché ai piedi dell'Etna è arrivata la terza sconfitta consecutiva. Non lo sarà perché un Catania all'ultima spiaggia – che non vinceva dal 16 febbraio scorso – ha avuto la meglio su una formazione sì priva di otto calciatori e rinforzata in panchina da sei elementi della Primavera ma apparsa troppo blanda e inconcludente per poter tornare con il sorriso sulle labbra dalla trasferta sicula al "Massimino".
Novità.
A difesa dei pali Sinisa Mihajlovic mette Fiorillo, capitano come in Coppa Italia e
titolare in Serie A 1.784 giorni dopo l'ultima apparizione a Palermo.
Davanti a lui si posiziona una difesa composta da Fornasier, Mustafi,
Regini e Costa. Bjarnason, Salamon (al debutto nel massimo campionato
dal primo minuto) e Renan formano un'inedita mediana bionda a
sostegno del terzetto di punta: Wszolek-Okaka-Sansone. Imbottita
di novità e seconde linee, la Samp fatica a carburare; il Catania,
di contro, ha un solo risultato a disposizione per continuare a
sperare – la vittoria – e parte con un piglio più deciso.
Applausi. Poco prima
del quarto d'ora, Costa sbaglia il tempo del fuorigioco e consente a
Leto di presentarsi a tu per tu con Fiorillo. Il portiere
temporeggia, resta in piedi e costringe l'argentino ad allargare
troppo la mira. Schierati con un 4-2-3-1 a trazione anteriore, i
rossazzurri insistono a testa bassa. Ancora Leto ci prova dalla
distanza al 19': stavolta l'esecuzione mancina strappa gli applausi
del pubblico di casa ma nulla più. Al 22' gli applausi sono tutti
per Fiorillo che con il piede sinistro stoppa un'incornata a botta
sicura di Bergessio su assist da fermo di Lodi. Lo stesso Bergessio –
dopo la mezzora e un destro violento di Plasil – simula platealmente
in area e si becca un giallo sacrosanto.
Bicicletta. Anche
Barrientos trova poi il varco per calciare, Regini devia e Fiorillo
si rifugia in angolo. Nel finale di tempo il Doria si fa vivo dalle
parti di Frison: Sansone fa da sponda per Bjarnason, disturbato da
Gyömbér
al momento della conclusione, resa fiacca e facile preda per
l'estremo etneo. Da un possibile rigore si passa dalla parte opposta,
dove Leto – su assist di Peruzzi – s'inventa una rovesciata in
bicicletta sulla quale Fiorillo non può intervenire. Il Catania è
avanti all'intervallo, il Doria è sotto: giusto così per ciò che
ha detto il campo.
Weah. Sansone
e Okaka provano subito a sovvertire il verdetto ma il numero 9, dopo
una quarantina di secondi dal fischio di avvio della ripresa, non
coglie al meglio il suggerimento del 12. Sansone che al 6' sceglie la
via personale e trova il palo con un sinistro a rientrare. Passata al
4-2-3-1, la Samp pare più quadrata, determinata e pericolosa. E
Okaka la riporta in partita in modo sontuoso. Il bomber di
Castiglione del Lago riceve palla a centrocampo e con un'azione in
solitaria – un misto di classe e potenza, a metà tra l'attualissimo Bale e il più datato Weah – raggiunge l'area piccola
lasciando partire un destro dritto per dritto che fa secco Frison.
Siamo al 16' ma il pari dura niente. Da un solo passo dalla linea
bianca, Plasil grazia Fiorillo che si ritrova la sfera tra le mani;
pochi secondi dopo la sfera deve raccoglierla in rete. Sul lancio col
contagiri di Lodi, Bergessio non sbaglia il destro a incrociare.
Grande
Fiorillo. Il 2-1 stordisce i nostri, salvati in due occasioni da
Fiorillo, strepitoso sul sempre pericoloso Bergessio (al 20') e sul
neoentrato Castro (al 24'). A proposito di sostituzioni, Krsticic per
Salamon e Maxi López per Bjarnason sono le mosse di Mihajlovic per
cercare il 2-2 ma è ancora un grande Fiorillo a negare il tris a
Castro scappato in contropiede. Wszolek fa posto a Rodriguez per gli
ultimi scampoli di gara, nei quali Renan testa la bomba ma senza
forza e fortuna e Castro perde il duello con il numero 30
blucerchiata, una delle poche note di merito di un coro pasquale non
proprio intonato.
Catania
2
Sampdoria
1
Reti:
p.t. 45' Leto; s.t. 16' Okaka, 18' Bergessio.
Catania
(4-2-3-1): Frison; Peruzzi (28' s.t. Peruzzi), Spolli, Gyömbér,
Monzon; Izco, Lodi; Leto (13' s.t. Castro), Barrientos (37' s.t.
Fedato), Plasil; Bergessio.
A
disposizione: Ficara, P. Alvarez, Boateng, Keko, Cabalceta, Petkovic,
Capuano, Biraghi.
Allenatore:
Maurizio Pellegrino.
Sampdoria
(4-3-3): Fiorillo; Fornasier, Mustafi, Regini, Costa; Bjarnason (31'
s.t. Maxi López), Salamon (21' s.t. Krsticic), Renan; Wszolek (43'
s.t. Rodriguez), Okaka, Sansone.
A
disposizione: Da Costa, Falcone, De Silvestri, Lombardo, Dejori,
Oneto, Fenati, Corsini.
Allenatore:
Sinisa Mihajlovic.
Arbitro:
Tommasi di Bassano del Grappa.
Assistenti:
Paganessi di Bergamo e De Luca di Pescara.
Quarto
ufficiale: Marrazzo di Tivoli.
Arbitri
addizionali: Mariani di Aprilia e Aureliano di Bologna.
Note:
ammonito al 33' p.t. Bergessio per simulazione, al 42' p.t. Spolli,
al 34' s.t. Mustafi e al 46' s.t. Costa per gioco scorretto; recupero
0' p.t. e 3' s.t.; spettatori 18.555;
terreno
di gioco in non perfette condizioni.