Apre Cassano, chiude Schelotto. Nella festa esulta solo il Parma: Samp k.o.
Lo straordinario clima di festa tra le due tifoserie, il Settore Ospiti finalmente libero e stracolmo, il commosso e doveroso saluto a Vujadin Boskov. Sono questi gli unici aspetti da salvare e ricordare della giornata blucerchiata a Parma. Dalla penultima trasferta della stagione la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic torna con la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite, un 2-0 sostanzialmente meritato a favore dei crociati di Roberto Donadoni che continuano a coltivare sogni europei.
Ex.
Dopo 120 secondi, Soriano s'inserisce ma calcia debole tra i guanti
di Bajza, in porta tra i ducali al posto del titolare Mirante. La
buona partenza del Doria – sospinto dal calore di oltre 3.000 sostenitori – viene rovinata all'8' da un corner battuto
in maniera scellerata: Lucarelli anticipa Palombo e regala a Biabiany
l'opportunità per sfuggire in contropiede. La corsa del francese è
inarrestabile e si conclude al limite dell'area doriana con lo
scarico per Parolo che s'impappina al momento del tiro e lascia
involontariamente a Cassano l'incombenza per il più classico dei gol
dell'ex. I blucerchiati accusano il colpo e, nel giro di un minuto,
Fiorillo deve superarsi prima su Acquah, mandato verso la porta da un
sontuoso passaggio filtrante del solito Cassano, e soprattutto sul
tocco a botta sicura di Amauri dopo un batti e ribatti sugli sviluppi
di un angolo.
Palo.
L'inconsistenza offensiva blucerchiata finisce per pagarla Soriano,
richiamato in panchina al 28': per il 21, Mihajlovic inserisce il 12,
Sansone, alla presenza professionistica numero 200 in carriera. E il
Doria si sveglia dopo la mezzora. Gabbiadini scalda finalmente il
sinistro ma Bajza si allunga e devia. Ancora Gabbiadini assiste
Sansone nel cuore dell'area: mancino dritto per dritto bloccato
dall'estremo slovacco. L'attaccante di Bolgare si conferma pericolo
principale per il Parma: una punizione di Manolo centra in pieno il
palo alla sinistra di Bajza e conferma la nostra voglia di pari.
Puniti.
Dagli spogliatoi i padroni di casa entrano con un Amauri in meno e
uno Schelotto in più. Ma è Biabiany, al 10', a sfiorare il
raddoppio con destro al volo, a incrociare, che sfila sul montante
più lontano. Malgrado la trazione anteriore, le quattro punte
blucerchiate faticano tremendamente ad impensierire il Parma in
questa ripresa. Allora Mihajlovic toglie Eder e rispolvera Sestu,
alla seconda apparizione in questo 2014 dopo quella nel derby del 3
febbraio. Prima della mezzora Schelotto pareggia il conto dei pali ma
a gioco fermo e Krsticic manda alle stelle un rigore in movimento. È
l'ultima palla toccata dal serbo che al 34' fa posto a Maxi López.
Il Doria tenta il tutto per tutto ma viene punito da Schelotto, lesto
a deviare in rete un sinistro teso di Molinaro. 2-0, fine dei giochi.
Parma
2
Sampdoria
0
Reti:
p.t. 8' Cassano; s.t. 45' Schelotto.
Parma
(4-3-3): Bajza; Cassani, Paletta, Lucarelli, Molinaro; Acquah,
Marchionni (29' s.t. Gargano), Parolo; Biabiany, Amauri (1' s.t.
Schelotto), Cassano (36' s.t. Palladino).
A
disposizione: Pavarini, Mirante, Galloppa, Cerri, Gobbi, F. Jankovic,
Munari, J. Mauri, Rossini.
Allenatore:
Roberto Donadoni.
Sampdoria
(4-2-3-1): Fiorillo; De Silvestri, Fornasier, Gastaldello, Regini;
Palombo, Krsticic (34' s.t. Maxi López); Gabbiadini, Eder (21' s.t.
Sestu), Soriano (28' p.t. Sansone); Okaka.
A
disposizione: Da Costa, Falcone, Costa, Salamon, Renan, Rodriguez,
Berardi, Bjarnason, Lombardo.
Allenatore:
Sinisa Mihajlovic.
Arbitro:
Giacomelli di Trieste.
Assistenti:
Citro di Battipaglia e Cariolato di Legnago.
Quarto
ufficiale: La Rocca di Ercolano.
Arbitri
addizionali: Peruzzo di Schio e Bruno di Torino.
Note:
ammoniti al 37' p.t. Molinaro, al 39' p.t. Paletta, al 1' s.t. Okaka
per gioco scorretto, al 46' s.t. Schelotto per comportamento non
regolamentare; recupero 3' p.t. e 3' s.t.;
terreno
di gioco in discrete condizioni.