3-3, gol ed errori: la Samp sbatte contro Di Natale ma conquista la supremazia cittadina
Tre a tre. Quarantacinque punti. Dodicesimo posto. Cinquantasette su sessantotto. Questa stagione la chiudiamo dando i numeri. E i numeri, come sempre, parlano chiaro. Quelli di questa sera dicono che in un "Friuli" in stile "Ferraris" di fine anni 80 la Sampdoria pareggia per 3-3 una delle più classiche partite di fine stagione, con attacchi in vena e difese ballerine, squadre lunghe e praterie. I numeri – più in generale – ci raccontano di una formazione con la maglia cerchiata di blu che per l'84 per cento delle volte finisce davanti ai rivali cittadini. Quest'annata – seppur travagliata – non ha fatto eccezione. La matematica non è un'opinione e la storia – ebbene sì – si è puntualmente ripetuta.
Incastonato. Sul campo le premesse, in fatto di spettacolo, lasciano ben sperare. Passano
due giri d'orologio e spiccioli e Okaka libera Gabbiadini al tiro: il
mancino del numero 11 sorvola la traversa con Brkic impietrito. Al 4'
Lazzari scende sulla sinistra e va a rimorchio per Fernandes, il cui
piatto destro viene alzato in corner dalla manona di Fiorillo. Tre
minuti più tardi Soriano taglia in diagonale la difesa friulana e
trova lo spiraglio per calciare ma Brkic fa buona guardia. Nulla può
l'estremo serbo al minuto 10 quando, sugli sviluppi di un corner
manovrato, Gabbiadini pesca la testa di Okaka che brucia Bubnjic e
incastona all'incrocio l'1-0 blucerchiato.
Idiosincrasia.
Il Doria gioca sciolto e il quartetto d'attacco si trova a
meraviglia, ma di rimessa si rischia. In leggero fuorigioco, Di
Natale scappa a Mustafi e, una volta dentro l'area, si vede
respingere il tiro dal piede sinistro di Fiorillo. Sul fronte
opposto, Eder e Soriano si disturbano a vicenda e l'ipotesi di
raddoppio scema al quarto d'ora. Al 18' Guidolin è già costretto al
primo cambio: Gabriel Silva, infortunato, lascia il posto al
connazionale Naldo. Al 27', dopo il primo momento di stanca della
serata, la Samp conferma l'idiosincrasia per le punizioni,
inchinandosi alla pennellata a giro di Di Natale che vale l'1-1 e il
quindicesimo centro in carriera ai blucerchiati.
Bestia
nera. Centri che diventano 16 cinque minuti dopo. Pereyra sfrutta uno
scivolone di Mustafi, va in percussione centrale, dribbla Fiorillo in
uscita e assiste lo spietato Di Natale. Appostato nel cuore
dell'area, il napoletano la tocca con classe e festeggia ancora.
Gastaldello e soci accusano il colpo, sbagliano troppo in fase di
appoggio e lasciano il fianco all'autentica bestia nera: il capitano
di casa potrebbe fare ancora male ma Fiorillo gli nega la tripletta
in due occasioni e pure il palo esterno recita la sua parte a nostro
favore. L'Udinese, ora, è avanti con merito.
Entusiasmo.
Al rientro dagli spogliatoi manca Palombo (evidentemente non al
meglio): in mediana c'è Renan, autore della prima conclusione al 5'
della ripresa. 180 secondi dopo cambia il protagonista non la
nazionalità e cambia pure il risultato. Imbeccato da Okaka sul filo
dell'offside, Eder trafigge Brkic e timbra per la dodicesima volta in
stagione. Sulle ali dell'entusiasmo, il Doria ribalta ancora la
situazione. Soriano innesca la volata di Okaka e va a sovrapporsi, il
compagno restituisce il favore e il 21 s'inventa un gran gol, il
quinto in questo campionato da rivelazione. Roberto fa sedere Brkic e
timbra il 3-2 con il mancino, da posizione defilata.
Supremazia.
Frustrato per l'andamento della gara, Pinzi entra duro su Eder e
invita Mihajlovic alla seconda sostituzione: sulla linea delle punte,
dal 21' in poi, si posiziona Sansone. Un altro neoentrato, Badu,
impegna Fiorillo, strepitoso al 35' su destro a incrociare
dell'immortale Di Natale. Nel finale entra Wszolek per Gabbiadini,
Soriano – in barriera – disinnesca una parabola del veterano udinese,
ancora al tiro al 41' e ancora fermato da Fiorillo. Ma è Wszolek, al
43', a regalare a Di Natale l'incredibile 3-3 con un retropassaggio
suicida. Dispiace, ma consoliamoci un dodicesimo posto e con quattro cifre inframmezzate da due lettere: 57 su 68. La storia si ripete: supremazia cittadina.
Udinese 3
Sampdoria
3
Reti:
p.t. 10' Okaka, 27' e 32' Di Natale; s.t. 8' Eder, 10' Soriano, 43'
Di Natale.
Udinese
(4-3-1-2): Brkic; Widmer, Bubnjic (33' s.t. N. López), Domizzi,
Gabriel Silva (18' p.t. Naldo); Pinzi, Allan (20' s.t. Badu),
Lazzari; Pereyra; Fernandes, Di Natale.
A
disposizione: Kelava, Benussi, Mlinar, Beleck, Jadson, Corrado,
Zielinski.
Allenatore:
Francesco Guidolin.
Sampdoria
(4-2-3-1): Fiorillo; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello, Regini;
Palombo (1' s.t. Renan), Krsticic; Gabbiadini (37' s.t. Wszolek),
Soriano, Eder (21' s.t. Sansone); Okaka.
A
disposizione: Da Costa, Costa, Salamon, Maxi López, Rodriguez,
Bjarnason, Lombardo, Fornasier, Sestu.
Allenatore:
Sinisa Mihajlovic.
Arbitro:
Saia di Palermo.
Assistenti:
Pentangelo di Nocera Inferiore e Raparelli di Albano Laziale.
Quarto
ufficiale: Barbirati di Ferrara.
Arbitri
addizionali: Mazzoleni di Bergamo e Borriello di Mantova.
Note:
ammoniti al 42' p.t. Mustafi, al 3' s.t. Eder, al 17' s.t. Pinzi, al
30' s.t. Domizzi per gioco scorretto, al 33' s.t. N. López per
comportamento non regolamentare;
recupero 2' p.t. e 3' s.t.; terreno
di gioco in discrete condizioni.