Mihajlovic: «Un 8 per i miei ragazzi, sono contento così»
«In
generale posso essere soddisfatto, per la partita di stasera come per
il resto della stagione. Un voto? Per la mia gestione do un 8,
potevamo fare di più, bastava crederci e provare a cambiare
obiettivi in corsa, ma so quanto hanno dato i ragazzi ed è per
questo che sono contento così».
Fresco di 3-3 finale in casa dell'Udinese, Sinisa Mihajlovic rimanda
ancora l'appuntamento con il futuro («Ne
parlerò domenica prossima»)
e fa il punto sulla stagione della sua Sampdoria: «Siamo
partiti male, e dico siamo anche se non c'ero ancora. Nessuno,
intorno al 20 di novembre, poteva aspettarsi una salvezza così. Dal
mio arrivo in poi, però, abbiamo fatto ottime gare e abbiamo
raggiunto l'obiettivo a otto giornate dalla fine».
Risultati.
«Abbiamo speso molto sul piano fisico e soprattutto mentale –
prosegue il mister nella sua analisi complessiva -. Ultimamente non
siamo stati all'altezza in fatto di risultati, pur giocando bene,
creando e facendo la nostra partita come è successo oggi. Abbiamo
fatto tre gol e creato tante occasioni ma siamo stati puniti da una
squadra forte».
Mentalità.
«I ragazzi si sono messi a mia disposizione – spiega il serbo -,
abbiamo cercato di cambiare mentalità e di lavorare la testa. È
difficile giocare sempre per vincere e non per non perdere ma la mia
Sampdoria c'è riuscita perché la squadra ha fatto molto bene».
Ruolo.
La chiusura verte sulla posizione di Gabbiadini, un argomento caldo
dall'estate scorsa. «Dovevo
sfruttare
al massimo il potenziale a disposizione e volevo fare giocare tutti
quelli che avevo – racconta ai giornalisti -. Per questo ho chiesto a
qualcuno di sacrificarsi in un ruolo che non è proprio il suo.
Gabbiadini è generoso, ha gamba e, anche sulla destra, ha fatto un
buon campionato segnando 8 gol. Potevo anche sfruttarlo più avanti,
ma con Okaka e Maxi di punta ero coperto davanti e quindi è rimasto
sulla fascia».