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Comunque a testa alta: la Samp si arrende all’Atlético, al “Carranza” è secondo posto

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Comunque a testa alta: la Samp si arrende all’Atlético, al “Carranza” è secondo posto

Un
risultato onorevole e un altrettanto onorevole secondo posto. La
Sampdoria torna dalla trasferta andalusa con una medaglia d'argento
al sessantesimo Trofeo “Ramón de Carranza” e con qualche indicazione in più per la stagione pronta a cominciare. Nell'omonimo stadio
di Cadice, i blucerchiati di Sinisa Mihajlovic – totalmente stravolti
rispetto al successo sul Sevilla in semifinale – si sono arresi di
fronte ai campioni di Spagna dell'Atlético de Madrid, guidati dalla
vecchia conoscenza italiana Diego Pablo Simeone e anch'essi – a onor
del vero – imbottiti di seconde linee.

Sperimentale.
Le direttive dalla panchina arrivano dal suo vice Sakic ma il Doria
di partenza è tutta farina del mister, il quale sceglie di
risparmiare tutti i titolari del successo sul Sevilla e di proporre
una formazione inedita e sperimentale. Davanti al debuttante Viviano
la difesa è composta da Gavazzi, Rizzo, Costa e De Silvestri –
insomma: tre fuori ruolo su quattro -; in mediana Krsticic gioca
mezzo destro, Duncan mezzo sinistro con Campaña a fungere da
regista. Alle ali Wszolek e Fedato viene invece affidato il compito
di far sentire meno sola l'unica punta Bergessio.

Giallo.
Al pronti via Fedato fa capire a Oblak che i blucerchiati hanno
intenzioni bellicose. Volontà ribadite dall'altra parte del campo,
al quarto d'ora: sul colpo di testa di Raúl Jiménez, Viviano si
distende alla grande alla propria destra. L'estremo fiesolano si deve
arrendere poco dopo la mezzora in un episodio che si tinge di giallo.
Mentre Piovaccari sta prendendo il posto di Bergessio (problema
muscolare per l'argentino), Héctor coglie la traversa con un destro
potente mentre Saúl ribadisce in rete tenendo bassa la sfera e
mandando nell'angolino basso. I blucerchiati protestano perché fuori
posizione, l'arbitro Gil Manzano non ci sente e convalida: 1-0 per i
Colchoneros.

Puntata
.
In avvio di secondo tempo Viviano nega il raddoppio a Raúl Jiménez.
Poi risponde la Samp: Piovaccari spara un bolide dal limite che
finisce non troppo distante dall'incrocio dei pali. Al 9'
l'attaccante varesotto lavora un bel pallone per Fedato: Oblak blocca
centralmente. Non blocca ma toglie ancora le castagne dal fuoco
Viviano, bravissimo nell'allontanare un tocco ravvicinato di
Rodríguez sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Sempre dalla
bandierina, al minuto 26, l'Atlético trova il 2-0 grazie a Giménez,
lesto con una puntata a infilare da due passi un batti e ribatti in area
doriana.

Palo. Meno
in palla della prima frazione, i ragazzi faticano a trovare il bandolo
del matassa e a rendersi pericolosi dalle parti di Oblak. L'unico
acuto porta la firma di Fedato, sfortunato nel cogliere in pieno il
palo al 39' con un tiro di prima intenzione. Peccato: se lo sarebbe meritato lui e pure la Sampdoria.

Atlético
de Madrid 2
Sampdoria             0

Reti:
p.t. 30' Saúl, 26' Giménez.
Atlético
de Madrid (4-4-2)
: Oblak; Gámez, Alderweireld, Giménez, Insua; M.
Suárez, C. Ramos, Saúl, C. Rodríguez (40' s.t. Rober); Raúl
Jiménez (35' s.t. Ivi), Héctor (20' s.t. Léo Baptistão).
A
disposizione
: Bounou, Ansaldi, Lucas, Robles, Borja.
Allenatore:
Diego Pablo Simeone.
Sampdoria
(4-3-3)
: Viviano; Gavazzi, Rizzo, Costa, De Silvestri; Krsticic,
Campaña, Duncan; Wszolek, Bergessio (30' p.t. Piovaccari), Fedato.
A
disposizione
: Da Costa, Obiang, Eder, Salamon, Cacciatore, Sampietro,
Luciani.
Allenatore:
Nenad Sakic (Sinisa Mihajlovic squalificato).
Arbitro:
Gil Manzano (ESP).
Assistenti:
Nevado Rodriguez e Martinez Munuera (ESP).
Quarto
ufficiale
: Milla Alvendiz (ESP).
Note:
ammonito al 37' p.t. Duncan per gioco scorretto; recupero 0' p.t. e 2'
s.t.; spettatori 6.000 circa; terreno di gioco in buone condizioni.

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