Pari di cuore: il Palermo scappa con Dybala, Gasta lo riprende allo scadere
Ci vuole coraggio per raddrizzare una rotta impervia. Ci vogliono audacia e un buon condottiero. Uno in panchina, Sinisa Mihajlovic, e uno sul campo, Daniele Gastaldello. Ci vuole poi un gran collettivo, quello che ha permesso alla Sampdoria di riagguantare il Palermo dell'ex Beppe Iachini proprio allo scadere di una prima di campionato cominciata in salita e proseguita in inferiorità numerica ma senza mai perdere la bussola.
Uccellati.
Di fronte ad un "Barbera" fresco di ritorno in categoria e agli occhi entusiasti del presidente Massimo Ferrero – accompagnato in tribuna dalla moglie Manuela -, Viviano in completa divisa rossa fa il suo debutto a difesa dei pali blucerchiati.
Davanti a lui staziona la retroguardia provata in settimana – De
Silvestri, Gastaldello, Regini e Cacciatore -, un pacchetto arretrato
presto uccellato dai padroni di casa. Già al 7' Barreto scavalca in
pallonetto i due centrali e mette Dybala a tu per tu con Viviano.
L'argentino – tre gol totali in A, due al Doria – la addomestica col
petto e batte col sinistro l'ex compagno. Al primo affondo, il
Palermo sfonda, con il minimo sforzo.
Geometrie.
La reazione blucerchiata non tarda a palesarsi. Dalla corsia sinistra
Cacciatore centra a rientrare per Okaka che, in scivolata, manca per
un nonnulla l'impatto con il pallone del possibile pareggio. Colpita
a freddo, la Samp prova a riassestarsi, mantiene le redini del gioco
e si rende pericolosa in più di una circostanza, sfruttando
soprattutto buone geometrie degli attaccanti. Al 20' Tommasi fischia
un fallo di Eder prima del tocco vincente di Gastaldello, un minuto
dopo un tiro mancino di Obiang – innescato da Sansone – viene
addomesticato prima di finire tra i guanti di Sorrentino. Alla
mezzora – tra un'ammonizione e l'altra a Rigoni, De Silvestri, Regini
– Barreto spaventa Viviano dalla distanza, lo stesso fa Soriano al
37': Sorrentino c'è.
Rosso.
C'è, purtroppo, ad una manciata di giri d'orologio dal duplice
fischio, il secondo giallo per Regini. Tommasi valuta infatti da
cartellino un rimbalzo della sfera sul braccio destro del numero 19.
Un'assurdità e Doria in dieci per un tocco evidentemente
involontario. Mihajlovic corre subito ai ripari richiamando Sansone e
puntellando la difesa con l'ultimo arrivato Silvestre. Al pronti via
della ripresa De Silvestri ci mette una pezza sullo scatenato Dybala,
bravo e fortunato a bersi il neoentrato connazionale e strozzato
nella conclusione dal ripiegamento del terzino. La Samp accusa ancora
il colpo dell'espulsione ma continua a proporsi con un 4-3-2, nel
quale Okaka resta il riferimento offensivo.
Capitano.
Krsticic per Obiang, Ngoyi per Rigoni. Queste le mosse di Mihajlovic
e Iachini a ridosso della mezzora; dopo la mezzora è la volta di
Bergessio (per Palombo) e Belotti (per Dybala). I blucerchiati
passano al più offensivo 4-2-3, macinano azioni ma – tra le provocazioni dei siciliani – sembrano non trovare lo spiraglio
giusto. Spiraglio che però si apre all'ultimo assalto, quando corre il primo minuto di
recupero. Angolo di Krsticic a uscire, la testa di De Silvestri fa da sponda per
Gastaldello appostato sul secondo palo, stop di petto e sinistro in
rete. Il capitano corre verso una panchina esplosa di gioia. Il pari
è realtà, il giusto premio per la tenacia di questa Sampdoria.
Palermo
1
Sampdoria
1
Reti:
p.t. 7' Dybala; s.t. 46' Gastaldello.
Palermo
(3-5-2): Sorrentino; Muñoz, Terzi, Andelkovic; Pisano, Bolzoni,
Rigoni (26' s.t. Ngoyi), Barreto, Daprelà; Dybala (31' s.t.
Belotti), Vázquez
(49' s.t. Bentivegna).
A
disposizione: Ujkani, Fulignati, Vitiello, Milanovic, Cochev,
Quaison, Souleman, Maresca, Morganella.
Allenatore:
Giuseppe Iachini.
Sampdoria
(4-3-3): Viviano; De Silvestri, Gastaldello, Regini, Cacciatore;
Soriano, Palombo (31' s.t. Bergessio), Obiang (20' s.t. Krsticic);
Sansone (44' p.t. Silvestre), Okaka, Eder.
A
disposizione: Da Costa, Massolo, Duncan, Fedato, Campaña, Rizzo,
Salamon, Wszolek.
Allenatore:
Sinisa Mihajlovic.
Arbitro:
Tommasi di Bassano del Grappa.
Assistenti:
Paganessi di Bergamo e Preti di Mantova.
Quarto
ufficiale: Vivenzi di Brescia.
Arbitri
addizionali: Merchiori di Ferrara e Aureliano di Bologna.
Note:
espulso al 41' p.t. Regini per doppia ammonizione; ammonito al 26'
p.t. Rigoni, al 30' p.t. De Silvestri, al 33' p.t. Regini per gioco
scorretto, al 37' s.t. Okaka per comportamento non regolamentare;
recupero 1' p.t. e 3' s.t.; abbonati 9.317, paganti 7.447; terreno di gioco in buone
condizioni.