Doppio olé: perle di Gabbiadini e Okaka, il Doria mata il Toro
Una
vittoria che vale doppio. La prima contro il Torino, bella, nitida,
meritata; la seconda contro la SLA, voluta dal presidente Massimo
Ferrero e sostenuta da tutti, società, squadra e tifosi. Oggi – è
proprio il caso di dirlo – abbiamo vinto tutti e possiamo andare a casa con una vittoria all'ora di pranzo che ci regala una domenica assai serena. I granata sono matati grazie ad un'ottima prestazione corale impreziosita dalle perle dei singoli.
Avvio
ok. Privo dello squalificato Regini, Sinisa Mihajlovic sceglie ancora
Cacciatore nelle vesti di terzino sinistro. Silvestre debutta dal
primo minuto accanto a capitan Gastaldello mentre Gabbiadini si
riprende la corsia di destra del fronte offensivo, completato da
Eder, a destra, e Okaka riferimento centrale. L'avvio del trio
d'attacco pare davvero incoraggiante: la retroguardia granata –
obbligata a cominciare l'azione dai piedi di Padelli – resta in
costante apprensione e al 12' Bovo deve usare le maniere forti per
fermare una pericolosa incursione di Eder: per l'ex rossoblù arriva
il primo giallo di giornata.
Matador.
Il secondo se lo prende Obiang dopo un contrasto con Nocerino,
Mazzoleni sembra un po' troppo fiscale. Al 25' Vives scaglia il primo
tiro verso Viviano: palla fuori e braccia larghe per il nostro
portierone. Eder risponde qualche secondo ma il suo destro è
totalmente fuori misura. Un'occasione buona capita al minuto 33:
Soriano scambia in velocità con Gabbiadini e viene steso da Glik
nella mezzaluna dell'area di rigore. Il polacco si becca
un'ammonizione, Padelli si becca un gol. A segnarlo, con un mancino
chirurgico, è Gabbiadini, matador anche nell'ultimo incrocio con i
granata.
Traversa.
Il piede di Manolo si conferma caldo anche al 20' della ripresa. Su
un'altra punizione al vetriolo il Toro – che nel frattempo ha
inserito Amauri per Larrondo – viene salvato dalla traversa. E
recrimina al 28' per un presunto contatto in area doriana: Mazzoleni
fa proseguire e sanziona per proteste El Kaddouri. Alla mezzora in
punto Mihajlovic opera il primo cambio: la staffetta quella classica
Obiang-Krsticic, lo spagnolo esce tra gli applausi scroscianti di
Marassi. Centoventi secondi più tardi Ventura richiama Quagliarella
per Martinez.
Apoteosi.
Tornando agli applausi, quelli più forti se li becca Okaka,
un'autentica forza della natura. Quando decide di mettere il turbo,
il perugino d'ebano non lo ferma nessuno. Dalla linea di centrocampo
parte palla al piede in un vortice di forza esplosiva e tecnica
sopraffina, rende vane le trattenute di Moretti, elude Glik e fulmina
Padelli sul secondo palo. L'apoteosi. In campo, sugli spalti e in
tribuna d'onore. In alto le braccia per questa Samp che amministra
fino al triplice fischio e può correre verso la Sud. Buona la
seconda, avanti così.
Sampdoria
2
Torino
0
Reti:
p.t. 34' Gabbiadini; s.t. 34' Okaka.
Sampdoria
(4-3-3): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Gastaldello (38' s.t.
Romagnoli), Cacciatore; Soriano, Palombo, Obiang (30' s.t. Krsticic);
Gabbiadini, Okaka (37' s.t. Bergessio), Eder.
A
disposizione: Da Costa, Romero, Mesbah, Duncan, Fedato, Sansone, Rizzo, Marchionni.
Allenatore:
Sinisa Mihajlovic.
Torino
(3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Maksimovic, Nocerino, Vives,
El Kaddouri, Molinaro (13' s.t. Darmian); Larrondo (16' s.t. Amauri), Quagliarella (32'
s.t. Martinez).
A
disposizione: Gillet, Castellazzi, Gazzi, Jansson, Silva, Sanchez
Mino, Da Silva, Benassi.
Allenatore:
Giampiero Ventura.
Arbitro:
Mazzoleni di Bergamo.
Assistenti:
Manganelli di Valdarno e Pegorin di Latina.
Quarto
ufficiale: Bianchi di Lucca.
Arbitri
addizionali: Di Bello di Brindisi e Pasqua di Tivoli.
Note:
ammoniti al 13' p.t. Bovo, al 24' p.t. Obiang, al 33' p.t. Glik,
all'8' s.t. De Silvestri, al 19' s.t. Vives, al 40' s.t. Soriano per
gioco scorretto, al 27' s.t. El Kaddouri per proteste; recupero 0'
p.t. e 3' s.t.; abbonati 18.061 (rateo gara 155.699 euro), paganti
3.119 (incasso netto 53.303 euro); terreno di gioco in buone
condizioni.