La difesa? Il miglior attacco: Gastaldello e Romagnoli regolano il Chievo
Guai a chiamarla Sampdoria B. Anche perché si farebbe un torto a tutti. Quella che questa sera contro il ChievoVerona ha conquistato la sua seconda vittoria casalinga consecutiva, allungando la striscia positiva e volando al terzo posto in classifica, era la Sampdoria. Punto e basta. Già, perché tutti i suoi interpreti – dal primo all'ultimo – hanno dimostrato che la maglia blucerchiata la possono indossare in qualsiasi occasione.
Matassa.
Come ampiamente annunciato, Sinisa Mihajlovic ruota gli effettivi a propria
disposizione e vara per la prima volta in gare ufficiali il 4-3-1-2.
Tra i confermati rispetto al Sassuolo restano i soli Viviano,
Gastaldello, Okaka e Soriano, quest'ultimo avanzato di qualche metro
nella posizione di trequartista. Romagnoli, Mesbah, Rizzo, Marchionni
e Bergessio debuttano in blucerchiato dal primo minuto. Al 3' Rizzo
finisce già sul taccuino di un altro semi-esordiente, l'arbitro
Fabbri, che lo ammonisce dopo una lieve trattenuta. Vuoi per
l'affiatamento giocoforza latente, vuoi per il rude atteggiamento
avversario, il Doria fatica a sbrogliare la matassa.
Sopravvento.
Tant'è che il primo – lieve – sussulto lo si vive al 20' spaccato:
azione insistita di Okaka sulla destra, palla che sguscia per
Bergessio, il cui destro viene respinto in corner. Soriano quattro
minuti più tardi colpisce al volo – alto – col sinistro al termine
di un batti e ribatti di una punizione calciata da Marchionni. A
piccoli passi, è vero, ma i blucerchiati si avvicinano al bersaglio
grosso. Come al 33' quando l'ispirato numero 21 innesca per vie
centrali il mancino di Bergessio, troppo docile nella conclusione,
facile preda dei guanti di Bardi. Coefficiente di difficoltà
maggiore per l'estremo clivense qualche giro d'orologio più tardi,
quando deve volare alla propria destra per togliere dall'angolino un
colpo di testa di Krsticic su cross di Cacciatore. Ancora un colpo di
testa, di Soriano, al 37', spaventa ancora Bardi. Abbiamo preso il
sopravvento ma non si passa ancora. Anzi, si rischia di capitolare,
al 40', su azione di rimessa orchestrata da Paloschi e conclusa a
lato da Hetemaj.
Bomber.
Corso il rischio, finalmente si segna. La firma la pone il capitano,
segnando un gol da bomber vero e diventando il capocannoniere doriano
di questo avvio di campionato. Sugli sviluppi di un corner contestato
da Corini & Co., Romagnoli la ributta in mezzo, Gastaldello la
addomestica col petto e con la punta del sinistro beffa Bardi per
l'1-0 che fa esplodere Marassi. Marassi che al pronti via della
ripresa saluta con gli applausi l'uscita dal campo di Rizzo per
l'ingresso di Obiang.
Piedone.
Anche l'ammonito del Chievo trova anzitempo la via della panchina:
prima del quarto d'ora, Corini toglie infatti Radovanovic per
inserire il più offensivo Botta. Poi tocca a Birsa dare il cinque a
Gamberini, segno che l'ex regista di Bagnolo Mella vuole davvero
premere sull'acceleratore. Botta lo dimostra al 17', con una girata a
botta sicura da posizione assai favorevole. Viviano conferma l'ottimo
momento di forma e chiude la saracinesca, stoppando l'argentino con
il piedone. Frenata l'inerzia offensiva della prima frazione,
Mihajlovic decide di richiamare Bergessio, al suo posto va Eder. Ma è
ancora Chievo: Birsa prova la botta da oltre 20 metri, Viviano si fa
trovare ancora una volta pronto.
Sigillo.
Il sempre apprezzato Maxi e Marchionni sono gli ultimi a lasciare il
rettangolo verde; per il rush finale tocca all'usato sicuro:
Pellissier e Palombo. Al 32' Mesbah in volata scalda i guanti di
Bardi. È il preludio al sigillo del raddoppio, impresso a fuoco
sulla partita dall'altro centrale di difesa, Romagnoli. Il
diciannovenne scuola giallorossa non manca l'appuntamento sotto la
Sud, impattando di testa un corner di Palombo prolungato col tacco da
Okaka. È il 2-0 che pare chiude baracca e burattini anche se
potrebbe essere arrotondato ancora da Romagnoli. Anche se Paloschi rovina allo scadere l'imbattibilità di Viviano. Poco male, avanti così. E testa al derby. Testa alta, sempre.
Sampdoria
2
ChievoVerona
1
Reti:
p.t. 45' Gastaldello; s.t. 35' Romagnoli, 45' Paloschi.
Sampdoria
(4-3-1-2): Viviano; Cacciatore, Gastaldello, Romagnoli, Mesbah; Rizzo
(1' s.t. Obiang), Marchionni (32' st. Palombo), Krsticic; Soriano; Okaka, Bergessio (21' s.t. Eder).
A
disposizione: Romero, Duncan, Fedato, Gabbiadini, Sansone, Regini,
Silvestre, De Silvestri, Wszolek.
Allenatore:
Sinisa Mihajlovic.
ChievoVerona
(5-3-2): Bardi; Sardo, Gamberini (16' s.t. Birsa), Dainelli,
Zukanovic, Biraghi; Cofie, Radovanovic (13' s.t. Botta), Hetemaj;
Paloschi, Maxi López
(32' s.t. Pellissier).
A
disposizione: Bizzarri, Seculin, Kupisz, Cesar, Frey, Edimar,
Bellomo, Meggiorini, Mangani.
Allenatore:
Eugenio Corini.
Arbitro:
Fabbri di Ravenna.
Assistenti:
Faverani di Lodi e Petrella di Termoli.
Quarto
ufficiale: Paganessi di Bergamo.
Arbitri
addizionali: Rizzoli di Bologna e La Penna di Roma 1.
Note:
ammoniti al 3' p.t. Rizzo, al 38' p.t. Radovanovic, al 24' s.t.
Zukanovic per gioco scorretto; recupero 1' p.t. e 3' s.t.; abbonati
18.076 (rateo gara 155.719 euro), paganti 1.270 (incasso netto 19.771
euro); terreno di gioco in non perfette condizioni.