Pazzo pari a Cagliari: la Samp resta terza e imbattuta
Pari, pazzo pari. Di quelli che non sai come prenderli, con il sorriso o gli angoli della bocca all'ingiù. Perché forse abbiamo pensato troppo presto di averla fatta franca, a Cagliari – dove ogni volta che andiamo in trasferta ne succede una più del diavolo -; invece, alla fine, i sardi lo scherzetto ce l'hanno fatto, eccome. Da 0-2 a 2-2. Che è un peccato: mannaggia al palo di Gabbiadini. Ma intanto, rimaniamo terzi, tra i nobili. E imbattuti, al pari della Juventus e di nessun altro. Per cui, bisogna sfregarsi le mani. D'altro canto, però, a guardarci in tasca vedi più ammoniti che nichelini di soddisfazione e un infortunio – quello di Viviano – che non mette allegria. Anche se Romero ha dimostrato di non essere qui a fare da tapezzeria. Anzi.
Fuorigioco. Al "Sant'Elia" con le maglie pro-Genova, Gastaldello si riprende la fascia di capitano e il posto al centro
della difesa; Romagnoli si accomoda in panchina. Malgrado
l'inserimento nella distinta ufficiale, in panchina va pure Soriano,
non al meglio sul piano gastrointestinale e risparmiato; in mediana
debutta Duncan. Pronti via e Gabbiadini, lanciato da Gastaldello,
segna sotto le gambe di Cragno. Peccato che il numero 11 sia partito
in netto fuorigioco. Dall'altra parte, come ampiamente previsto, non
si sta a guardare sul fronte offensivo: al 6' Cossu pesca Dessena nel
cuore dell'area ma il colpo di testa ravvicinato dell'ex doriano
diventa facile preda di Viviano. Anche Ibarbo, approfittando di un
liscio di Cacciatore, si rende pericoloso poco prima del quarto
d'ora: Viviano disinnesca tranquillamente il sinistro del colombiano.
Punta.
È il Cagliari, in questa prima porzione di gara, a concludere con
più assiduità verso la porta: Cossu non trova lo specchio da buona
posizione al minuto 17. Un giro d'orologio più tardi Gabbiadini
risponde sulla sponda opposta con un destro debole per i guanti di
Cragno. Dopo un giallo – dubbio – per Duncan, i guanti blucerchiati
cambiano proprietario al 21': Viviano deve lasciare il campo per un
problema al ginocchio sinistro, tra i pali si rivede Romero, pronto
ma inoperoso sullo stacco di Ibarbo al 27'. Le lancette ruotano
ancora e il Doria passa. Da schema su punizione, of course. Palombo,
con il contagiri, mette Gabbiadini di fronte a Cragno, difesa
cagliaritana imbambolata, tocco di punta di Manolo e 0-1
blucerchiato.
Bolide.
Passa una manciata di minuti e la Samp potrebbe raddoppiare:
Gabbiadini scappa sulla destra e centra per Okaka ed Eder. Cragno
anticipa tutti e vanifica il buon lavoro ospite. L'orgoglio sardo
produce una fiammata al 37': Cossu prima ed Ekdal poi vengono murati
dalla retroguardia. Non può nulla, invece, l'estremo di casa su un
bolide terra-aria scagliato dal mancino di Obiang al 39'. Splendido
lo 0-2 dello spagnolo – al secondo centro assoluto in Serie A – per
stile, potenza e precisione. E pure per tempismo. Il presidente Massimo Ferrero può alzare le mani al cielo: e con le dite fa una "w", che significa vittoria. Forse è un po' troppo presto, però.
Disgrazie.
Il primo tempo si
chiude all'inglese, per noi; il secondo si apre con un Cagliari deciso a recuperare lo svantaggio
e con la seconda ammonizione del pomeriggio, comminata a Cacciatore.
Ma con il Doria sempre pronto a colpire. Al 5', in area rossoblù,
succede di tutto: Okaka orchestra il contropiede come al suo solito,
Gabbiadini coglie il montante con il destro, la palla arriva a Obiang,
che calcia a botta sicura e a porta sguarnita ma un difensore si
sostituisce a Cragno. Dai gol falliti – si sa – si passa spesso ai
gol subiti. E le disgrazie – sportive, s'intende – non arrivano mai da
sole. Cacciatore contrasta Ibarbo con troppa energia in area,
Gervasoni assegna rigore ed espulsione diretta per il terzino. Sul
dischetto si presenta Avelar, Romero intuisce ma il mancino del
brasiliano pare davvero imparabile.
Affanno.
Al 15' Mihajlovic si ritrova con l'uomo in meno ed un avversario
agguerrito. Mesbah prende così il posto di Eder e va a coprire il
buco difensivo. La pressione si fa sentire e al 22' Romero deve
metterci la manona per salvare la propria rete dall'incursione di
Pisano. Sinisa cambia ancora: Romagnoli va a dar manforte dietro,
Mesbah avanza in mediana, ma il Cagliari colpisce subito con Sau,
fulmineo nel freddare Romero sul proprio palo. Parità e Doria in
affanno. Per la serie come cambiano in fretta le partite… Mesbah,
in teoria, avrebbe l'occasione al 39' per riportarci avanti ma la
spaccata dell'algerino su assist di Obiang si perde sul fondo. Si morde le labbra il nordafricano, e fa bene: sarebbe stato un colpo da knock out.
Gialli. Ma la gara non è finita qui, e Gervasoni sparge gialli per il campo: Silvestre (41'), Benedetti (42'), Romagnoli (44'), Cossu e Gabbiadini (48') fanno così bella mostra tra gli ammoniti in un finale a dir poco spezzettato. Zeman prova a forzare il pari con Longo al posto di Sau, al minuto 42, mentre i tifosi blucerchiati e Ferrero trattengono il fiato. Il respiro poi riprende regolare quando l'arbitro fischia tre volte. È vero, la gara ci è scappata di mano; ma proprio per questo, la prossima volta saremo più pronti ad acciuffare i tre punti; intanto restiamo in piedi, senza cadere mai.
Cagliari 2
Sampdoria 2
Reti:
p.t. 28' Gabbiadini, 39' Obiang; s.t. 14' Avelar rig., 32' Sau.
Cagliari
(4-3-3): Cragno; Pisano, Benedetti, Capuano, Avelar; Dessena (10'
s.t. Donsah), Crisetig, Ekdal (22' s.t. Caio Rangel); Ibarbo, Sau
(42' s.t. Longo), Cossu.
A
disposizione: Colombi, Murru, Conti,
João
Pedro, Capello,
Farias, Balzano.
Allenatore:
Zdenek Zeman.
Sampdoria
(4-3-3): Viviano (21' p.t. Romero); De Silvestri, Silvestre,
Gastaldello, Cacciatore; Obiang, Palombo, Duncan (31' s.t.
Romagnoli); Gabbiadini, Okaka, Eder (16' s.t. Mesbah).
A
disposizione: Da Costa, Fedato, Sansone, Bergessio, Soriano,
Marchionni, Wszolek.
Arbitro:
Gervasoni di Mantova.
Assistenti:
Fiorito di Salerno e Posado di Bari.
Quarto
ufficiale: Galloni di Lodi.
Arbitri
addizionali: Nasca di Bari e Saia di Palermo.
Note:
espulso al 13' s.t. Cacciatore per gioco scorretto; ammoniti al 19'
p.t. Duncan, al 3' s.t. Cacciatore, al 22' s.t. Avelar, al 28' s.t.
Palombo, al 41' s.t. Silvestre, al 45' s.t. Romagnoli per gioco scorretto, al 42' s.t.
Benedetti per proteste, al 48' s.t. Cossu e Gabbiadini per comportamento non regolamentare; recupero 2' p.t. e 4' s.t.; spettatori 9.425;
terreno di gioco in discrete condizioni.