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Tridente magico: Eder, Okaka e Gabbiadini sfatano il tabù Verona

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Tridente magico: Eder, Okaka e Gabbiadini sfatano il tabù Verona

Sarà forse stata colpa della paura di cadere giù dal balcone, come detto a denti stretti da Sinisa Mihajlovic alla vigilia, ma la Sampdoria questa volta ha saputo reagire al pari avversario e ribaltare – con l'aiuto dell'uomo in più – il parziale maturato nel primo tempo del "Bentegodi". L'istinto di sopravvivenza dei blucerchiati ha sopraffatto anche le statistiche (il Doria non vinceva in casa dell'Hellas Verona dal lontano '69) e permesso a Romero e c e compagni di portare a casa tre punti fondamentali nella corsa all'Europa. Quarto posto momentaneo grazie ad un tris. E ad un fronte offensivo che va a segno in ordine inverso rispetto alla dizione da formazione.

Antico
.
Per rimpiazzare gli squalificati Obiang e Soriano, Mihajlovic mantiene
la linea verde scegliendo Rizzo e Duncan. In difesa trova conferme il
quartetto anti-Napoli; in attacco si torna invece all'antico: largo
al tridente Gabbiadini-Okaka-Eder. È proprio il brasiliano, dopo
qualche scaramuccia offensiva scaligera, ad avere sul destro la prima
vera occasione della serata: il numero 23 buca la retroguardia di
casa su filtrante di Mesbah, Rafael chiude sul palo più lontano. La
risposta dell'Hellas è in realtà un'autorisposta: un cross dalla
sinistra deviato all'indietro dalla zucca di De Silvestri rischia
seriamente di beffare Romero. Al quarto d'ora si è già dall'altra
parte, dove Gabbiadini carica il mancino e Rafael si rifugia in
corner. Sul secondo tentativo dalla bandierina, un'incornata di
Silvestre non centra di un nulla lo specchio della porta.

Conti.
La scintilla nel gelo dell'Immacolata scocca al minuto 26. Gabbiadini
ruba palla a Tatchsidis nel cerchio di metà-campo, nota lo scatto di
Eder e lo mette a tu per tu con Rafael. Il messicano Márquez,
in ritardo, non può far altro che scalciare da tergo il verdeoro:
rigore ed espulsione paiono decisioni sacrosante da parte del
fischietto Tommasi. Sacrosanta è pure la trasformazione di Eder, 0-1
Doria e festa grande per la splendida Sud in formato trasferta. Un
pasticciaccio brutto in fase di palleggio consente a Nico López
di spaventare la Samp
da buona posizione: Romero si fa trovare pronto. Decisamente meno
reattivo el Chiquito sembra al 37': la respinta corta dell'argentino
sul piatto di Tachtsidis si tramuta in oro per Toni, lesto in
spaccata a raccogliere e a pareggiare i conti.

Zampata.
Il botta e risposta non fa bene ai blucerchiati, costretti a perdere
Silvestre, ammonito e soprattutto infortunato; accanto a Romagnoli va
a posizionarsi Gastaldello. Prima della fine del tempo Rizzo sgroppa
che è un piacere, si porta a spasso i gialloblù in bello stile,
guadagna il limite dell'area ma il suo sinistro scivola sul fondo.
All'8' della ripresa scivola – in maniera nient'affatto involontaria
– sul braccio di Rodríguez
un passaggio di Gabbiadini. Ci starebbe il secondo penalty di
giornata ma Tommasi non se la sente. Poco male, verrebbe da dire,
perché di lì a poco il Doria si rifà avanti. L'azione ricalca il
leitmotiv vincente già visto col Milan: pennellata di Gabbiadini,
zampata di testa di Okaka e la gente esulta. Tra la Samp e l'immediato tris
c'è di mezzo Rafael, che, al 15' spaccato, si supera sul sinistro a
giro di Gabbiadini.

Tris. La
vendetta di Manolo si compie comunque a stretto di posta. Il
neoentrato Krsticic imbecca Eder sulla corsa, la puntata del
brasiliano diventa manna per Gabbia che non fatica a scaraventare in
una rete sguarnita l'1-3 al 17'. Il palo di Okaka a metà tempo suona
come un campanello d'allarme: le gare vanno chiuse. Una campanellina
rintocca al 26' per De Silvestri, rimpiazzato dall'applauditissimo ex
Cacciatore per un problema fisico (diffidato e ammonito salterà
comunque la trasferta nella Torino bianconera). Anche Mandorlini
cambia a ridosso della mezzora – López
esce per Nenê
– qualche istante prima che Palombo salvi sulla linea un tocco
ravvicinato di González.
Anche Toni, al 35' dimostra che la speranza veronese non si è ancora
spenta. Valoti e Juanito
Gómez
subentrano
a Campanharo e ad Agostini, il Doria potrebbe affondare ma non lo fa. Poco male, il finale è ormai scritto. Andiamo a dormire da quarti in classifica, e sapendo che sappiamo fare pure di meglio.

Hellas
Verona 1

Sampdoria     3

Reti:
p.t. 28' Eder rig., 37' Toni; s.t. 12' Okaka, 17' Gabbiadini.

Hellas
Verona (3-5-2)
: A. Rafael; Márquez,
Moras, Rodríguez;
A. González,
Christodoulopoulos, Tachtsidis,
Campanharo (36' s.t. Valoti), Agostini
(40' s.t. J. Gómez);
Toni,
N. López
(29' s.t. Nenê).
A
disposizione:
Benussi, Gollini, Saviola, R. Marques, Brivio, Fares,
Checchin.

Allenatore:
Andrea Mandorlini.

Sampdoria
(4-3-3)
: Romero; De Silvestri (26' s.t. Cacciatore), Silvestre (40'
p.t. Gastaldello), Romagnoli, Mesbah; Rizzo, Palombo, Duncan (10'
s.t. Krsticic); Gabbiadini, Okaka, Eder.

A
disposizione
: Da Costa, Viviano, Fedato, Bergessio, Regini,
Djordjevic, Marchionni, Fornasier, Wszolek.

Allenatore:
Sinisa Mihajlovic.

Arbitro:
Tommasi di Bassano del Grappa.

Assistenti:
Marzaloni di Rimini e Petrella di Termoli.

Quarto
ufficiale
: Gava di Conegliano.

Arbitri
addizionali
: Calvarese di Teramo e Abbattista di Molfetta.

Note:
espulso al 26' p.t. Márquez
per gioco scorretto, ammoniti al 35' p.t. Silvestre, al 43' p.t.
Duncan, al 19' s.t. De Silvestri, al 27' s.t. Valoti per gioco
scorretto, al 1' s.t. Agostini per comportamento non regolamentare;
recupero 1' p.t. e 4' s.t.; abbonati 14.107 (rateo gara 208.204 euro),
paganti 4.283 (incasso 60.186 euro); terreno di gioco in pessime
condizioni.

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