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Sampdoria, così non va: anche l’Inter sbanca Marassi

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Sampdoria, così non va: anche l’Inter sbanca Marassi

L’Inter di Conte è una corazzata e se finora le ha vinte tutte un motivo – e forse non soltanto uno – ci sarà. Ma la Sampdoria di Di Francesco ci ha messo del suo in questo anticipo di Serie A, regalando ai nerazzurri praticamente un tempo e servendo loro su un piatto d’argento almeno due dei tre gol subiti. La reazione d’inizio ripresa non può bastare. Urge riassestare la bussola, urge cambiare rotta, perché così non va.

Mazzata. Dentro un centrocampista per un trequartista. Questa la mossa iniziale del mister che infoltisce la mediana con Linetty e Jankto, scegliendo Rigoni come partner offensivo di Quagliarella. Dietro Chabot debutta dal primo minuto e dietro rischiamo qualcosa intorno al 12′. Bastoni non trova la porta mentre Depaoli e Colley sbrogliano due situazioni complicate. Nel giro di due minuti però, tra il 20′ e il 22′, ci ritroviamo sotto di due gol. Demeriti nostri ma merito di Sanchez che prima devia tra palo e Audero un destro di Sensi da fuori area e poi approfitta di un altro tiro di Sensi – stavolta sbucciato – per firmare il raddoppio da due passi. Una mazzata tremenda.

Obbligo. La nostra risposta è tutta in un sinistro provato da Jankto alla mezzora e finito in Nord. Poco, troppo poco. Candreva al 36′ triplica le marcature ma stavolta Calvarese annulla per fuorigioco. Due minuti più tardi Martinez si avvicina ancora al bersaglio grosso: la mira è imprecisa. Così come quella di Linetty al 44′, al termine di un’azione insistita dalle parti di Handanovic. Al riposo si va sullo 0-2 ma al rientro il già ammonito Sanchez – dopo un miracolo di Audero su Martinez – si fa espellere per simulazione. Con l’uomo in più, un nuovo modulo – 4-4-2 – e un tempo ancora da giocare abbiamo l’obbligo di crederci.

Doccia. Il primo a farlo è Jankto, che al 10′ riapre i giochi freddando Handanovic sotto la Sud. Marassi è una bolgia, Di Francesco si gioca la carta Bonazzoli per Depaoli. Ci crediamo per davvero. Ma nel momento migliore dei blucerchiati, proiettati in avanti alla ricerca del pari, Gagliardini si avventa su una verticalizzazione di Brozovic che Audero non trattiene e porta l’Inter sull’1-3. La doccia gelata non scoraggia il Doria che cambia Ekdal con Vieira (24′) e Linetty con Caprari (28′) e con orgoglio ci prova fino alla fine. In pieno recupero Vieira impegna Handanovic con una gran botta e Quagliarella trova soltanto l’esterno della rete a porta praticamente sguarnita. Epilogo in linea con il momento-no.

Sampdoria         1
Internazionale 3
Reti: p.t. 20′ Sensi, 22′ Sanchez; s.t. 10′ Jankto, 16′ Gagliardini.
Sampdoria (3-5-2): Audero; Bereszynski, Chabot, Colley; Depaoli (11′ s.t. Bonazzoli), Linetty (28′ s.t. Caprari), Ekdal (24′ s.t. Vieira), Jankto, Murru; Rigoni, Quagliarella.
A disposizione: Raspa, Falcone, Augello, Barreto, Ramírez, Thorsby, Regini, Ferrari, Léris.
Allenatore: Di Francesco.
Internazionale (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Candreva (12′ s.t. D’Ambrosio), Gagliardini, Brozovic, Sensi (20′ s.t. Barella), Asamoah; Sanchez, Martinez (11′ s.t. Lukaku).
A disposizione: Padelli, Godin, Vecino, Ranocchia, Politano, Lazaro, Valero, Dimarco, Biraghi.
Allenatore: Conte.
Arbitro: Calvarese di Teramo.
Assistenti: Bindoni di Venezia e Galetto di Rovigo.
Quarto ufficiale: Irrati di Pistoia.
VAR: Pasqua di Tivoli.
AVAR: Mondin di Treviso.
Note: espulso al 1′ s.t. Sanchez per doppia ammonizione; ammoniti al 10′ p.t. Bastoni, al 16′ p.t. Rigoni, al 33′ s.t. Linetty, al 43′ p.t. Sanchez, al 36′ s.t. Skriniar per gioco scorretto; recupero 3′ p.t. e 4′ s.t.; abbonati 17.031 (rateo 177.402 euro), paganti 6.663 (incasso 205.528 euro); terreno di gioco in buone condizioni.

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