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Giampaolo battagliero: «Mi aspetto un Cagliari duro e una Samp altrettanto tosta»

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Giampaolo battagliero: «Mi aspetto un Cagliari duro e una Samp altrettanto tosta»

Terza sfida in una manciata di giorni, dopo un tris di k.o. che è bene dimenticare in fretta. Marco Giampaolo ha una ricetta per rimettere in moto la sua Sampdoria: «La sconfitta devi togliertela di dosso il prima possibile, perché non bisogna entrare in un circolo vizioso. Non bisogna seguire queste logiche, ma resettare e ripartire, facendo un’analisi seria delle cose positive e di quelle da migliorare. A Cagliari andremo a fare la nostra partita, come al solito».

Tosto. Si dice che un avversario ferito sia più difficile da affrontare. In questo senso, se noi dobbiamo rifarci di Bologna, i rossoblù hanno da vendicare ciò che è successo allo “Stadium”. «Il Cagliari in casa è una squadra pericolosa – analizza il mister -, ha qualità e in attacco è velenosa. A centrocampo inoltre sono muscolari. Hanno fatto un mercato importante, pur da neopromossi. So che cosa può dare il loro stadio, che conosco bene. Domani mi aspetto un Cagliari tosto e una Samp altrettanto tosta».

Analisi. Un passo indietro fino al “Dall’Ara”. «Ho rivisto la partita di Bologna più di una volta – ammette il tecnico -. Non abbiamo fatto solo mezzora da squadra, ma di più. Abbiamo perso 3 palloni pericolosi, con Torreira, Linetty e poi Pedro; non rischiando troppo. Poi però abbiamo perduto un’altra palla e sul finale di tempo abbiamo preso un gol che è figlio anche di uno sbagliato posizionamento difensivo. Però ricordiamoci che non possiamo pensare di dominare sempre per l’intera partita.

Rilancio. «Bisogna migliorare nelle reazioni alle difficoltà – continua -, mettendo a posto delle cose. Nei 90 minuti per ora abbiamo pagato a caro prezzo alcuni momenti della gara. In nessuna delle ultime partite avremmo meritato di perdere, a mio modo di vedere. Ma non dobbiamo fare passi indietro, bisogna rilanciare. In Serie A bisogna arrivare a capire che ci sono momenti in cui devi soffrire e devi esserne capace, essendo poi bravo a ripartire».

Personalità. Un esempio, in questo senso, può essere Skriniar? «Ha reagito da grande giocatore – risponde Giampaolo -, lui ha il carattere, la personalità e la convinzione per poter uscire dai momenti difficili. Per questo mi è piaciuto molto. Bisogna reagire con entusiasmo agli errori. Spesso ci si difende dietro alla parola giovani: ma un ragazzo che è bravo deve giocare».

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