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Giampaolo sulla Coppa: «Risultato indigeribile, tutta esperienza per i giovani»

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Giampaolo sulla Coppa: «Risultato indigeribile, tutta esperienza per i giovani»

Una lettura superficiale del tabellino potrebbe dare una sbagliata impressione di ciò che è successo all'”Olimpico” e forse è proprio per questo che Marco Giampaolo non riesce a mandare giù il poker contro la Roma. «È difficile analizzare questa gara – comincia la sua disamina il mister -, faccio davvero fatica a digerire il risultato. Anche perché il terzo e il quarto gol sono arrivati a partita praticamente finita. Pur tenendo conto del grande valore dei nostri avversari avremmo dovuto essere più incisivi. A tratti abbiamo fatto buone cose, dando tanta corsa; ma la Roma nei momenti topici è stata superiore».

Gara. Analogie con il 3-2 di inizio stagione se ne possono vedere? «Eravamo alla terza di campionato – ricorda l’allenatore doriano -, le squadre dovevano ancora assestarsi. Poi i valori vengono fuori, e la Roma ha dei valori importanti. Giocare contro queste corazzate ti rende la vita dura. La Sampdoria però ha il compito di fare gol con Budimir e tenere la partita aperta: quella è la nostra gara. Non ci siamo riusciti».

Valore. Tra leggerezze difensive e poca concretezza di cose da dire stasera ce ne sono. «Cominciamo allora dal fatto che era la prima partita per Dodò e Bereszynski – spiega Giampaolo -, gli equilibri difensivi si mettono a posto con il tempo, quindi è normale che si finisca per essere più esposti del solito. Questi ragazzi vanno fatti giocare perché siano valutati. La strada però è lunga. Che penso di Muriel? Gli manca un po’ di cattiveria negli ultimi dieci metri; quando aggredirà di più l’area farà il salto definitivo. Però sta facendo un’ottima stagione, per noi è un valore aggiunto».

Obiettivo. Serve esperienza. «Abbiamo molti giovani che devono mettere partite sulle spalle – conclude -. In partita tanti equilibri vengono spostati dai dettagli: furbizia e mestiere te li danno solo il tempo e l’esperienza, come la Roma ha fatto vedere. A cosa miriamo quest’anno? L’obiettivo è quello di porre le basi per fare sempre meglio: la Sampdoria deve arrivare a giocarsi stabilmente un posto tra le prime sette o otto. E poi fare crescere i tanti giovani. Ma sono discorsi futuristici da riprendere alla fine di maggio, a salvezza raggiunta».

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