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Tabù trasferta: la Samp spreca, l’Atalanta vince con un rigore inesistente

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Tabù trasferta: la Samp spreca, l’Atalanta vince con un rigore inesistente

È un contestabilissimo tiro dagli undici metri a fare la differenza tra una squadra che oltre un mese ormai non vince e una che invece è lanciatissima, addirittura in ottica-Europa League. Da non crederci, che la classifica ci veda così distanti. La Sampdoria a Bergamo gioca infatti a testa alta, imbrigliando e riducendo al minimo le possibilità di un’Atalanta fino a questa giornata davvero spumeggiante. Ottenuto e trasformato il penalty spacca-partita i nerazzurri hanno congelato il vantaggio, costringendo ad un altro stop – il quinto tra campionato e Coppa Italia dal 10 dicembre – i blucerchiati. Si mastica amaro, di nuovo.

Mini-rivoluzione. Tra acciacchi e scelte tecniche, Giampaolo attua una mini-rivoluzione di formazione. In difesa il mister rispolvera Pavlovic (assente tra i titolari da quasi un girone intero), Regini si accomoda in panchina per la prima volta in stagione mentre l’influenzato Dodô non figura nemmeno in distinta. A centrocampo via alla linea verde con Linetty, Torreira e Praet e con Fernandes nelle vesti di rifinitore. In attacco giocano Quagliarella (capitano per la prima volta) e Schick. Muriel parte tra le riserve.

Meglio noi. La partita è bloccata Per assistere ad un tiro vero e proprio bisogna attendere il 25′, quando Quagliarella, al volo, ci prova con il mancino e non va troppo distante dall’incrocio dei pali. Lo stesso Quaglia, due minuti più tardi, si crea in autonomia la seconda occasione per colpire: la mira stavolta lascia a desiderare. Anche Schick difetta di precisione alla mezzora, non sfruttando con il sinistro un assist al bacio di Fernandes. Per le azioni create meriteremmo noi; l’Atalanta segna con Petagna al 37′ ma in netto fuorigioco e Rizzoli annulla. Schick si rende ancora pericoloso dalle parti di Berisha, che esce a terra e anticipa il ceco prima di subire fallo.

Rigore. I nerazzurri tornano in campo con Grassi al posto del baby Melegoni; il Doria si ripresenta con lo stesso undici, anche se Praet deve presto lasciare la contesa a causa di un contrasto subìto nel primo tempo, al suo posto entra Djuricic che spreca una buona situazione da contropiede. Dalla parte opposta Gómez trova prima i guantoni di un super Puggioni, poi si riscatta dagli undici metri. Già, perché l’arbitro valuta da rigore un contatto tra Torreira e Petagna, l’argentino s’incarica della battuta forte e centrale e non sbaglia. L’Atalanta passa, Giampaolo cambia ancora: fuori Linetty, dentro Muriel. Fernandes e Schick arretrano, uno in mediana, l’altro sulla trequarti. Pure Gritti ricorre alla seconda sostituzione, preferendo l’ex Zukanovic a Conti.

Ripartire. Al 19′ Freuler si mangia il raddoppio dopo una percussione insistita di Petagna. Muriel prima calcia debole tra le braccia di Berisha (24′), poi lancia Schick nello spazio ma Masiello salva alla disperata proprio sul più bello (27′). Non si passa e allora Giampaolo tenta il tutto per tutto: Budimir viene gettato nella mischia per Fernandes, la trazione finale diventa decisamente anteriore. Ma il risultato non cambia: matura un’altra sconfitta in trasferta, ancora una volta immeritata ma cambia poco. La rotta va invertita, bisogna ripartire.

Atalanta      1
Sampdoria 0
Reti: s.t. 10′ A. Gómez rig.
Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Caldara, Bastoni; Conti (16′ s.t. Zukanovic), Melegoni (1′ s.t. Grassi), Freuler, Spinazzola; Kurtic, A. Gómez (43′ s.t. Toloi); Petagna.
A disposizione: Mazzini, Gollini, D’Alessandro, Migliaccio, Pesic, Suagher, Paloschi, Raimondi.
Allenatore: Tullio Gritti.
Sampdoria (4-3-1-2): Puggioni; Pereira, Silvestre, Skriniar, Pavlovic; Linetty (13′ s.t. Muriel), Torreira, Praet (6′ s.t. Djuricic); Fernandes (38′ s.t. Budimir); Quagliarella, Schick.
A disposizione: Krapikas, Tozzo, Barreto, Palombo, Regini, Cigarini, Bereszynski.
Allenatore: Marco Giampaolo.
Arbitro: Rizzoli di Bologna.
Assistenti: Di Fiore di Aosta e Pegorin di Latina.
Quarto ufficiale: Tolfo di Frosinone.
Arbitri addizionali: Sacchi di Macerata e Serra di Torino.
Note: ammoniti al 29′ p.t. Pereira, al 29′ s.t. Kurtic, al 36′ s.t. Djuricic, al 44′ s.t. Skriniar per gioco scorretto; recupero 1′ p.t. e 4′ s.t.; abbonati 10.832 (rateo gara 129.389 euro), paganti 4.782 (incasso 67.236 euro); terreno di gioco in discrete condizioni.

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