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A testa altissima: la Juve passa con Cuadrado, la Sud applaude la Samp

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A testa altissima: la Juve passa con Cuadrado, la Sud applaude la Samp

Applausi forti, sentiti, di quelli che ti escono dal cuore. La Sampdoria ne ha ricevuti a migliaia quando la sfida con la Juventus doveva ancora finire. Già si era capito che, dopo sette partite, i blucerchiati sarebbero usciti dalla contesa con un pugno di mosche in mano, ma la Sud ha voluto comunque omaggiare i propri beniamini con un vigoroso Vi vogliamo così. Così da giocare da grande, da mettere in difficoltà i pluricampioni d’Italia di Allegri e da avvicinarsi più volte all’1-1, quello che sarebbe stato il risultato più giusto nel catino di Marassi.

Trincea. Fatta eccezione per Puggioni – tra i pali al posto dello squalificato Viviano – Giampaolo conferma la stessa formazione del derby. E, sulle ali dell’entusiasmo, i blucerchiati vanno per primi vicini al vantaggio: Quagliarella in diagonale sfiora l’angolino alla destra di Buffon. Il Doria perdona, la Juve no. Asamoah crossa nel cuore dell’area per la testa di Cuadrado e i bianconeri passano. Muriel prova a riprenderli al quarto d’ora con un destro al volo, facile preda di Buffon. Sulla sponda opposta Puggioni prima evita un’autorete di Torreira, poi viene salvato dal corpo di Higuain sul destro a botta sicura di Mandzukic. La Samp sta in trincea e fatica a contenere la prepotenza offensiva bianconera, anche se a volte si complica la vita da sola. Come al 19′, quando Linetty innesca involontariamente Higuain, che trova la pronta risposta di Puggioni.

In partita. A ridosso della mezzora i bianconeri perdono Dybala per infortunio, Allegri lo rimpiazza con Pjaca. Al 36′ Fernandes spara da fuori sugli sviluppi di una punizione, Buffon non trattiene ma anticipa Quagliarella, pronto a ribadire in porta la ribattuta. Lo stesso Quaglia, su assist di Sala, tenta senza fortuna una spettacolare rovesciata al 38′. Ma è ancora Puggioni, allo scadere della prima frazione, a tenerci in partita mettendoci le dita su Pjaca e alzando un muro davanti a Higuain. Alla ripresa dei giochi il Doria si presenta voglioso e determinato: Quagliarella con il destro impegna presto Buffon. Higuain risponde calciando alto un pallone da spingere in porta ma viene comunque fermato per fuorigioco. Fuori, all’8′, va pure Fernandes: Schick prende il suo posto dietro le punte.

A testa alta. A proposito di punte, Quagliarella assiste Muriel, che per un niente non ci arriva. Siamo all’11’ e non ci arrendiamo. Praet rileva Torreira poco dopo il quarto d’ora. Asamoah ferma Schick sul più bello, dopo che Quagliarella e Muriel avevano confezionato un’azione da manuale. La Juve toglie Cuadrado per Lemina, Giampaolo – suo malgrado – inserisce Djuricic per Schick, colpito duro nell’occasione a tu per tu con Buffon. Al 39′ Quagliarella, su traversone di Praet dalla destra, ci riprova in bicicletta ma la mira è ancora difettosa. Come quella di Regini, di testa, in pieno recupero. Niente da fare, si esce sconfitti. A testa alta, però; anzi, altissima.

Sampdoria 0
Juventus      1
Reti: p.t. 7′ Cuadrado.
Sampdoria (4-3-1-2): Puggioni; Sala, Silvestre, Skriniar, Regini; Barreto, Torreira (18′ s.t. Praet), Linetty; Fernandes (8′ s.t. Schick, 30′ s.t. Djuricic); Muriel, Quagliarella.
A disposizione: Krapikas, Falcone, Simic, Dodô, Alvarez, Palombo, Pavlovic, Bereszynski, Budimir.
Allenatore: Marco Giampaolo.
Juventus (4-2-3-1): Buffon; D. Alves, Rugani, Barzagli, Asamoah; Pjanic, Khedira; Cuadrado (27′ s.t. Lemina), Dybala (28′ p.t. Pjaca), Mandzukic; Higuain (40′ s.t. Lichtsteiner).
A disposizione: Neto, Audero, Chiellini, Marchisio, Alex Sandro, Bonucci, Sturaro, Rincon, Kean.
Allenatore: Massimiliano Allegri.
Arbitro: Tagliavento di Terni.
Assistenti: Tonolini e Tegoni di Milano.
Quarto ufficiale: Posado di Bari.
Arbitri addizionali: Mazzoleni di Bergamo e Celi di Bari.
Note: ammoniti al 38′ s.t. Regini e D. Alves per comportamento non regolamentare; recupero 2′ p.t. e 5′ s.t.; abbonati 16.789 (rateo 164.806 euro), paganti 9.338 (incasso 280.120 euro); terreno di gioco in non perfette condizioni.

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