Tonfo blucerchiato: Sampdoria non pervenuta, Inter indigesta
Tutto ciò che mister Giampaolo aveva chiesto ai suoi per riscattare Crotone è rimasto un buon proposito della vigilia. Di buono nella partita con l’Inter c’è poco, quasi nulla. I nerazzurri passeggiano in un “Ferraris” bagnato dalla pioggia e condannano i blucerchiati ad un passivo umiliante, tra i più pesanti della nostra storia.
Apnea. Bereszynski e Praet ritrovano un posto da titolare dopo i rispettivi infortuni. In una sfida sostanzialmente equilibrata, i maggiori grattacapi difensivi li crea l’Inter tra il 22′ e il 23′: Perisic con il destro e D’Ambrosio di testa sul corner seguente impegnano seriamente Viviano, che può soltanto guardare Cancelo cogliere l’incrocio direttamente dalla bandierina. L’inerzia ora è tutta dalla parte dei nerazzurri e -ahinoi – si vede. Lo stesso Cancelo pennella al 27′ per un inserimento aereo di Perisic che – sul filo del fuorigioco – sorprende Viviano. È l’inizio della fine. Il portierone deve ancora arrendersi tre minuti più tardi, quando Barreto ostruisce Rafinha in area e Tagliavento decreta il rigore. Icardi non perdona dagli undici metri e neppure con il tacco al 32′, al termine di un batti e ribatti. Siamo in apnea.
Pena. Giampaolo richiama Bereszynski non al meglio, arretra Barreto e inserisce Verre. Praet testa per la prima volta i riflessi di Handanovic al 35′: niente da fare. Prima della fine del tempo Icardi si mangia il poker e Zapata centra il palo su cross di Murru. L’ex di turno ha modo di rifarsi al 44′. Viviano salva su un altro colpo di tacco di Rafinha ma nulla può sul tap-in dell’argentino. 4-0 all’intervallo, una punizione eccesiva. Che si tramuta in pena capitale al 6′ della ripresa, minuto in cui Icardi timbra il quarto gol personale. Nel frattempo Caprari aveva preso il posto di Ramírez, penultimo cambio prima dell’ingresso di Regini per Barreto. Il resto è accademia interista e strazio doriano. La Samp chiede scusa, la Sud applaude. Ripartiamo da qui. Insieme.
Sampdoria 0
Internazionale 5
Reti: p.t. 27′ Perisic, 30′ Icardi rig., 32′ e 44′ Icardi; s.t. 6′ Icardi.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski (33′ p.t. Verre), Silvestre, Ferrari, Murru; Barreto (9′ s.t. Regini), Torreira, Praet; Ramírez (5′ s.t. Caprari); Zapata, Quagliarella.
A disposizione: Belec, Tozzo, Andersen, Alvarez, Strinic, Capezzi, Tessiore, Kownacki.
Allenatore: Giampaolo.
Internazionale (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda, D’Ambrosio; Gagliardini, Brozovic; Candreva (33′ s.t. Vecino), Rafinha (35′ s.t. B. Valero), Perisic; Icardi (21′ s.t. Eder).
A disposizione: Padelli, Berni, L. López, Karamoh, Santon, Dalbert.
Allenatore: Spalletti.
Arbitro: Tagliavento di Terni.
Assistente: Ranghetti di Chiari e Mondin di Treviso
Quarto ufficiale: Pinzani di Empoli.
VAR: Mazzoleni di Bergamo.
Assistente VAR: Paganessi di Bergamo.
Note: ammoniti al 37′ p.t. Ramírez, all’8 s.t. Caprari, al 32′ s.t. Rafinha per gioco scorretto; recupero 1′ p.t. e 0′ s.t.; abbonati 16.635 (rateo 168.477 euro), paganti 4.701 (incasso 161.125 euro); terreno di gioco in non perfette condizioni.